
In questi giorni abbiamo visto più volte attaccata la categoria dei controllori di volo per i ritardi che si stanno riscontrando negli aeroporti di mezza Europa. Non ultimo anche l’aeroporto F.Fellini di Rimini ha avuto disagi dovuti derivanti dal prolungarsi dell’orario di arrivo di alcuni voli, arrivati ben oltre l’orario di chiusura dell’aeroporto, ovvero le ore 23. Abbiamo letto attacchi ai controllori di volo di Rimini perché arrivati a fine turno smontavano regolarmente dal servizio. Serve allora ricordare che in base al piano nazionale degli aeroporti, tutti gli scali italiani hanno un orario definito dal contratto di programma e servizio tra Enav e Ministero delle infrastrutture e trasporti. Ci piacerebbe che tutti gli aeroporti del nostro Paese fossero aperti notte e giorno, ma questo avrebbe costi esorbitanti e solo per i più grandi viene garantito il servizio H24. I controllori di Rimini nel mese di luglio si sono sobbarcati l’onere di andare oltre l’orario di servizio stabilito e hanno assistito i voli in ritardo per garantire una regolarità dei voli stessi. Solo in 2 occasioni, per cause di forza maggiore, questo non è potuto accadere e abbiamo assistito a feroci polemiche come se l’eccezionalità di prestarsi oltre il proprio orario fosse divenuto regola. È giusto ristabilire l’ordine delle cose e, quindi, il personale della torre di controllo di Rimini non si aspetta ringraziamenti per tutte le volte che hanno esteso ed estenderanno il proprio servizio continuando a lavorare anche dopo le 23, ma non accetteranno critiche e attacchi per quelle poche volte che dovesse accadere di nuovo che non sarà possibile farlo. La scarsità di controllori di volo è un problema per tutta Europa; ci si occupi di questo e si approfondiscano le cause per cui ciò sta avvenendo. I controllori di Rimini e di tutta Italia sono un esempio di professionalità riconosciuta a garanzia della sicurezza del volo; che non venga screditata senza alcuna ragione.
Il Segretario Nazionale FAST-Confsal TA Stefano Francucci