
(AGENPARL) – mar 16 luglio 2024 COMUNICATO STAMPA
ATTI VANDALICI NELLE SEDI DI CA’ FOSCARI, I DANNI A OGGI AMMONTANO A CIRCA 80 MILA EURO
LA RETTRICE LIPPIELLO: “COLPITO UN LUOGO DI DIALOGO IN UNA CITTÀ PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ”
VENEZIA – Tra il 2 e il 3 luglio scorsi sei sedi dell’Università Ca’ Foscari, a Venezia e a Mestre, sono state pesantemente imbrattate, sigillate per impedirne l’accesso e compromesse in diverse parti: serrature e telecamere danneggiate, apparecchi elettronici per l’accesso alle sedi sabotati, muri e facciate di pregio architettonico sfregiati.
L’Ateneo ha avviato gli interventi di riparazione, sostituzione dei beni danneggiati e pulizia dei muri e delle facciate.
Complessivamente a oggi l’ammontare dei danni alle sei sedi ammonta a circa 80 mila euro, ma la cifra è destinata a crescere.
Le sedi imbrattate sono le seguenti: Ca’ Foscari sede centrale, Malcanton Marcorà, Palazzina Briati, Campus di San Giobbe, Ca’ Vendramin, Campus Scientifico a Mestre.
A preoccupare in misura maggiore è la condizione del Portale di Ca’ Foscari, nella sede principale: un manufatto del XV secolo particolarmente delicato a causa della porosità della pietra d’Istria di cui è rivestito: l’ateneo ha provveduto a informare la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna e sta per avviare l’intervento di ripulitura il cui costo è stimato intorno ai 16 mila euro.
In merito la Rettrice Tiziana Lippiello afferma: “C’è molta amarezza, non solo per i danni oggettivi che questi gesti vandalici hanno causato ma anche e soprattutto per il loro significato più profondo: è stata colpita l’Università, un bene comune, un luogo di ricerca, di insegnamento e di dialogo, all’interno di una città come Venezia che è patrimonio mondiale dell’umanità. L’imbrattamento del portale, il simbolo di Ca’ Foscari, punto di accoglienza per chiunque, è una ferita, oltre che un oltraggio all’arte e alla bellezza, un bene da custodire e da tramandare alle generazioni future. Non si tratta di espressioni di solidarietà per la tragica situazione in cui continua a versare la Palestina, ma piuttosto di gesti violenti e ingiustificabili. Sono forme di violenza preoccupanti, che mostrano un totale disprezzo per la cosa pubblica: si pensi, a titolo di esempio, che la cifra che l’Ateneo dovrà sostenere per riparare i danni materiali corrisponde a decine di borse di studio destinabili a studentesse e studenti”. La Rettrice rivolge inoltre un sincero ringraziamento “a tutte le istituzioni e le persone che, anche a titolo individuale, hanno espresso vicinanza e solidarietà alla nostra comunità”.
Università Ca’ Foscari Venezia
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