
Il presidente russo Vladimir Putin non ha in programma di chiamare l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che recentemente è sopravvissuto a un tentativo di assassinio. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
“Per quanto ne so, no, non ci sono piani del genere”, ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto se Putin intendesse contattare Trump.
Il Cremlino: “Ovvia la minaccia alla vita di Trump”
Il Cremlino ha sottolineato che era evidente a tutti gli osservatori esterni che la vita dell’ex presidente e attuale candidato alla presidenza, Donald Trump, fosse in pericolo. Peskov ha dichiarato che, dopo numerosi tentativi di estromettere Trump dalla scena politica tramite strumenti legali e tentativi di screditarlo, era chiaro che la sua vita fosse a rischio.
“Dopo numerosi tentativi di rimuovere il candidato Trump dall’arena politica, inizialmente ricorrendo a strumenti legali, tribunali, uffici del procuratore, tentativi di screditare politicamente e compromettere il candidato, era ovvio a tutti gli osservatori esterni che la sua vita era in pericolo”, ha affermato Peskov.
La condanna del Cremlino per il tentato assassinio
Il Cremlino ha espresso una forte condanna per il tentativo di assassinio di Trump, ribadendo la propria opposizione a qualsiasi forma di violenza nel contesto della lotta politica.
“La Russia ha sempre condannato e condanniamo fermamente qualsiasi espressione di violenza durante la lotta politica”, ha dichiarato Peskov.
Nessuna intromissione russa nelle elezioni americane
Commentando se il tentato assassinio di Trump influenzerà la legittimità delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, Peskov ha affermato che la Russia non si intromette e non giudica tali questioni, che considera interne agli Stati Uniti.
“La legittimità del risultato delle future elezioni presidenziali negli Stati Uniti è una questione interna al Paese, in cui la Russia non si intromette”, ha detto Peskov. “Non siamo noi a giudicare. Non desideriamo minimamente immischiarcene, essendo questa una questione interna degli Stati Uniti”.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento di tensione e incertezza politica negli Stati Uniti, mentre il tentato omicidio di Trump solleva interrogativi sulla sicurezza dei candidati presidenziali e sull’integrità del processo elettorale americano.