
(AGENPARL) – gio 27 luglio 2023 COMUNE DI FERMO
AMAT
con il contributo di
REGIONE MARCHE
FERMO
TEATRO DELL’AQUILA
stagione di prosa 2023-24
PROGRAMMA
25 E 26 OTTOBRE
Chi è di scena!
Diana OR.I.S.
NATALE IN CASA CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
interpretato e diretto da Vincenzo Salemme
DALL’8 AL 10 DICEMBRE
Il Sistina
IL MARCHESE DEL GRILLO
commedia musicale di Gianni Clementi, Massimo Romeo Piparo
con Max Giusti
musiche originali composte da Emanuele Friello
dal film di Mario Monicelli
scritto con Benvenuti, De Bernardi, Pinelli, Zapponi
regia Massimo Romeo Piparo
20 E 21 DICEMBRE
Politeama s.r.l.
PIPPI CALZELUNGHE
Il Musical
di Astrid Lindgren
versione italiana Sagitta Alter, Carlotta Proietti
da un’idea di Gigi Proietti
con un cast di tredici attori, ballerini, acrobati e cantanti
regia e coreografie Fabrizio Angelini
10 E 11 GENNAIO
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro
Argot Produzioni
FORTE E CHIARA
di e con Chiara Francini
regia Alessandro Federico
31 GENNAIO E 1 FEBBRAIO
Nuovo Teatro
Fondazione Teatro della Toscana
Lotus Production
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di Paolo Genovese
27 E 28 FEBBRAIO
Effimera
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Teatro della Toscana
UN CURIOSO ACCIDENTE
di Carlo Goldoni
con Gabriele Lavia, Federica Di Martino
regia Gabriele Lavia
16 E 17 MARZO
a.ArtistiAssociati
SCUSA SONO IN RIUNIONE…
TI POSSO RICHIAMARE?
una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta
con Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta
17 E 18 APRILE
Diana OR.I.S.
AMANTI
una commedia inedita scritta e diretta da Ivan Cotroneo
con Massimiliano Gallo
e con Fabrizia Sacchi
FUORI ABBONAMENTO
20 GENNAIO
Balletto di Milano
ROMEO E GIULIETTA
musica Pëtr Il’i? ?ajkovskij
liberamente ispirato al romanzo di William Shakespeare
coreografia Federico Veratti
COMUNICATO STAMPA
Un grande teatro per una grande stagione. Il Teatro dell’Aquila di Fermo presenta il programma 2023/2024 nato dalla rinnovata collaborazione del Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo della Regione Marche e del MiC. Un viaggio nelle meraviglie multicolori del teatro in 17 appuntamenti per 9 titoli, che spaziano dal teatro alle commedie musicali fino alla danza con ricchi allestimenti.
Vincenzo Salemme torna al suo primo amore, il teatro, con Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo che inaugura la stagione il 25 e 26 ottobre. “Ho conosciuto Eduardo nel 1977 a Cinecittà – racconta Salemme –, e dopo aver avuto il privilegio di lavorare con lui nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. La voglia di tornare in quella casa degli anni ’40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro”. Dopo il grande successo di pubblico e critica e i ripetuti sold out, Il Marchese del Grillo, per la regia di Massimo Romeo Piparo e con il travolgente talento di Max Giusti arriva a Fermo dall’8 al 10 dicembre. La commedia musicale tratta dalla sceneggiatura del film cult di Mario Monicelli, con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti. “Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento – afferma Max Giusti – e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo. Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo è una sensazione intensa e bellissima, è come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente”. A ridosso di Natale, il 20 e 21 dicembre, appuntamento festoso per tutta la famiglia con Pippi Calzelunghe il Musical che nasce dall’idea di Gigi Proietti di regalare al pubblico un’edizione “dal vivo” di una delle eroine più amate di tutti i tempi. Nata dalla penna di Astrid Lindgren, la celebre favola si trasforma in uno spettacolo dai tratti unici, grazie alla versione italiana di Sagitta Alter e Carlotta Proietti e alla regia di Fabrizio Angelini con un cast di attori, cantanti, ballerini-acrobati. “Mi piace Pippi Calzelunghe – ricordava Gigi Proietti – perché è una bambina che vuole responsabilità. Mi sembra che questo sia il periodo della irresponsabilità, della paura di prendere impegni. Mi piace che il messaggio di Pippi sia di proporsi e avere responsabilità”. Forte e Chiara, a Fermo il 10 e 11 gennaio, è un memoir, un racconto umano vivo e rivoluzionario, un one woman show in cui Chiara Francini – diretta da Alessandro Federico – ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri. Con il sarcasmo e l’ironia tagliente che la contraddistinguono, l’attrice racconta attraverso la musica, vicende personali e pubbliche, dicendo sempre la verità, senza far sconti a nessuno, in primis a se stessa. Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena il 31 gennaio e 1 febbraio l’adattamento di Perfetti Sconosciuti, una brillante commedia sull’amicizia campione d’incassi al cinema, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi. Tra le commedie più tradotte e rappresentate all’estero, Un curioso accidente di Carlo Goldoni arriva al Teatro dell’Aquila il 27 e 28 febbraio con l’interpretazione e la regia di un grande maestro della scena quale Gabriele Lavia. Con lui sul palcoscenico Federica Di Martino a dare vita a questa commedia che si svolge in Olanda e, come scrive l’autore nella prefazione alla prima edizione “non è che un fatto vero, verissimo” che ha come sfondo la Guerra dei sette anni che si combatté tra il 1756 e il 1763 e che coinvolse le principali potenze europee di quel tempo. Gabriele Pignotta nell’attuale e acutissima commedia Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? in scena il 16 e 17 marzo accanto a Vanessa Incontrada dipinge il ritratto della sua generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere e ironizzare su se stessa. Conclude la stagione del Teatro dell’Aquila il 17 e 18 aprile Amanti, una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, scritta e diretta da Ivan Cotroneo, con Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi. Una commedia, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione e forse pericolo.
Ad arricchire la stagione anche uno spettacolo di danza fuori abbonamento il 20 gennaio, Romeo e Giulietta del Balletto di Milano diretto da Marco Pesta sulle musiche di ?ajkovskij con le coreografie di Federico Veratti. L’azione coreografica, tra emozionanti pas de deux dei protagonisti e coinvolgenti danze d’assieme, virtuosismi classici ed espressioni contemporanee, dà vita a un balletto di grande impatto anche grazie alll’evocativa ed elegante mise-en-scène e all’intensità interpretativa dei danzatori.
mercoledì, giovedì
25, 26 OTTOBRE
NATALE
IN CASA
CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
interpretazione e regia Vincenzo Salemme
produzione Chi è di scena! e Diana OR.I.S.
Natale in casa Cupiello andò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre del 1931 ed era un atto unico al quale si aggiunsero successivamente, in più fasi, altri due atti che compongono la versione ultima e definitiva conosciuta oggi. La commedia è inizialmente incentrata sul pranzo natalizio durante il quale ha luogo un dramma della gelosia, viene in un secondo momento rimaneggiata da Eduardo che la fa iniziare due giorni prima durante i quali descrive i personaggi che compongono la famiglia, ognuno con le sue peculiarità e il proprio mondo interiore. La sera di Natale del 1977 la commedia registrata viene trasmessa dalla Rai diventando più di un classico del teatro televisivo, un vero e proprio rito degli italiani.
Ho conosciuto Eduardo nel 1977. Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: Natale in casa Cupiello. Sono passati, da allora, ben 46 anni. Nel frattempo, sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore. Ma la voglia di tornare in quella casa degli anni ’40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire le zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita, quella voglia non mi ha mai lasciato. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola. E quindi, buon Natale in casa Cupiello! a tutte e a tutti! Vincenzo Salemme
venerdì, sabato, domenica
8, 9, 10 DICEMBRE
IL MARCHESE
DEL GRILLO
commedia musicale di Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo
con Max Giusti
dal film di Mario Monicelli
scritto con Benvenuti, De Bernardi, Pinelli, Zapponi
musiche originali composte da Emanuele Friello
regia Massimo Romeo Piparo
produzione Il Sistina
Dopo il grande successo di pubblico e critica e i ripetuti sold out, Il Marchese del Grillo, per la regia di Massimo Romeo Piparo e con il travolgente talento di Max Giusti viaggerà in lungo e in largo nel nostro Paese per un lungo tour italiano. La commedia musicale tratta dalla sceneggiatura del film cult di Mario Monicelli, con il nuovo adattamento scritto da Massimo Romeo Piparo e Gianni Clementi, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con le musiche originali composte da Emanuele Friello, le coreografie di Roberto Croce, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti.
Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento di Massimo Romeo Piparo e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo, che ama viverlo e che ama scoprirlo.
Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo è una sensazione intensa e bellissima, è come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente. Max Giusti
Un omaggio a Roma e alla romanità, nonché alla tradizione gloriosa della commedia all’italiana che riporta sulla scena e all’affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna: il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara.
Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi e di risate, narra la vicenda – ispirata a una figura storica realmente esistita – che riporta indietro nel tempo alla Roma degli inizi del XIX secolo, facendo immergere lo spettatore nel fascino della Città Eterna. Qui vive il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato, che farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara.
Il Marchese del Grillo illumina Roma in un momento molto particolare della propria storia contemporanea. La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte: Giustizia corrotta, una Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potere temporale, il tremendo dilemma dell’essere e dell’apparire, il dramma dei più poveri contrapposto al cinismo dei potenti; tutti argomenti che sembrerebbero fotografare l’attuale sistema-Italia e ancor più l’inesorabile declino di Roma Capitale, ma che invece sono scaturiti quasi mezzo secolo addietro dalla felice intuizione di grandi Maestri della Commedia italiana della seconda metà del ‘900. Il Marchese del Grillo, quindi, si appresta a diventare lo spettacolo giusto al momento giusto e nel luogo giusto; travolgerà il pubblico con fragorose risate e amare riflessioni in un perfetto mix tragicomico scandito da battute e aforismi indimenticabili.
Massimo Romeo Piparo
Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, che trascorre le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Mentre si gode l’ozio, il Marchese è sempre pronto ad architettare scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi. La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzione di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa.
mercoledì, giovedì
20, 21 DICEMBRE
PIPPI CALZELUNGHE
Il Musical
di Astrid Lindgren
versione italiana Sagitta Alter, Carlotta Proietti
da un’idea di Gigi Proietti
adattamento teatrale Staffan Gotestam
con un cast di tredici attori, ballerini, acrobati e cantanti
regia e coreografie Fabrizio Angelini
regista collaboratore Gianfranco Vergoni
musiche Georg Riedel, Anders Berglund
rielaborazione scenica e costumi Susanna Proietti
direzione musicale Giovanni Monti
light designer Umile Vainieri
produzione Politeama s.r.l. direzione artistica Nicola Piovani
Pippi Calzelunghe il Musical nasce da un’idea di Gigi Proietti, più che un’idea, un’intuizione: regalare al pubblico un’edizione “dal vivo” di una delle eroine più amate di tutti i tempi. Quella intuizione diventa realtà. Nata dalla penna di Astrid Lindgren, la celebre favola si trasforma in uno spettacolo dai tratti unici, grazie alla versione italiana di Sagitta Alter e Carlotta Proietti e alla regia di Fabrizio Angelini.
Un cast di attori, cantanti, ballerini-acrobati racconterà sul palco la storia di Pippi, un’icona senza tempo. Ritroveremo le sue inconfondibili treccine rosse, le lentiggini e i coloratissimi look che hanno fatto sognare intere generazioni. Non mancheranno in scena i suoi fedeli compagni di viaggio: l’adorabile cavallo a pois chiamato Zietto e Nilsson una stravagante scimmietta.
Ribelle, anticonformista e allergica alle regole, Pippi regalerà a tutti una lezione che suona più o meno così: l’indipendenza, il potere di sognare ad occhi aperti, la capacità di dare al denaro un’importanza relativa e il valore dell’amicizia rendono bella la vita, assai più dei vestiti eleganti e del galateo da salotto. Uno spettacolo vivace e esuberante: acrobazie, colpi di scena, tanta tanta musica; i costumi accuratissimi e raffinati e l’elegante allestimento sono firmati da Susanna Proietti.
Ma Pippi Calzelunghe il Musical è anche qualcosa di più. È il sentimento delicato che vi porterete nel cuore alla fine dello spettacolo: quella tenerezza che in fondo non è l’unica arma veramente potente per vivere felici?
Mi piace l’idea che sia il cavallo dell’iconografia classica. È divertente il fatto che una bambina vera sia su un pelouche così grande, che si muova e partecipi alla scena. Mi piace Pippi Calzelunghe perché è una bambina che vuole responsabilità. Mi sembra che questo sia il periodo della irresponsabilità, della paura di prendere impegni. Mi piace che il messaggio di Pippi sia di proporsi e avere responsabilità. Gigi Proietti
mercoledì, giovedì
10, 11 GENNAIO
FORTE E CHIARA
di e con Chiara Francini
musiche originali eseguite dal vivo da Francesco Leineri
collaborazione artistica Michele Panella
regia Alessandro Federico
produzione Pierfranceso Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro
in collaborazione con Argot Produzioni
con il contributo di Regione Toscana
Forte e Chiara è un memoir, un racconto umano vivo e rivoluzionario.
Un one woman show in cui Chiara Francini ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri. Con il sarcasmo e l’ironia tagliente che la contraddistinguono, Chiara si racconta attraverso la musica, vicende personali e pubbliche, dicendo sempre la verità, senza far sconti a nessuno, in primis a se stessa.
FUORI ABBONAMENTO
sabato
20 GENNAIO
ROMEO E GIULIETTA
balletto in due atti su musica di Pëtr Il’i? ?ajkovskij
liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare
coreografia Federico Veratti
con Balletto di Milano
scenografie Marco Pesta
Romeo e Giulietta rappresentano universalmente l’amore più puro in contrasto con la società e il mondo. Un amore con la A maiuscola, che sceglie di vivere nel tempo, oltre ogni barriera e oltre la morte. La loro è sicuramente la più grande e sofferta storia d’amore della letteratura di tutti i tempi, i cui temi sono sempre attuali: non solo amore, ma passione, odio, vendetta.
La trasposizione in balletto della celebre tragedia shakespeariana a firma di Federico Veratti per il Balletto di Milano celebra l’amore che riesce a sopravvivere al di là della morte. L’azione coreografica, tra emozionanti pas de deux dei protagonisti e coinvolgenti danze d’assieme, virtuosismi classici ed espressioni contemporanee, ripercorre fedelmente la vicenda. Lo sguardo di Romeo incrocia quello di Giulietta ed è subito amore, nonostante la rivalità delle rispettive famiglie. Il destino fa di tutto per separarli e l’epilogo è tragicamente noto, ma l’amore trionfa. I due giovani corrono mano nella mano in un bagliore di luce, nel brillìo dell’oro e l’argento, colori che rappresentano le due casate rivali.
Un balletto di grande impatto anche per l’evocativa ed elegante mise-en-scène e per l’intensità interpretativa dei danzatori che incarnano perfettamente le caratteristiche di tutti i personaggi.
mercoledì, giovedì
31 GENNAIO, 1 FEBBRAIO
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di Paolo Genovese
scene Luigi Ferrigno
costumi Grazia Materia
luci Fabrizio Lucci
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
co-produzione Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production
Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti Sconosciuti.
Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi…
martedì, mercoledì
27, 28 FEBBRAIO
UN CURIOSO ACCIDENTE
di Carlo Goldoni
con Gabriele Lavia, Federica Di Martino
e con Simone Toni, Giorgia Salari, Andrea Nicolini
Lorenzo Terenzi, Beatrice Ceccherini, Marco Rivolta
regia Gabriele Lavia
scene Alessandro Camera
costumi Andrea Viotti
musiche Andrea Nicolini
testi canzoni Gabriele Lavia
luci Giuseppe Filipponio
produzione Effimera, Teatro di Roma-Teatro Nazionale
Teatro della Toscana
Tra le commedie più tradotte e rappresentate all’estero, la commedia si svolge in Olanda e, come scrive l’autore nella prefazione alla prima edizione “non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non ha molto tempo, in una città di Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella Piazza di S. Marco, e le persone medesime mi hanno eccitato a formarne una Comica rappresentazione. Il puro fatto, nella maniera colla quale mi venne esposto, era di tal maniera circonstanziato, che quantunque vero, parea inverisimile, e tutta la mia maggiore fatica fu di renderlo più credibile, e meno romanzesco. Tanto è vero, che si danno delle stravaganze in natura, che non sono trattabili sulla Scena, perché contrarie troppo ai caratteri conosciuti, o eccedenti nell’ordine della condotta ordinaria degli uomini!”.
Lo sfondo storico di questa singolare commedia di Goldoni è la Guerra dei sette anni che si combatté tra il 1756 e il 1763 e che coinvolse le principali potenze europee di quel tempo. La guerra fu combattuta in Europa e nell’ America Settentrionale. Da una parte c’erano il Regno di Inghilterra, il Regno di Prussia, l’Elettorato di Hannover, gli Stati minori della Germania nord-occidentale e il Portogallo. Dall’altra parte c’era una coalizione formata dal Regno di Francia, Monarchia Asburgica, Sacro Romano Impero, Impero Russo, Svezia e Spagna. E, addirittura, le popolazioni native dell’India e dell’America Settentrionale. La Guerra si concluse col trionfo della Gran Bretagna che ottenne i maggiori successi politici e territoriali. Gli sconfitti furono i Francesi (ed ecco perché i due soldati ospiti in casa di Monsieur Filiberto sono francesi) che perdettero il Canada, alcune colonie sulle rive del Mississippi, alcune colonie in India, nei Caraibi, in Senegal, ecc. Insomma, un vero disastro. E dunque i due soldati francesi hanno buone ragioni per essere un po’ depressi. Sono soldati ridotti proprio male e non hanno più un quattrino perché quella “guerra” segnò il tramonto coloniale della Francia è l’inizio di un periodo difficilissimo. Se avesse vinto la Francia quella guerra, forse, in America si parlerebbe il Francese. L’Olanda era rimasta a guardare e a fare i suoi “affari” con la guerra. Così, aveva vissuto un periodo tranquillo e prospero. Ed è proprio in quel mondo tranquillo e prospero, nella casa prospera e tranquilla di Monsieur Filiberto, che ha una figlia da maritare, la quale figlia ha una cameriera in età da marito anch’essa, che capitano “I Due Soldati Francesi Sconfitti”. C’è altro da dire? Goldoni scrive un autentico delicato capolavoro. E tutto questo, l’autore ci avverte, è “un fatto vero, verissimo, accaduto in Olanda” e che gli è stato raccontato da suoi“… Amici Olandesi al Caffè della Sultana, nella Piazza San Marco, a Venezia”. Gabriele Lavia
sabato, domenica
16, 17 MARZO
SCUSA SONO IN RIUNIONE…
TI POSSO RICHIAMARE?
commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta
con Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta
e con Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi
scene Matteo Soltanto
costumi Valter Azzini
luci Pietro Sperduti
musiche Stefano Switala
aiuto regia Julie Ciccarelli
produzione a.ArtistiAssociati
Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? Una frase tormentone per la generazione dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter inseguire successo e carriera, ma non abbastanza adulta da poter smettere di ironizzare su se stessa. Donne e uomini con l’animo diviso tra ambizioni e bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un’esistenza dipendente dalla tecnologia, che non lascia spazio a sane relazioni interpersonali. Cosa succederebbe se queste stesse persone, per uno scherzo, si ritrovassero protagoniste di un reality show televisivo? Un’attuale e acutissima commedia degli equivoci che, con ironia, ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi. Gabriele Pignotta dipinge così il ritratto della sua generazione affidando alla travolgente e carismatica Vanessa Incontrada il ruolo della protagonista.
mercoledì, giovedì
17, 18 APRILE
AMANTI
una commedia inedita scritta e diretta da Ivan Cotroneo
con Massimiliano Gallo
e con Fabrizia Sacchi
e Orsetta De Rossi
Eleonora Russo, Diego D’Elia
scene Monica Sironi
costumi Alberto Moretti
luci Gianfilippo Corticelli
produzione Diana OR.I.S.
È settembre. Claudia e Giulio si incontrano per la prima volta davanti a un ascensore, nell’atrio di un palazzo borghese. Le porte si aprono. Lei sta andando via, lui deve salire. Ma Claudia si accorge di avere dimenticato un fazzoletto su, e risale con Giulio. L’appartamento al quale sono diretti è lo stesso: scoprono infatti solo ora che entrambi frequentano la stessa analista, la dottoressa Gilda Cioffi, psicoterapeuta specializzata in problemi di coppia. Hanno l’appuntamento settimanale con la dottoressa ogni mercoledì: alle 15 lei, alle 16 lui. Si presentano stringendosi la mano. È il loro primo contatto fisico. Due mesi dopo ritroviamo Claudia e Giulio in una stanza d’albergo. Stanno facendo l’amore. Sono diventati amanti. Entrambi sposati, Giulio con moglie e tre figli, Claudia con un marito più giovane di lei con il quale sta cercando di avere un bambino, si vedono regolarmente e clandestinamente per stare insieme. E si dicono che è solo sesso, avventura, evasione. Che non fanno male a nessuno. Che quello spazio non c’entra davvero con le loro vite reali. Ma può essere davvero così quando due persone si incontrano ripetutamente e pretendono di controllare sesso e amore?
Amanti segue la storia della relazione di Giulio e Claudia, intervallando i loro incontri in albergo con i dialoghi che ciascuno di due ha con la dottoressa Cioffi, la quale ovviamente ignora che i suoi due problematici pazienti hanno una relazione tra di loro. Così la loro storia si dipana fra gli incontri a letto, e le verità o le menzogne che contemporaneamente raccontano alla dottoressa, dalla quale vanno da soli o insieme ai rispettivi partner, Laura e Roberto. Una progressione temporale fatta di equivoci, imbrogli, passi falsi, finte presentazioni, menzogne, incasinamenti, prudenza, e anche guai evitati per miracolo. Fino a quando qualcosa stravolge tutti gli equilibri.
Amanti è una nuova commedia in due atti sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. Una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione, e forse pericolo.
I temi di Amanti mi appartengono da sempre. Nei miei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ho scritto e diretto, il confronto tra il maschile e il femminile, la rottura degli stereotipi di genere, la prepotente forza del sesso e quella ancora più devastante dell’amore, hanno sempre avuto grande spazio, nel tentativo continuo di raccontare l’evoluzione della società e del costume attraverso le relazioni amorose. Nella commedia questi temi prendono forma in un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità, come sempre succede nella commedia della vita. Ivan Cotroneo
ABBONAMENTI [8 SPETTACOLI]
IL MARCHESE DEL GRILLO 8 e 9 dicembre in abbonamento / 10 dicembre fuori abbonamento
25 SETTEMBRE – 4 OTTOBRE
PRELAZIONE ABBONATI STAGIONE 22/23 CON CONFERMA TURNO E POSTO
5 – 6 – 7 OTTOBRE
PRELAZIONE ABBONATI STAGIONE 22/23 CON CAMBIO TURNO E/O POSTO
DAL 9 OTTOBRE
NUOVI ABBONAMENTI
settore a € 225 | settore b € 185 – ridotto* € 100 | settore c € 95
BIGLIETTI
DAL 17 OTTOBRE
VENDITA BIGLIETTI NATALE IN CASA CUPIELLO
DAL 27 OTTOBRE
VENDITA BIGLIETTI PER TUTTI GLI SPETTACOLI
PROSA
& ROMEO E GIULIETTA [fuori abbonamento]
Settore A € 30 | Settore B € 24 – ridotto* € 12 | Settore C € 12
PIPPI CALZELUNGHE
Settore A e B € 20 | Settore C € 15 | bambini fino a 10 anni € 10
IL MARCHESE DEL GRILLO
Settore A € 50 | Settore B € 40 – ridotto* € 20 | Settore C € 20
*riduzione valida per studenti, giovani fino a 25 anni e over 65
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
DAL 25 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE
dal lunedì al sabato con orario 10-13; 16.30-19.30
DAL 17 OTTOBRE
dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle ore 19.30;
giovedì, venerdì, sabato anche dalle ore 10 alle ore 13
il giorno di spettacolo serale (anche di domenica o lunedì)
dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16.30
il giorno di spettacolo pomeridiano (anche di domenica o lunedì)
dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15
VENDITA ONLINE
http://www.vivaticket.com
INIZIO SPETTACOLI
ore 21 | domenica ore 17
INFORMAZIONI
AMAT
http://www.amatmarche.net
BIGLIETTERIA TEATRO DELL’AQUILA
http://www.teatrodellaquila.itaperta per le informazioni dal 16 settembre dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle ore 19.30;
giovedì, venerdì, sabato anche dalle ore 10 alle ore 13