
(AGENPARL) – mar 09 luglio 2024 *Facoltà di Medicina e di Farmacia, Mattia Giorno: il lavoro di squadra tra
Università, Regione e Ministeri funziona. Peccato per il ruolo divisivo del
Comune.*
Siamo felici di sapere che prossimamente la città di Taranto si arricchirà
di una nuova facoltà. È evidente a tutti che il lavoro di squadra tra
Regione Puglia, Università degli studi di Bari e Ministeri funziona e
ripaga la città, al contrario del ruolo divisivo del Comune di Taranto.
La visione di sviluppo del territorio, iniziata qualche anno addietro e
interrotta pochi mesi fa, ha bisogno di riprendere il cammino, nonostante
qualcuno voglia giocare il ruolo di player solitario e divisivo che non
porta nulla a vantaggio della terra ionica, dei suoi cittadini e delle sue
imprese.
Fino ad oggi, infatti, quello che è successo intorno alla facoltà di
medicina ha dimostrato che era la strada giusta e che in realtà lo è
ancora, farmacia in arrivo docet.
Parlando in termini numerici la Regione Puglia guidata da Michele Emiliano
(esattamente lo stesso che Melucci cita a sproposito) ha finanziato con ben
52 milioni di euro fino al 2040 il polo autonomo di medicina a Taranto, in
vista di un ulteriore sviluppo e della clinicizzazione con il costruendo
ospedale S. Cataldo.
Così come si è insediato di recente nel territorio il corso di Scienze
della produzioni e delle risorse del mare, passato del tutto in sordina da
parte del Comune.
Per farmacia, invece, ci auguriamo che il Comune non scelga la sede dei
BAC, quasi sicuramente incompatibile per bando, e segno tangibile che oltre
le inaugurazioni c’è ben poco: manca del tutto la capacità di scegliere, di
attuare modelli di gestione che siano in grado di aprire alla cittadinanza
luoghi e spazi pubblici. E, quindi, manca del tutto una visione di città,
come percepito per il corso di laurea sul mare. Ma anche di questo ci
proveremo ad occupare da subito per sopperire alle mancanze del Gabinetto
sindaco. Al contrario, quando l’amministrazione sceglie, rischia di cadere
in errore, frutto del costante turn-over di dirigenti e assessori, cosa che
accadrà per entrambi, di nuovo, a breve.
Alle altre istituzioni che lavorano per Taranto il nostro appello a
continuare in questo senso per provare a tracciare un vero percorso
alternativo per la nostra città e provincia.