Dalle nuove sfide globali ai negoziati di adesione all’UE dell’Ucraina, dai conflitti alle porte dell’Europa all’allargamento del processo di integrazione europea ai Balcani occidentali. Sono alcuni dei temi affrontati oggi in Aula dei gruppi parlamentari all’incontro conclusivo della “Convenzione per il Rafforzamento dell’Iniziativa Centro Europea (InCE)” con la partecipazione delle delegazioni parlamentari dei Paesi membri.
“L’Unione Europea, che negli anni ha svolto un ruolo essenziale per garantire la pace, deve essere il nostro interlocutore primario con il quale costruire il percorso che porti alla piena adesione dei Paesi candidati aderenti all’InCE. A tal fine sarebbe di importanza strategica, da parte della Commissione europea, coinvolgere l’InCE come interlocutore nel processo di allargamento, per esempio attraverso la cooperazione delegata o un quadro di partenariato”, ha detto il Presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’InCE, Salvatore Caiata, sollecitando un processo di integrazione che sia “veloce e immediato”. “In un panorama globale segnato da una profonda ridefinizione degli assetti, occorre convogliare energie per la risoluzione delle problematiche esistenti e in un approccio rivolto ai quadranti, sui quali è doveroso investire in un’ottica di stabilizzazione. In questo contesto non vi è dubbio che l’area Balcanica rappresenti per l’Italia, e debba rappresentare per l’Europa, un’assoluta priorità. Il nostro legame con quei territori è antico”, ha evidenziato il Presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato, Stefania Craxi, sollecitando “un rinnovato impegno comunitario sul dossier strategico dell’allargamento”, “nuovi piani di intervento e un impegno delle principali istituzioni finanziarie nazionali per consentire ai Balcani occidentali di affrancarsi da una dipendenza che rischia di trascinarli nel vortice del ricatto”.
“La dimensione parlamentare è una componente essenziale dell’identità dell’InCE, per questo il sostegno assicurato dalle due Camere del Parlamento italiano è di cruciale importanza – ha scritto in un messaggio il Ministro Antonio Tajani -. Il rafforzamento della capacità delle istituzioni nazionali preposte al processo di integrazione europea, in particolare i Parlamenti nazionali, è un investimento strategico per il futuro. L’Italia sente forte la responsabilità di dare il suo rinnovato e convinto contributo al rafforzamento dell’iniziativa centro-europea”.
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