
(AGENPARL) – lun 01 luglio 2024 Modena, 1° luglio 2024
Comunicato stampa
Dai dati di 130mila elettrocardiogrammi la conferma:
l’elevata frequenza cardiaca è un campanello d’allarme
È modenese uno degli studi più ampi eseguiti in materia
L’analisi su alcuni noti elementi predittivi di mortalità, pubblicata sulla rivista scientifica “Hearts”, è stata ideata dal dottor Paolo Giovanardi, cardiologo di Ausl e AOU Modena: “Uno degli obiettivi di questo lavoro è migliorare il processo di refertazione e digitalizzazione dell’elettrocardiogramma”
IN ALLEGATO, INSIEME AL COMUNICATO, UNA FOTO DEL DOTTOR GIOVANARDI
La semplice misurazione della frequenza cardiaca a riposo può essere considerata un elemento predittivo del rischio di mortalità. Lo conferma uno studio modenese, pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista scientifica di settore “Hearts”: il lavoro, uno dei più ampi sinora eseguiti in tale ambito, ha valutato comparativamente e prognosticamente due parametri come la frequenza cardiaca e l’intervallo QT corretto (un intervallo di tempo, misurato in millisecondi, compreso tra due onde dell’elettrocardiogramma).
Lo studio ha utilizzato oltre 130mila tracciati elettrocardiografici, relativi a quasi il 20% della popolazione modenese residente, registrati negli ultimi 15 anni presso le strutture sanitarie pubbliche della provincia di Modena. In maniera anonima e retrospettiva sono stati processati quasi un milione di dati numerici, evidenziando come l’incremento della frequenza cardiaca sia correlata alla mortalità al pari o, in certe fasce di età, più significativamente rispetto all’intervallo QT corretto, un noto parametro elettrocardiografico diagnostico-prognostico.
Le malattie cardiovascolari rappresentano uno dei più rilevanti problemi di salute nel mondo occidentale e sono ancora la principale causa di morte ed invalidità nel nostro paese. Esse hanno dunque un pesante impatto sull’aspettativa di vita delle persone, sulla qualità di vita degli ammalati e sull’organizzazione sanitaria.
Lo studio è stato ideato e promosso dal dottor Paolo Giovanardi, cardiologo del Dipartimento Cure Primarie dell’Azienda USL di Modena e della cardiologia dell’Ospedale Civile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Si è avvalso inoltre dell’importante collaborazione dei Dipartimenti di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche e di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.