
(AGENPARL) – gio 27 giugno 2024 L’ECONOMIA NELLE PROVINCE DI VENEZIA E ROVIGO
Le imprese del Settore Agricoltura, Silvicoltura e Pesca al 31 marzo 2024
Indice:
Quadro generale
pag. 3
Le principali attività esercitate dalle imprese agricole
pag. 6
Le sedi d’impresa agricole conduzione femminile
pag. 9
Le sedi d’impresa agricole giovanili
pag. 11
Le sedi d’impresa agricole straniere
pag. 14
Grafici riassuntivi su imprese giovanili, femminili e straniere
pag. 17
I flussi in esportazione registrati nel 2023
pag. 19
L’andamento economico delle imprese agricole nel 2022
pag. 21
Il presente approfondimento è stato realizzato a cura dell’Ufficio Urp, Comunicazione/Statistica, Sito della
Camera di Commercio di Venezia Rovigo
L’approfondimento è stato chiuso il 14/06/2024 ed è scaricabile gratuitamente dal sito al link:
https://www.dl.camcom.it/dati-economici-e-statistici/statistica/studi-e-pubblicazioni/Demografia-imprese
La riproduzione e/o diffusione parziale o totale dei testi, delle tavole e dei grafici contenuti nella presente
appendice statistica rapporto è consentita esclusivamente con citazione espressa della fonte (Elaborazioni
C.C.I.A.A. Venezia Rovigo su dati Registro Imprese e Istat – Coeweb).
A cura di:
Camera di Commercio di Venezia Rovigo – Studi e Statistica
web: http://www.dl.camcom.gov.it
Le imprese del Settore Agricoltura, Silvicoltura e Pesca nel territorio di
Venezia Rovigo al 31 marzo 2024
Quadro generale
A fine marzo 2024, le province di Venezia e di Rovigo contano 13.984 localizzazioni
attive1 nel Settore primario dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di cui 13.134 sedi di
impresa e 850 unità locali, il 22% delle imprese regionali e il 2% di quelle nazionali.
L’incidenza del settore agricolo sul totale dell’economia dell’area di Venezia Rovigo è
dell’11,8% poco più alta della media nazionale (11,4%), ma si differenzia molto tra i
due territori: se per Venezia si attesta al 7,9% per la provincia di Rovigo raggiunge il
24,4%.
Su base annuale, per i territori di Venezia e Rovigo, si segnala una flessione dell’1,4%,
con 204 localizzazioni attive in meno rispetto al 1° trimestre del 2023 (-2,1% per
Per “localizzazioni” si intendono tutte le sedi e unità locali presenti nel territorio; sono ricomprese anche le unità locali
con sede fuori provincia.
Per impresa attiva si intende un’impresa iscritta al Registro Imprese che esercita un’attività: un’impresa per essere
considerata attiva non deve risultare inattiva o cessata o sospesa o liquidata o fallita o con procedure concorsuali aperte.
Venezia, -0,7% per Rovigo); allargando l’analisi ad un confronto con il 2014, la perdita
ammonta a 2.292 imprese, pari al -14,1%, con un calo più consistente nel territorio
veneziano, -16,4% (-1.408 localizzazioni in valori assoluti), rispetto all’area rodigina,
che si ferma ad un -11,5% (-884 imprese).
Tra le sedi di impresa, che nel complesso subiscono una perdita dell’1,8%, rispetto al
2023 si segnala la contrazione delle società di persone (-0,3%) e delle imprese
individuali (-2,3%), mentre le società di capitali, che rappresentano il 2,4% delle
imprese del settore, crescono del 7,4% nel confronto annuale (-2,9% per Venezia e
+21,3% per Rovigo). In particolare tra queste le SRL registrano un incremento
tendenziale del 5,1% (+9% Rovigo e +2,9% Venezia) e le SRLS del 45,3% (Rovigo
+54,6% e Venezia +25%). Con riferimento alla dimensione, le micro imprese (imprese
che hanno tra 0 e 9 addetti), che costituiscono il 98,5% delle localizzazioni attive, sono
in diminuzione dell’1,9%, mentre si segnala l’incremento del 6,1% per le imprese con
più di 10 addetti.
Riguardo all’età degli imprenditori, cioè delle persone titolari di cariche in imprese del
settore agricolo situate nel territorio di Venezia Rovigo, si può notare che 8.791 soggetti,
il 49,2% del totale, hanno un’età compresa tra i 50 e i 69 anni, il 26,2% sono
ultrasettantenni, il 21,2% tra i 30 e i 49 anni e solo il 3,4% tra i 19 e i 29 anni.
Le principali attività esercitate dalle imprese agricole
In provincia di Rovigo, le imprese che si dedicano all’attività di coltivazione di cereali
costituiscono il 46,4% del totale, per un valore assoluto di 3.167 localizzazioni, in
diminuzione dell’1,9% rispetto al primo trimestre 2023; la maggior percentuale di
aziende dedite a tale attività è situata nei comuni di Rovigo, Adria, Lendinara e Porto
Tolle. Risulta invece in crescita del 3,2% il dato delle localizzazioni del settore
acquacoltura marina, il 22,7% del totale, allocate principalmente nel territorio del
comune di Porto Tolle, che ospita il 72,1% delle imprese locali del comparto. In crescita
dello 0,4% anche il numero di quelle che coltivano ortaggi, meloni, radici e tuberi, che
costituiscono il 7,4% del totale e che sono ospitate in maggioranza nei comuni di Lusia,
Rosolina e Badia Polesine.
Altre variazioni da sottolineare nella demografia imprenditoriale coinvolgono in positivo
il settore delle attività di supporto alla produzione vegetale (+14,1%) e della pesca in
acque dolci (+10,3%); in calo invece le imprese del comparto della pesca marina (15,3%).
Anche nel territorio della città metropolitana di Venezia la coltivazione di cereali
costituisce l’attività principale, coinvolgendo 3.624 imprese, il 50,7% del numero
complessivo, in decremento del 2,9% rispetto al 31 marzo 2023; le imprese del
comparto sono diffuse capillarmente in tutto il territorio metropolitano, con picchi nei
comuni di Cavarzere, Portogruaro e San Donà di Piave. Al secondo posto si collocano le
aziende che effettuano la coltivazione di ortaggi, meloni, radici e tuberi, che coinvolge
il 12% delle localizzazioni attive, in flessione tendenziale del 4,2% e che si possono
trovare principalmente nell’area dei comuni di Chioggia e Cavallino Treporti. Le imprese
dedite alla coltivazione di uva costituiscono l’8,7% del totale, in salita dell’1,6%, e sono
stabilite in gran numero nel territorio del Veneto Orientale, area importante per la
produzione vitivinicola, specialmente nei comuni di Portogruaro, Annone Veneto, San
Donà di Piave e Pramaggiore.
Da segnalare infine la diminuzione tendenziale del 3,4% nel numero di localizzazioni del
comparto pesca marina e dell’1% di quelle del settore dell’acquacoltura marina.
Le imprese agricole a conduzione femminile
Le sedi d’impresa agricole femminili2 nel territorio di Venezia Rovigo al 31 marzo 2024
ammontano a 3.102, il 23,6% del totale delle aziende del settore, incidenza superiore
a quella delle imprese femminili sul totale dell’economia che si attesta al 21,5%.
Le imprese femminili sono in calo del 2,2% rispetto al medesimo periodo dell’anno
precedente, corrispondente a -71 aziende in valori assoluti con Venezia che perde il
2,8% e Rovigo l’1,7%. Se allarghiamo il confronto con i valori registrati nel 2014, la
diminuzione risulta più forte: la perdita complessiva è di 809 imprese, -20,7%, con dati
differenti tra i due territori: le imprese rosa dell’area veneziana calano del 27,4%,
mentre quelle polesane del 13,9%. Nei due territori, la forma giuridica principalmente
scelta dalle donne è l’impresa individuale, l’89,6% del totale; le società di persone
costituiscono l’8,7% e le società di capitali l’1,5%.
Le imprese femminili sono quelle imprese in cui le donne costituiscono una presenza maggioritaria (ovverosia
superiore al 50%), una presenza forte (superiore al 60%) oppure esclusiva (quando si ha una completa copertura da
parte di donne nel ruolo di socio o titolare).
Nell’area rodigina, il 42,8% delle imprese femminili è attivo nella coltivazione di cereali,
il 35,3% nell’acquacoltura e l’8,3% nella pesca marina.
Nella città metropolitana di Venezia, l’attività che coinvolge il maggior numero di
imprese rosa, il 70,1%, è la coltivazione di cereali; coltivazione di ortaggi, meloni, radici
e tuberi e la coltivazione di uva si assestano rispettivamente al 10,6% e al 7%.
Le imprese agricole giovanili
Nell’area di Venezia Rovigo, a fine del primo trimestre 2024, si contano 678 sedi
d’impresa agricole a conduzione giovanile3, il 5,2% del totale, incidenza inferiore a
quella delle imprese giovanili sul totale dell’economia dei due territori che si attesta al
6,9%.
Le imprese giovanili nel settore agricolo sono in diminuzione del 3,4% in confronto
all’annualità precedente, che si traduce in una perdita complessiva di 24 imprese. Il calo
è invece di 82 aziende rispetto al 2014, corrispondente a -10,8%, rispetto a -16,1%
registrato dalla totalità delle sedi d’impresa del settore, con Venezia che perde il 7,6%
e Rovigo il 12,4%. Le imprese giovanili dei due territori si costituiscono per l’88,5%
nella forma dell’impresa individuale, per il 5,8% come società di persone e per il 4,9%
come società di capitali.
Si considerano Imprese giovanili le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in
prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni.
A Rovigo, le imprese guidate da giovani, sono attive principalmente nel settore
dell’acquacoltura, il 39,9%, seguito dalla coltivazione di cereali per il 20,9% e dalla
pesca marina per il 10,3%.
Nel Veneziano, le attività principali esercitate dalle imprese costituite da giovani sono
analoghe a quelle delle aziende a conduzione femminile: coltivazione di cereali per il
28,5% del totale, coltivazione di ortaggi, meloni, radici e tuberi per il 21,1% e
coltivazioni di uva per il 12%.
Le imprese agricole straniere
Le sedi d’impresa del settore a conduzione straniera4 sono in forte crescita costante: a
fine marzo 2024 a Venezia Rovigo ne risultano attive 420, il 3,2% del totale, in aumento
di 55 unità (+15,1%), anche se con valori differenziati tra i due territori: a Venezia
salgono del 4,4%, mentre a Rovigo del 23,3%. La crescita appare esponenziale se i dati
vengono confrontati con quelli del 2014, quando le imprese straniere costituivano solo
l’1,2% del totale del settore agricolo: l’aumento è del 118,8%, con ben 228 imprese in
più, con Venezia che cresce del 50,9% e Rovigo del 209,8%.
L’incidenza delle imprese straniere nel settore agricolo è comunque più contenuta
rispetto al dato medio per tutti i settori, che raggiunge il 13%.
Nel Polesine, il settore che coinvolge maggiormente le imprese straniere è quello delle
attività di supporto alla produzione vegetale, che impegna il 44,5% del totale, a cui
Si considerano Imprese straniere le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in
prevalenza da persone non nate in Italia.
segue la coltivazione di ortaggi, meloni, radici e tuberi, che si attesta al 16,9%, e la
pesca in acque dolci con il 13%.
Nella città metropolitana di Venezia, il 33,1% delle imprese a titolarità straniera è attivo
nel comparto della coltivazione di ortaggi e meloni, radici e tuberi, il 28,3% nella
coltivazione di cereali e il 22,9% nelle attività di supporto alla produzione vegetale.
Andando ora ad analizzare i principali Paesi di provenienza delle persone straniere
titolari di cariche in imprese attive nel comparto agricoltura, silvicoltura e pesca al 31
marzo 2024, emerge che in provincia di Rovigo il 50,9% sia nato in Marocco e si dedichi
principalmente
attività
coltivazioni
agricole
19,1%
Romania,
specializzandosi nella pesca e acquacoltura.
Nel Veneziano invece, si assiste ad un fenomeno migratorio più diffuso tra vari Paesi:
la comunità di imprenditori agricoli stranieri che registra la più alta percentuale è quella
delle persone nate in Svizzera, che si attesta all’11,8%, seguita da Bangladesh e
Marocco all’11,2% e tutte dedite prevalentemente all’attività di coltivazione agricola.
Grafici riassuntivi su sedi d’impresa giovanili, femminili e straniere
I flussi in esportazione registrati nel 2023
Le aziende del Settore agricoltura, silvicoltura e pesca operanti nei territori di Venezia
e Rovigo, nel corso del 2023 hanno esportato prodotti per un ammontare complessivo
di 165,8 milioni di euro, pari all’1,9% del valore totale delle esportazioni locali, ed in
crescita dell’11,3% in confronto all’annualità precedente, pari ad un incremento di 16,8
milioni di euro.
Nel dettaglio, i flussi in uscita di prodotti agricoli, animali e della caccia si assestano a
105,9 milioni di euro, il 63,9% del totale del comparto, e si segnalano in aumento
dell’11,1% rispetto al 2022 (+10,6 milioni di euro in valori assoluti). In crescita
dell’11,5%, pari a +5,8 milioni di euro, anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura,
che, con un valore complessivo di export di 56,5 milioni di euro, vanno a costituire il
34,1% del totale settoriale. Minori i volumi delle esportazioni di prodotti della
silvicoltura, che, con un valore di 3,4 milioni di euro, contribuiscono solo per il 2,1% al
totale del comparto, ma comunque in crescita tendenziale del 15,3%.
I principali mercati di sbocco delle produzioni agricole locale sono fondamentalmente
costituiti dai Paesi dell’Area UE: con il 38,5% del valore complessivo dell’export del
settore, il primo mercato di destinazione è la Germania, per un ammontare di oltre 63,8
milioni di euro, in crescita del 28,3% in confronto al 2022, seguito dalla Croazia (11,4
milioni di euro e +11,2%) e dall’Austria (10,9 milioni di euro e +7,2%). Da notare
l’aumento dell’80,3% delle vendite di prodotti agricoli veneziani e rodigini verso la
Polonia.
L’andamento economico delle imprese agricole nel 2022
Dall’analisi dei bilanci delle 346 imprese del Settore agricoltura, silvicoltura e pesca
con sede nel territorio di Venezia Rovigo obbligate al deposito, emerge nel complesso
che, nel corso del 2022, il comparto ha espresso un valore della produzione superiore
a 816 milioni di euro, con un incremento del 7,2% rispetto all’annualità precedente e
del 27,7% in confronto al 2018. I ricavi ammontano ad oltre 768 milioni, in salita
dell’8,5% sul 2021 e del 25,8% sul 2018. Il valore aggiunto generato si assesta a circa
102 milioni di euro, in calo tendenziale del 12,2%, ma in crescita del 19,8% sul 2018.
Tale andamento ha fatto sì che il 57% delle imprese abbia chiuso l’esercizio registrando
degli utili, contro il 38% che ha dovuto affrontare delle perdite; il 5% ha chiuso in
pareggio.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, si nota che le imprese locali operanti nella
Divisione coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali hanno generato
un valore della produzione superiore a 624 milioni di euro (+9% sul 2021 e +41,7% sul
2018), ricavi per oltre 584 milioni (+10,5% sul 2021 e +40,2% sul 2018) e un valore
aggiunto di 86,1 milioni di euro (-12,5% sul 2021 e +23,5% sul 2018).
Meno positivi i risultati economici 2022 delle aziende attive nella Divisione pesca e
acquacoltura: il valore della produzione, che si fissa a 191 milioni di euro, cresce di
solo l’1,4% sul 2021, ma registra una flessione del 3,6% in confronto al 2018; i ricavi,
che ammontano a meno di 184 milioni, hanno un andamento simile: salgono del 2,4%
rispetto all’annualità precedente e calano del 5,3% sul 2018; il valore aggiunto invece,
fissato a 15,6 milioni, registra un decremento del 9,8% su base annuale e un aumento
dell’1,6% sul 2018.
Passando ad analizzare il peso dei singoli comparti all’interno degli indicatori economici
rilevati, si notano delle differenze tra i due territori: nell’area di Rovigo, l’attività di
coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali contribuisce al raggiungimento del
65,4% del totale dei ricavi provinciali e la percentuale di pesca e acquacoltura si fissa
al 34,5%, mentre nel Veneziano le percentuali si assestano rispettivamente all’87,9%
e al 12%. Andamento simile per quanto riguarda il valore della produzione: nel Rodigino
il peso delle attività di coltivazione è del 66,1% e dell’87,7% nella città metropolitana
di Venezia, mentre pesca e acquacoltura contribuiscono per il 33,8% a Rovigo e per il
12,2% a Venezia. Infine, per quanto riguarda il valore aggiunto, nell’area polesana le
coltivazioni agricole hanno un peso dell’80,4%, mentre pesca e acquacoltura del 19,4%;
nell’territorio veneziano le percentuali si fissano rispettivamente all’87% e al 13%.
“Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa
dimenticare se stessi.”
(Mahatma Gandhi)