
(AGENPARL) – lun 24 giugno 2024 Prot. n.______ Federico Marini
BENESSERE E ABUSIVISMO – Stop gli irregolari nell’acconciatura ed
estetica. Da oggi la campagna social per affidarsi solo a professionisti.
Nell’Isola tasso quasi 3mila imprese danneggiate da 1.200 lavoratori
fantasma. Giacomo Meloni e Daniele Serra (Presidente Confartigianato
Sardegna): “Vogliamo e dobbiamo tutelare gli artigiani regolari: obbligo
morale verso tutte le imprese e i cittadini onesti, che pagano le tasse e rispettano
le leggi”.
Associazioni Anche Confartigianato Sardegna dice stop all’abusivismo nei settori
Territoriali dell’acconciatura e dell’estetica. E lo fa, insieme ad altri partner, da oggi e per tre
Sud Sardegna
settimane, attraverso una campagna di sensibilizzazione via web e social, con il
Cagliari patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Via Riva Villasanta 241
esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, per porre al centro la tutela
Oristano
Via Campanelli, 41 della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità.
Nuoro attività di acconciatura ed estetica) elaborati dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Via Brig.Sassari, 37 Sardegna, su dati Istat-Infocamere, raccontano di un tasso di irregolarità del 27,6%. Si
tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale,
Sassari che si ferma al 14,4%. L’analisi sulla Sardegna spiega come il “benessere” sia
Via Alghero, 30
assumendo i contorni dell’emergenza. Ci sono almeno 1.200 i lavoratori irregolari, che
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 operando totalmente in nero o in posizione “border line” in quanto al rispetto delle regole,
imprese regolari vi sia almeno 1 attività “fantasma”, con grave impatto sulla salute dei
cittadini ed economia. In Sardegna, nel settore operano circa 4mila imprese che danno
sostentamento economico ed occupazionale a migliaia di famiglie della regione. Tutto ciò
però è a forte rischio a causa della concorrenza sleale di centinaia e centinaia di operatori
abusivi che, non rispettando nessun tipo di legge e soprattutto sentendosi impunibili,
svolgono l’attività quotidianamente nelle abitazioni dei clienti o in locali non idonei.
Tale fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 che
hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di
chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio,
sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente
proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a
domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle
normative di settore e dai regolamenti comunali.
“La campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del
lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella
Confartigianato Imprese Sardegna
propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a
imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo
sviluppo delle imprese – affermano Giacomo Meloni e Daniele Serra, Presidente e
Segretario di Confartigianato Sardegna – l’iniziativa è nata con l’intento di
sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si
espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione
di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a
propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico
specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute”.
“Vogliamo e dobbiamo tutelare gli artigiani regolari, quelli che sono
quotidianamente impegnati a contrastare l’illegalità che li colpisce due volte, nel reddito
e da contribuenti onesti – continua Meloni – ciò che sta accadendo nella nostra regione
è molto preoccupante sia per l’economia, continuamente danneggiata, sia per tutte le
imprese e i cittadini onesti, che pagano le tasse e rispettano le leggi”. “Infatti, oltre che
con tributi e burocrazia – prosegue il Presidente di Confartigianato Sardegna – gli
artigiani devono confrontarsi pure con la concorrenza sleale che sottrae clienti e
importanti fette di mercato. L’abusivismo in questo comparto non è solo un danno per le
imprese regolari che operano nella legalità, alla luce del sole ma soprattutto un
oltraggio alla salute e al benessere dei clienti”.
Confartigianato Sardegna sottolinea come le varie crisi abbiano accentuato il
proliferare di queste “figure” e come sia sempre più elevato il rischio che una parte della
clientela ceda alla tentazione di risparmiare a scapito della qualità del servizio. Una
tentazione a cui è bene non soggiacere perché si mette a rischio l’incolumità fisica,
provocando ripercussioni sulla salute e sicurezza del consumatore e creando danni sia per
le imprese del settore benessere sia per l’economia del Paese e dell’Isola.
Tra le imprese associate a Confartigianato Sardegna emerge un profondo
malcontento che le porta a chiedere sia una maggiore tutela da parte degli organi di
controllo, sia delle misure importanti per chiudere il cerchio attorno a chi opera nella più
completa illegalità. Il ritratto dell’abusivo non è quello del “povero” che cerca di sbarcare
il lunario come può, quanto piuttosto di personaggi pronti a speculare sulle “debolezze”
delle imprese regolari.
Anche per questo, e ovviamente per contrastare le attività in nero, Confartigianato
Sardegna, prima del Covid, diede il via a “Tutelami”, una azione di sensibilizzazione
verso la pubblica opinione e di denuncia contro chi operava abusivamente.
Infatti, dopo un confronto con gli organi competenti, anche in attuazione del