(AGENPARL) – mer 11 maggio 2022 ALLARME CONFARTIGIANATO CHIETI L’AQUILA,
OLTRE 8MILA IMPRESE MINACCIATE DALL’ABUSIVISMO
Studio dell’associazione: decine di migliaia i lavoratori irregolari, al
via la campagna anti-abusivismo
Chieti, 11 maggio. Quasi ottomila imprese riconducibili a mestieri sotto pressione per
concorrenza sleale dell’abusivismo nelle province di Chieti e L’Aquila. Di queste, circa 6.500 sono
attività artigiane. Decine di migliaia i “fantasmi” che si aggirano sul territorio, ben 76mila se si
considera l’intero Abruzzo: sono i lavoratori irregolari e gli operatori abusivi che popolano il
sommerso, mondo parallelo che vale decine di milioni di euro. Un mondo in cui non esistono
regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori, alle casse dello
Stato. Questi i dati elaborati dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, in
occasione del lancio della campagna dal titolo “Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani”,
promossa dalla Confederazione nazionale.
Tre gli obiettivi dell’iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle
mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e
sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione
e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.
Il sommerso minaccia principalmente le attività di piccoli imprenditori. Quelle
maggiormente esposte alla concorrenza sleale ad opera di 26mila operatori che si spacciano per
imprenditori, ma che di regolare non hanno nulla, in Abruzzo sono 15.102: 4.191 in provincia di
Chieti, 3.611 in provincia dell’Aquila, 3.672 in provincia di Pescara e 3.628 in provincia di Teramo.
Del totale, 12.412 sono attività artigiane (3.468 nel Chietino, 2.978 nell’Aquilano, 2.915 nel
Pescarese e 3.051 nel Teramano).
In regione è irregolare il 16,4% dei soggetti che svolgono attività indipendente (14,4% in
Italia). Oltre alle stime sul lavoro indipendente, significativo anche il tasso di irregolarità totale, che
è al 14,2% (12,6 in Italia), dato che colloca l’Abruzzo all’ottavo posto della classifica nazionale. In
particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono le imprese artigiane operanti nei
settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della
riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della
comunicazione, dei traslochi.
Rilanciando la campagna nazionale, a cui l’associazione territoriale ha subito aderito, il
direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli, auspica che vi sia
“tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse
finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori. Invitiamo gli
operatori a segnalare, anche in modo anonimo, eventuali situazioni di abusivismo alla nostra
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