(AGENPARL) – mer 12 giugno 2024 *”VIA LIBERA AL PIANO D’AZIONE 2024-26: RAFFORZATE LE INIZIATIVE PER LA
GIUSTIZIA RIPARATIVA E IL BENESSERE DEI DETENUTI”*
*La giunta regionale ha approvato il piano d’azione per il reinserimento
sociale dei detenuti*
È stato *approvato il Piano d’Azione 2024-26*, documento di
pianificazione delle azioni da proseguire o avviare nel prossimo futuro,
nell’ambito del Protocollo d’intesa “per il reinserimento sociale, per
promuovere la salute e il benessere dei detenuti e per l’attuazione di
misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale e
lavorativo delle persone detenute e in esecuzione penale esterna, anche
minori di età, dei dimittendi nel momento del reingresso nella società,
delle persone sottoposte alle misure di sicurezza e per promuovere lo
sviluppo di percorsi di mediazione penale e di giustizia riparativa, anche
in fase esecutiva” sottoscritto ancora nel 2020 tra la Provincia Autonoma
di Trento, Regione e Ministero della Giustizia.
Le azioni del Gruppo Tecnico Operativo sulla Giustizia riparativa,
coordinato dal Centro per la Giustizia Riparativa della Regione, sottoposte
all’approvazione della Giunta regionale, prevedono in primo luogo la
prosecuzione della *formazione e del confronto per il personale della Casa
Circondariale*, il Terzo settore e le persone detenute, con la finalità di
creare un contesto favorevole allo sviluppo di programmi di giustizia
riparativa e mantenere un dialogo con magistratura e avvocatura.
Verrà poi consolidato *lo sportello informativo sulla giustizia riparativa
presso la Casa Circondariale*, *che ad oggi conta già 30 accessi, che hanno
portato all’avvio di 3 programmi di giustizia riparativa per persone
detenute. *
È inoltre prevista la *creazione di uno spazio interno alla Casa
circondariale* in cui sia possibile accogliere persone che partecipano a
programmi di giustizia riparativa e, infine, la sperimentazione di *dialoghi
riparativi* tra persone detenute e le loro famiglie.
Il Centro per la Giustizia Riparativa della Regione collabora inoltre con
il Gruppo Tecnico Operativo “Minori e giovani adulti”, che a sua volta
prevede una serie di azioni in vari ambiti, fra cui quello della giustizia
riparativa. Per quanto riguarda la *giustizia riparativa*, che può contare
su una prassi ormai consolidata, è prevista una formazione congiunta per
gli operatori della giustizia minorile dedicata all’implementazione delle
novità della riforma Cartabia, e la sperimentazione di programmi dialogici
che coinvolgono la comunità. Un’attenzione particolare sarà dedicata
all’ambito dei programmi in caso di reati contro la libertà sessuale.
“Questo piano rappresenta un impegno concreto per un sistema penale più
umano e inclusivo – ha commentato il Presidente della Regione *Arno
Kompatscher* – vogliamo garantire dignità e speranza a tutti, anche a chi
ha sbagliato. Le iniziative previste mirano a costruire un ponte tra il
carcere e la società, promuovendo il reinserimento e la giustizia
riparativa come strumenti fondamentali per la coesione sociale e, più nel
lungo termine, per una maggiore sicurezza della società stessa.””
*„GRÜNES LICHT FÜR DEN AKTIONSPLAN 2024-2026: MEHR INITIATIVEN FÜR
WIEDERGUTMACHUNGSJUSTIZ UND WOHLERGEHEN DER INHAFTIERTEN“*
*Die Regionalregierung hat den Aktionsplan für die soziale
Wiedereingliederung der Inhaftierten genehmigt *
Der *Aktionsplan 2024-2026* – das Planungsdokument mit den fortzusetzenden
oder demnächst einzuführenden Maßnahmen im Rahmen des bereits 2020 von der
Autonomen Provinz Trient, der Region und dem Justizministerium
unterzeichneten Einvernehmensprotokolls betreffend „die Förderung von
Gesundheit und Wohlergehen der Inhaftierten, die Umsetzung von Maßnahmen
zur Humanisierung der Strafe und zur sozialen und beruflichen
Wiedereingliederung von – auch minderjährigen – Tätern in Haft oder in
offenem Strafvollzug, von Haftentlassenen und Personen, die
Sicherungsmaßnahmen unterworfen sind, und die Förderung der Entwicklung von
Verfahren im Rahmen der strafrechtlichen Mediation und der
Wiedergutmachungsjustiz auch in der Vollzugsphase“ – wurde genehmigt.
Die Maßnahmen der vom Zentrum für Wiedergutmachungsjustiz der Region
koordinierten Arbeitsgruppe zur Wiedergutmachungsjustiz wurden der
Regionalregierung zur Genehmigung unterbreitet und sehen in erster Linie
die Fortsetzung der *Weiterbildungsmaßnahmen und die Förderung von
Austauschmöglichkeiten für das Personal* *der Strafanstalt*, den Dritten
Sektor und die Inhaftierten vor, um ein günstiges Umfeld für die
Entwicklung von Programmen der Wiedergutmachungsjustiz zu schaffen und den
Dialog mit Richtern und Rechtsanwälten aufrechtzuerhalten.
Auch die Tätigkeit der beim Landesgerichtsgefängnis eingerichteten
*Informationsstelle
zur Wiedergutmachungsjustiz, *an die sich bis dato bereits 30 Personen
gewandt haben und die zur Erarbeitung von 3 Programmen der
Wiedergutmachungsjustiz für Inhaftierte geführt hat, wird konsolidiert.
Darüber hinaus soll *in* *der Strafanstalt* *ein Ort *für die Personen, die
an Programmen der Wiedergutmachungsjustiz teilnehmen, bereitgestellt
werden. Auch *„Wiedergutmachungsgespräche“* zwischen den Inhaftierten und
ihren Familien sollen probeweise eingeführt werden.
Das Zentrum für Wiedergutmachungsjustiz der Region arbeitet außerdem mit
der Arbeitsgruppe „Minderjährige und junge erwachsene Täter“ zusammen, die
eine Reihe von Maßnahmen in verschiedenen Bereichen – darunter auch dem der
*Wiedergutmachungsjustiz* – plant. Was die Wiedergutmachungsjustiz
betrifft, die sich in der Praxis bereits umfassend bewährt hat, sind
gemeinsame Weiterbildungen für die im Bereich der Jugendgerichtsbarkeit
tätigen Personen über die Umsetzung der mit der Cartabia-Reform
eingeführten Neuheiten sowie die Erprobung von Dialogprogrammen für die
gesamte Gemeinschaft vorgesehen. Besondere Aufmerksamkeit wird den
Programmen für die Fälle von Verbrechen gegen die sexuelle Freiheit
gewidmet.
Der Präsident der Region *Arno Kompatscher* kommentierte: „Dieser Plan
steht für das konkrete Bemühen, ein menschlicheres und inklusiveres
Strafsystem zu schaffen. Wir wollen das Recht auf Würde und Hoffnung für
alle sicherstellen, auch für diejenigen, die Fehler begangen haben. Die
geplanten Initiativen zielen darauf ab, durch die Förderung der
Wiedereingliederung und der Wiedergutmachungsjustiz als grundlegende
Instrumente für den sozialen Zusammenhalt und langfristig gesehen für mehr
Sicherheit in der Gesellschaft eine Brücke zwischen Strafanstalt und
Gesellschaft zu errichten“.
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Saluti
Davide Cordua
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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