
(AGENPARL) – mar 04 giugno 2024 Oggetto: Ha preso il via il progetto SAFELY. Incentrato su nuove tecnologie, cybersecurity e tutela dei diritti dei minori, è coordinato dal CRID e finanziato per un totale di 200mila euro mediante un bando a cascata.
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COMUNICATO STAMPA
Il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore ha partecipato con il progetto SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth ad un bando a cascata promosso dallo Spoke 8 della Fondazione SERICS, sul tema “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti”, ottenendo un finanziamento complessivo di 200mila euro.
Il progetto SAFELY, che ha come PI il Prof. Thomas Casadei, ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e Direttore del CRID, è risultato vincitore del Topic 3.a “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Centro-Nord” del bando mentre ad aggiudicarsi il Topic 3.b “Regole, norme e politiche per la tutela della società futura – Sud” sono stati due progetti coordinati dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Università del Salento.
SAFELY, che avrà una durata di 15 mesi, si inserisce, insieme agli altri due progetti vincitori sulla linea 3, nel Progetto Ecocyber “Gestione del rischio per i futuri ecosistemi cyber-fisici”, coordinato dal Prof. Michele Colajanni di Unibo per lo Spoke 8.
I progetti saranno sviluppati in stretta sinergia con le attività del gruppo di lavoro sulle “Rules for the future society/Regole per la società futura”, coordinato dalla Prof.ssa Raffaella Brighi di Unibo.
“Il progetto mira alla promozione della consapevolezza digitale concentrandosi in particolare sulle giovani generazioni. In un’epoca in cui la tecnologia pervade ogni aspetto della vita dei giovani, – commenta il PI del progetto Prof. Thomas Casadei – SAFELY mira a fornire una formazione completa e attenta rispetto alle sfide e alle opportunità del digitale.
Un tratto distintivo di SAFELY è l’attenzione specifica ai rischi emergenti con attività formative e moduli che aiuteranno i giovani a riconoscere, prevenire e affrontare i comportamenti discriminatori e i crimini digitali”.