
(AGENPARL) – ven 17 maggio 2024 COMUNICATO STAMPA
FEDERICA MARANGONI
ON THE ROAD 1970-2024.
NON SOLO VETRO
MURANO, MUSEO DEL VETRO, SPAZIO EX CONTERIE
19 MAGGIO – 24 NOVEMBRE 2024
_A cura di _Chiara Squarcina e Federica Marangoni
Oltre cinquant’anni di carriera, una ricerca votata alla sperimentazione continua e pionieristica con diversi mezzi tecnologici e materiali, in cui persiste il rapporto speciale con il vetro, spaziando in modo eclettico e interdisciplinare nell’indagine creativa e comunicativa. L’artista e designer veneziana FEDERICA MARANGONI si racconta nella mostra al Museo del Vetro di Murano.
Un_ excursus_ che prende forma in diversi ambienti del Museo, in un percorso coinvolgente, in dialogo con l’architettura stessa: a partire dalle prime sperimentazioni con il vetro, dal 1970, anno in cui Marangoni apre a Venezia il suo FEDRA STUDIO DESIGN e inizia a usare questo materiale, lavorando con frequenza costante in molte fornaci muranesi. Progetta oggetti di design per la produzione, così come sculture in vetro e grandi installazioni, integrando video e la luce al neon, combinati con la trasparenza e la fragilità del vetro.
Dalla metà degli anni Settanta rivolge la sua curiosità e la sua attenzione creativa a quel mondo tecnologico allora ancora allo stato embrionale. Una ricerca ininterrotta sul rapporto luce e artificio, realtà e finzione, gioco dell’effimero, della trasparenza, della mobilità virtuale dell’immagine.
Ad accogliere i visitatori all’INGRESSO è _LA BRICOLA,_ nata come installazione di luce su pavimento specchiante, realizzata per l’Euro-Domus di Torino nel 1971.
Nel GIARDINO trovano invece posto le grandi sculture multimediali, come la scala_ GO UP LADDER_, esposta nel 2013 a Basilea, in _cracked_ neon rosso e rete metallica.
Gli spazi esterni del museo accolgono inoltre opere in vetro degli anni Ottanta, legate al tema del giardino e delle sue implicazioni simboliche.
La_ Stanza della leggerezza _raccoglie le opere realizzate dagli anni Ottanta ad oggi, che richiamano i concetti di ARIA, LUCE, VOLO, BELLEZZA, ARCHETIPI DI MEMORIE ANTICHE E ALLO STESSO TEMPO ETERNE.
Lo spazio “ex Conterie” si articola in CINQUE SEZIONI: _IL SOGNO FRAGILE. ANNI SETTANTA E OTTANTA_ dove trova posto, tra gli altri, anche il gruppo Natura sotto vetro; _ELETTRONICA MADRE DI UN SOGNO UMANISTICO_, che approfondisce la ricerca portata avanti dall’artista sull’uso della tecnologia nelle opere in vetro e sull’elettronica nell’arte e nella comunicazione; _ITINERARI DELLA MEMORIA_, con il modello in scala della fontana-scultura, _La trappola della memoria_, opera pubblica per l’Expo 1992 di Siviglia; _LA TRACCIA_, sezione tesa a dimostrare in modo particolare come il pensiero progettuale non si interrompe ma è piuttosto un labirinto dove esperienze, sogni, metafore, riferimenti alla storia si ammassano e ritornano come il flusso stesso del ricordo e del sogno; infine, _IL VOLO_, con la grandiosa installazione _Il volo impossibile_, già esposta a Valencia e Barcellona.
INFORMAZIONI PER LA STAMPA
FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA
Chiara Vedovetto
con Alessandra Abbate
_Con il supporto di _
STUDIO ESSECI, SERGIO CAMPAGNOLO
Roberta Barbaro
Simone Raddi
MUSEO DEL VETRO
Fondamenta Giustinian 8
30141 Murano