
(AGENPARL) – ven 17 maggio 2024 La ricerca italiana e la sfida all’invecchiamento
Il Programma di Ricerca AGE-IT, finanziato dal PNRR con 114 milioni di euro, al giro di boa
Una tre giorni intensa a Venezia con esperti nazionali ed internazionali per discutere delle sfide ed opportunità dell’invecchiamento della popolazione e valutare lo stato di avanzamento del programma Age-It.
(Venezia, 17 maggio 2024) Nel 2050 gli ultraottantenni nell’Unione Europea saranno 48 milioni e 800 mila, 21 milioni e 500 mila in più di adesso (fonte Eurostat). In questo contesto l’Italia è un caso eccezionale: a causa di una fecondità estremamente bassa a uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo è stata la nazione pioniera nello sperimentare questo evidente cambiamento demografico. Caratteristiche che rendono il nostro Paese il caso di studio perfetto a livello internazionale.
ll Programma di Ricerca Age-It, coordinato dall’Università di Firenze, dopo un anno e mezzo di attività, organizza dal 20 al 22 maggio a Venezia con il supporto e l’ospitalità dell’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Economia – un evento di restituzione dei risultati intermedi del Programma ed incontra i principali portatori di Interesse. Una “tre giorni” intensa che si terrà presso il Campus Economico “San Giobbe” di Venezia.
AGE-IT è un programma finanziato attraverso le linee di investimento previste dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e realizza un’alleanza pubblico-privato per fronteggiare la sfida di una società che invecchia. Il Programma conta su un finanziamento di oltre 114 milioni di euro e su una rete di partner composta da 27 tra Università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni, con il coordinamento dell’Università di Firenze.
Dieci sono le grandi sfide del Programma articolate nei vari settori disciplinari da quello medico e biologico a quello demografico e socio-economico, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo. L’enfasi è sulla interdisciplinarietà, sull’uso dell’evidenza empirica guidata da buoni dati, sull’approccio olistico, che metta i cittadini senior al centro del programma di ricerca.
Alcuni risultati rappresentano già una risposta alla sfida: nei primi 18 mesi Age-It ha reclutato oltre 300 nuovi ricercatori, in prevalenza donne. Questi professionisti, assieme ai 350 ricercatori del team originario, hanno prodotto già oltre 300 lavori scientifici, organizzato eventi di divulgazione raggiungendo oltre 6.000 operatori. Nuove sperimentazioni cliniche sono state avviate e prototipi tecnologici sono in corso di realizzazione.
“Age-It si avvale delle più aggiornate evidenze scientifiche. I nostri ricercatori stanno sperimentando nuove forme di collaborazione, lavorando a contatto con le industrie e le organizzazioni della società civile con lo scopo di individuare le migliori soluzioni tecnologiche, sociali, medico-assistenziali e di policy per il benessere e la sostenibilità della società” ha sottolineato Daniele Vignoli ordinario di Demografia all’Università di Firenze e coordinatore scientifico di AGE-IT.
“In una società dove gli equilibri tra le generazioni stanno cambiando radicalmente, vanno ripensate le traiettorie di vita e lavoro” spiega Agar Brugiavini, ordinaria di Economia Politica della Ca’ Foscari di Venezia, coordinatrice di una delle linee di attività di Age-It “Le aziende devono sviluppare nuove strategie per gestire al meglio una forza lavoro che invecchia, la società civile deve garantire ai cittadini possibilità di essere attivi ed impegnarsi in attività piene di significato, anche quando uscite dal mercato del lavoro. Vanno in sostanza progettate politiche e strategie per la cosiddetta Silver Economy e Silver Ecology”.
“AGE-IT ha mostrato di essere già al centro della ricerca nazionale e internazionale sul tema dell’invecchiamento (e le sue sfide) affrontato con una prospettiva a tutto tondo, con uno sguardo alle implicazioni sociali, sanitarie e demografiche” sottolinea la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci “Per l’Ateneo fiorentino il coordinamento di Age-It corrisponde ad un forte impegno e responsabilità di contribuire alle prospettive future della nostra società”.
“Age-It ha messo in campo una rete vasta di competenze” conclude la Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Tiziana Lippiello “in grado di elaborare possibili linee di intervento da tutti i punti di vista: sociale, economico, biomedico e tecnologico. Le ricerche prodotte serviranno a fornire indicazioni utili, a livello internazionale, alle società e popolazioni che vivono lo stesso trend demografico e analoghi problemi del nostro Paese. Il progetto si inserisce pienamente nella ricerca interdisciplinare di Ca’ Foscari, che studia le grandi e complesse tematiche del nostro tempo con un approccio inclusivo e attento alle ricadute sulla società e sul territorio”.
Partner.
Fanno parte di AGE-IT, oltre all’Università di Firenze (capofila): Università di Milano Bicocca, Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Università di Padova, Università Ca’Foscari di Venezia, Università di Bologna, Università di Roma “La Sapienza”, Università di Napoli Federico II, Università del Molise, Università “Aldo Moro” di Bari, Università della Calabria, Università “Luigi Bocconi”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Vita-Salute San Raffaele), oltre a Consiglio Nazionale delle Ricerche, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Istituto Nazionale di Statistica, Istituto Nazionale Previdenza Sociale, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per gli Anziani, Istituto Neurologico Mediterraneo, Tech4Care, Generali Italia, HealthWare Group, Beta 80 S.p.a. Software e Sistemi, Municipia Spa, Confcooperative, Sanofi.
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