
(AGENPARL) – lun 13 maggio 2024 Trieste, 13 mag – Il lavoro nella pubblica amministrazione ?
molto diverso da quello che per troppo tempo ? stato percepito
dai cittadini. Si tratta infatti di un’occupazione molto spesso
dinamica e gratificante. Per questo la Regione sta facendo uno
sforzo importante per rendere pi? attrattivi tutti i livelli del
pubblico impiego, valorizzando le peculiarit? e le reali
necessit? dei nostri Comuni, mettendo al centro la soddisfazione
professionale dei dipendenti e prestando grande attenzione alla
conciliazione lavoro-vita privata.
Questo in sintesi il pensiero formulato dall’assessore alle
Autonomie locali nel corso del convegno “L’autonomia del Friuli
Venezia Giulia: esperienze da valorizzare e necessit? per il
futuro”, organizzato oggi a Trieste dalla Cisl Fvg. Al centro
della tavola rotonda anche la perdita di posti nella Pa che in
regione dal 2015 al 2022 ha interessato oltre 2mila dipendenti.
Per l’assessore i temi legati all’autonomia regionale sono
certamente complessi ma al tempo stesso rilevanti perch? toccano
da vicino la vita dei cittadini. Un ente privo di personale o di
strumenti adeguati finisce per non erogare i servizi richiesti.
Fortunatamente questo avviene in modo del tutto marginale in
Friuli Venezia Giulia ma bisogna continuare ad agire per
migliorare l’attivit? della pubblica amministrazione.
Nel corso del suo intervento l’esponente della Giunta ha parlato
in particolare di un sondaggio che la Regione ha affidato a Swg
per comprendere quanto in questa fase risulti interessante per i
pi? giovani entrare nel pubblico e quali potessero essere gli
strumenti contrattuali e normativi da poter mettere in campo.
Nonostante il Friuli Venezia Giulia sia ai vertici in Italia per
la capacit? di erogare servizi di qualit? in tutti i settori, la
Pa ? vista ancora come una macchina guidata da grigi burocrati
dove si guadagna poco ed ? molto difficile riuscire a progredire
da un punto di vista professionale.
Ai primi posti fra le aspirazioni dei pi? giovani, soprattutto
dopo la pandemia, si trova invece il desiderio che vengano
valorizzate le competenze e la conciliazione con le esigenze
famigliari e le attivit? extra lavorative. Aspetti sui quali
l’Amministrazione regionale, come ha ribadito l’assessore, ha
fatto progressi enormi, basti pensare all’utilizzo oggi diffuso
dello smart working.
L’immagine offuscata del lavoro nella Pa ? evidente nei concorsi
pubblici che registrano adesioni massicce soprattutto da parte di
chi ? gi? dipendente, sotto diverse forme, del Comparto unico.
Per l’assessore per rendere pi? appetibile il pubblico impiego
non ? sufficiente concentrarsi sui temi contrattuali e salariali.
? necessario invece sfruttare al meglio l’autonomia del Friuli
Venezia Giulia offrendo strumenti ulteriori rispetto a quelli
messi a disposizione a livello nazionale dal Comparto unico,
rendendo pi? attrattivo il lavoro nella Pa del Friuli Venezia
Giulia, dando risposte alle esigenze dei Comuni e assicurando le
giuste soddisfazioni umane e professionali ai dipendenti
pubblici.
In conclusione l’esponente dell’Esecutivo ha parlato inoltre del
piano dell’Amministrazione per spostare nuove funzioni dalla
Regione agli Enti di decentramento regionale (Edr) quando sar?
disponibile un numero adeguato di personale in grado di seguire
queste ulteriori competenze.
Sul tavolo anche il tema prettamente politico della riforma dello
statuto che consentir? nel prossimo futuro di ripristinare le
consultazioni elettorali dirette e la trasformazione degli Edr
dall’attuale ramificazione dell’Amministrazione regionale a ente
pienamente autonomo dal punto di vista decisionale.
ARC/TOF/ma
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