
(AGENPARL) – ven 26 aprile 2024 26 aprile 2024
Consiglio comunale, approvato il bilancio consuntivo
2023
La manovra passa con 21 voti favorevoli e 9 contrari
Il consiglio comunale di mercoledì 24 aprile ha approvato il bilancio consuntivo 2023. Il
provvedimento ha ottenuto 21 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi
Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega), 9 contrari (Partito Democratico, Pistoia
Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
La manovra è stata presentata dall’assessore al bilancio del Comune.
6,5 milioni di avanzo disponibile. «Registriamo anche per quest’anno un risultato molto positivo
del bilancio consuntivo 2023-2025 – ha sottolineato l’assessore – con 6,5 milioni di avanzo
disponibile e circa 393.000 euro di avanzo destinato, un dato che ci consentirà per l’ennesimo
anno di finanziare con risorse nostre una parte delle previsioni del Piano degli investimenti 2024-
2026, approvato dal consiglio comunale».
Il Comune paga i fornitori in tempi rapidi. «Abbiamo tempi di pagamento dei debiti commerciali
che ci rendono un’eccellenza – ha evidenziato l’assessore al bilancio – grazie al lavoro puntuale
degli uffici e del servizio ragioneria che è pronto nella liquidazione delle fatture una volta che
vengono effettivamente validate dai singoli servizi».
nello stock di indebitamento dell’Amministrazione comunale di Pistoia nella somma di 122 milioni
di euro – ha detto l’assessore al bilancio -, valore che poi ha interessato in maniera profonda il
euro, il dato più basso in assoluto non solo dal 2008 ma anche dal 2017, nonostante l’aumento di
chiude con oltre 12 milioni in meno rispetto al 31 dicembre 2023, nonostante l’accensione di
ulteriori mutui per finanziare le opere pubbliche. Il merito dipende anche dalla rinegoziazione dei
mutui proposto dalla giunta e approvato dal consiglio comunale durante il lockdown nel 2020,
con differimento della scadenza di una parte dell’indebitamento con costi di ammortamento più
bassi».
Bilancio, gli elementi di rigidità. «Il bilancio ha alcune criticità come alcuni elementi di rigidità –
ha spiegato l’assessore -. Infatti la spesa energetica, quella per il personale e le spese per il
mantenimento complessivo della macchina amministrativa sono talvolta indipendenti da volontà
politiche. Mi riferisco, in particolare, alla spesa per il personale, destinata a crescere anche
indipendentemente dall’aumento del numero dei dipendenti. Talvolta sarebbe necessario
aumentare le assunzioni, in particolare in alcuni settori, ma questo è precluso da un quadro
normativo complesso legato al decreto ministeriale del 17 marzo 2020, che ha fissato come tetto
massimo di assunzioni per enti della nostra tipologia e dimensione di abitanti al 27,60%, che deve
essere rispettato nel rapporto tra la spesa corrente dell’anno e la media delle entrate dell’ultimo
triennio. Purtroppo nel conteggio della percentuale vanno imputati anche il valore degli aumenti
contrattuali, che sono senz’altro una cosa positiva per il comparto dei dipendenti, ma
rappresentano un costo che l’Amministrazione sostiene in base a scelte che vengono compiute
altrove. Con il prossimo rinnovo contrattuale è già stato stimato un aumento del 5,78% di costo
per il personale. Pertanto l’attuale quadro normativo non ci permette scelte espansive in quei
servizi che l’Amministrazione considera strategici e che di fatto richiederebbero maggiori
assunzioni».
Altre voci legate alla rigidità del bilancio. «Sono rappresentate dalle spese energetiche – ha detto
l’assessore al bilancio -, anche se su questo in realtà una minima capacità di manovra può essere
effettuata. Stiamo infatti lavorando ad alcune suggestioni rispetto al tema delle comunità
energetiche, rispetto a quello dell’installazione degli impianti fotovoltaici, che ci consentono di
mantenere una maggiore autonomia energetica. Il percorso che l’Amministrazione sta
affrontando è quello dell’efficientamento energetico attraverso il quale abbiamo come obiettivo
sia il risparmio economico che la sostenibilità ambientale, come nel caso della nuova concessione
dell’illuminazione pubblica».
883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno impiegato nella spesa corrente.
«Si tratta di un pilastro di questa Amministrazione – ha spiegato l’assessore al bilancio -: dal 2017
ci siamo sempre impegnati a non destinare gli incassi da oneri di urbanizzazione alla spesa
corrente seppur concesso dalla legge. Il 2023 a consuntivo conferma questa scelta, tanto è vero
che negli 883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno è stato impiegato nella
spesa corrente di manutenzione ordinaria, ma è tutto fluito nel finanziamento in corso di anno
nella spesa per gli investimenti e per quota parte nell’avanzo destinato agli investimenti che
ammonta a 393.000 euro. Abbiamo tracciato un percorso che di anno in anno viene
essenzialmente confermato».
Lungo e articolato il dibattito in aula tra maggioranza e opposizione. Sono intervenuti, tra gli altri,
il gruppo PD e i capigruppo di Pistoia Ecologista e Progressista, Fratelli d’Italia, Civici Riformisti e
Lega.
«Come l’anno passato la Giunta si vanta ancora di un avanzo di più di 6 milioni di euro – ha
sottolineato il gruppo del Partito Democratico -, senza però riuscire a spendere le risorse
disponibili per manutenzione e sicurezza delle strade, verde pubblico e assetto idrogeologico.
Chiara la mancanza di un coordinamento politico tra gli uffici che soffrono della carenza di
personale e non possono organizzare sia i progetti straordinari che la manutenzione. Il risultato è
sotto gli occhi di tutti: un ritardo di due anni nella redazione del piano strutturale che impedisce
agli investitori ed alle imprese di fare progetti sulla nostra città, interventi spot, rincorsa a bandi e
progetti senza una pianificazione, cantieri avviati tutti nello stesso momento e nelle stesse zone
senza un coordinamento, mancando di comunicazione verso i cittadini e bloccando l’intera città
per giorni. La cultura è lasciata ai privati, mentre le altre città vedono crescere il numero di turisti