L’attribuzione di incarichi all’interno del CONI è sottoposta a rigide regole volte a garantire la trasparenza, l’equità e l’integrità delle nomine. Fondamentali in questo contesto sono le disposizioni stabilite dal Decreto Legislativo n. 39 del 2013, che disciplina l’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti privati sotto controllo pubblico. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), nel rispetto di tali norme, adotta una serie di misure per assicurare la conformità ai principi di legge.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), al momento della nomina degli incarichi, verifica attentamente l’assenza di condizioni ostative che potrebbero compromettere l’imparzialità e l’efficienza dell’azione amministrativa. Questo processo di verifica è condotto in linea con i principi del decreto legislativo 39/2013 e delle Linee Guida fornite dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), garantendo un sistema di controllo accurato e puntuale.
Le responsabilità del RPCT includono la definizione della modulistica per la raccolta delle autocertificazioni da parte dei soggetti interessati, nonché la valutazione di segnalazioni o informazioni che possano sollevare dubbi sull’idoneità dell’incarico conferito. In caso di sospetto di inconferibilità o incompatibilità, il RPCT avvia un procedimento di verifica, concedendo al soggetto interessato la possibilità di presentare memorie difensive entro un termine prestabilito.
La verifica periodica, condotta annualmente su base campionaria, mira a verificare l’affidabilità delle dichiarazioni fornite dai soggetti interessati riguardo alla loro situazione di incompatibilità o inconferibilità. Questo processo può coinvolgere anche società terze indipendenti e prevede l’utilizzo di fonti pubbliche e l’eventuale richiesta di documentazione comprovante.
Nel caso in cui emergano situazioni di inconferibilità o incompatibilità, il RPCT adotta misure correttive appropriate. In presenza di inconferibilità, si procede alla nullità degli atti di conferimento e, ove necessario, all’irrogazione di sanzioni in conformità con le disposizioni di legge. Per quanto riguarda le situazioni di incompatibilità, si concede al soggetto interessato un termine per risolvere la causa di incompatibilità; in mancanza di ciò, si procede alla decadenza degli atti di conferimento.
È importante sottolineare che il CONI garantisce al RPCT la massima autonomia e indipendenza nelle attività di accertamento, contestazione e, se del caso, irrogazione di sanzioni. Inoltre, viene prestata particolare attenzione alla verifica dei precedenti penali dei soggetti coinvolti, conformemente alle disposizioni legislative in vigore.
In conclusione, il CONI si impegna a garantire il rispetto delle normative sull’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi, promuovendo una gestione trasparente e responsabile delle nomine all’interno dell’organizzazione. La corretta applicazione di tali norme contribuisce a preservare l’integrità e la credibilità del CONI e delle istituzioni sportive italiane nel loro complesso.