
(AGENPARL) – mar 16 aprile 2024 Cantine del Consorzio del Cannonau in mostra al Vinitaly, oltre i
brindisi, l’analisi del futuro per il prodotto autoctono.
d’Ogliastra, il vero vigneto autoctono della Sardegna esporta vino nato più di tremilatrecento anni
Vino, accoglienza, cultura e buon cibo: di fronte a un pubblico di operatori del settore enologico
e turistico proveniente da ogni continente, l’Ogliastra del Cannonau si presenta al Vinitaly con un
evento promozionale ‘esperienziale’, incentrato sulle sue eccellenze territoriali e gastronomiche. A
Verona lo stand ogliastrino ha celebrato anche il gusto, dalla vigna al bicchiere si festeggia il
successo, le 11 cantine in un settore tradizionale possono sottolineare la creatività gustativa.
A far parte del Consorzio nato nel 2022 la Jmura Vitivinicola, Cantina Vigna de Luceri, Azienda
Agricola Il Vigneto, Fratelli Mulas, Sa Pruna,Tenute Pisano, Tenute Centu e Prusu, Cabiddu
Tenute Orzili, Cantine di Talavè, nuove quattro adesioni sono in fase di completamento.
“Abbiamo creato il Consorzio per unire tutti produttori del Cannonau – ha detto il presidente del
Consorzio “Le Cantine d’Ogliastra” Manfredi Mura – vogliamo fare di questo gioiello un volano
dello sviluppo, esportiamo il terroir diffondendo la filosofia del Cannonau grazie al sodalizio che ha
messo insieme 11 cantine che credono nel vino fatto ancora con i metodi artigianali garanzia di
salute”.
“Le cantine possono affermare una forma di sviluppo territoriale – aggiunge Giulia Mura – e la
tendenza può essere di forte crescita perché esse sono un presidio dei territori, trasferiscono
competenze e sono in grado di fare vivere le zone interne. La cultura del Cannonau, la nascita del
Consorzio, sono un modello mediterraneo di salute e un’occasione per riflettere su alcuni argomenti
che hanno interessato il settore. Prima fra tutti, la nascita del Vino dei Centenari nella terra della
Blue Zone e poi il legame tra vino e salute”.
Lo stand Cannonau – Nelle giornate del Vinitaly, quattro le cantine che si sono presentate al
pubblico in rappresentazione dell’intero sodalizio: Jmura della famiglia Mura di Jerzu, Vigna de
Luceri di Loceri, le Tenute Centu e Prusu di Perdasdefogu e Sa Pruna di Jerzu. I produttori
hanno raccontato il Cannonau ricordando la sua rilevanza all’interno di un sistema economico, di un
mercato che deve allargare i suoi confini.
Interesse verso l’Ogliastra – Ancora cenerentola del mercato le 11 aziende vinicole del Consorzio
Cannonau Terra dei Centenari contano circa 100 ettari di vigne. La loro produzione che celebra la
longevità, è una goccia nel mare rispetto ad altre ma la qualità è il fiore all’occhiello e la scommessa
sul futuro. Le cantine che fanno parte del Consorzio che continua ad aumentare le sue adesioni,
dopo il Vinitaly avviano un calendario di appuntamenti promozionali che le vedrà protagoniste negli
eventi estivi.
Obiettivo – “Il Consorzio Le Cantine d’Ogliastra – Terra dei Centenari – prosegue il fondatore
Manfredi Mura – ha il suo progetto nel legame della produzione enologica fortemente connessa con
il benessere e l’ospitalità, direzione questa oramai irrinunciabile per le aziende del settore. Sostenuta
dal desiderio di espandere la conoscenza della cultura enologica, l’intento della manifestazione è
quello di mettere in rete un’offerta enoturistica strutturata, che sia capace di unire i territori interni
dell’Ogliastra”.
Cannonau Kosher – Nella terra di longevità si lavora per l’inclusione, nel cui segno è nata anche la
produzione del Cannonau Kosher, sottoponendo il vino ai criteri di purezza sotto la stretta
supervisione del rabbino Umberto Piperno. Dal momento in cui le uve entrano nella cantina al
momento dell’imbottigliamento tutti gli ingredienti devono essere Kosher.
Vinitaly – La manifestazione ha goduto della presenza di giornalisti specializzati e visitatori nel segno
della convivialità, della cultura del vino e dell’accoglienza, tratti distintivi di tutta la manifestazione
che proseguirà fino al 17 aprile. “Abbiamo voluto questo evento con molta determinazione – ha
detto Giulia Mura – supportati dalla Federazione Italiana Sommelier perché il settore
dell’enoturismo è sopraffatto da una forte crisi, proponiamo una narrazione diversa della Sardegna,
non più limitata alle bellezze solo costiere ma allargata a storia, tradizioni e cultura che molti
imprenditori sono pronti a raccontare”.