(AGENPARL) - Roma, 8 Aprile 2024(AGENPARL) – lun 08 aprile 2024 La Biennale di Venezia /
I falchi (Magasiskola, 1970) del maestro ungherese István Gaál,
Premio della giuria a Cannes 1970
mercoledì 10 aprile (ore 19) al Cinema Rossini (Sala 1) /
Nuovo appuntamento per la rassegna Classici fuori Mostra
I falchi (Magasiskola, 95’, Ungheria, 1970) del maestro della Nouvelle vague
ungherese István Gaál, Premio della giuria a Cannes nel 1970, sarà il nuovo
appuntamento della rassegna Classici fuori Mostra della Biennale di Venezia,
mercoledì 10 aprile alle ore 19 al Cinema Rossini (Sala 1) di Venezia (Salizzada
de la Chiesa o del Teatro, 3997). Restauro a cura di Hungarian Film Archive.
Introduce Giuseppe Ghigi.
Il giovane Fiú giunge in un villaggio di falconieri per studiare la vita degli uccelli. Qui
conosce Lilik, una determinata e fredda ragazza che insieme a pochi altri colleghi si
occupa di un allevamento di falchi. I precetti rigidi impartiti e le tensioni interne alla
comunità si renderanno sempre più evidenti agli occhi del giovane arrivando a
minare l’esistenza di tutto il piccolo microcosmo.
Tratto dal romanzo di Mészöly Miklós e diretto da István Gaál, uno dei registi più
creativi del florido cinema ungherese degli anni ‘60, è un’opera audace e crudele che
si concentra sul ruolo dell’essere umano all’interno di una società autoritaria. Il film
passa da uno stile realista, che analizza con sguardo quasi documentaristico le
tradizioni del villaggio, ad un’analisi metaforica di ciò che porta l’uomo alla
repressione del dispotismo. Il piccolo universo in cui entra a fare parte il
protagonista diventa simulacro di un regime autoritario che il regista utilizza per
criticare aspramente il sistema pedagogico staliniano.
“Istvan Gaal, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha tratto
uno dei suoi
film stilisticamente più rigorosi e compatti, un’amara parabola sul potere in un
universo concentrazionario in cui uomini e animali si scambiano le parti. Memorabile
sequenza conclusiva in bianconero e di forte suggestione la colonna sonora. È uno
dei film che, pur in chiave metaforica, testimoniano la coraggiosa vitalità reattiva del
cinema magiaro a cavallo tra i Sessanta e i Settanta in favore di una prassi
antiautoritaria, non dogmatica né burocratica, del socialismo al potere. Il titolo
originale sta per ‘alta scuola’. Premio speciale a Cannes.” (Morando Morandini)
“Il film si presta a una duplice lettura: una immediata, riguardante i metodi di
allevamento dei rapaci, dal sapore quali ecologico; la seconda, nuova per Gaál,
allegorica circa i meccanismi che determinano la tirannia e il soggiogamento….Per la
prima volta, G. si serve del colore e lo fa con grande cura (predominano i gialli e le
tonalità più attenuate) integrandolo nel paesaggio, inteso come componente
espressiva. Il rapporto tra il colore, suono (assai studiato, anche quando si sceglie il
silenzio), movimenti della m.d.p., e soprattutto montaggio, crea un ritmo che, per la
sua asciuttezza, sottolinea magistralmente la carica di violenza di cui sono portatori i
personaggi e le situazioni rappresentate.” (Fernaldo Di Giammatteo)
Dopo I falchi, saranno presentati alla rassegna Classici fuori Mostra:
? 17 aprile Rio Bravo (Un dollaro d’onore, 1959) di Howard Hawks
(introduce Michele Gottardi)
? 24 aprile Banditi a Orgosolo (1961) di Vittorio De Seta
(introduce Marco Bertozzi)
? 8 maggio Classe tous risques (Asfalto che scotta, 1960) di Claude Sautet
(introduce Elena Pollacchi)
? 15 maggio Il ferroviere (1956) di Pietro Germi
(introduce Roberta Novielli)
Sono previste particolari facilitazioni per gli studenti (biglietto ridotto 3 euro,
abbonamento ridotto 22 euro, biglietto intero 6 euro).
Venezia, 8 aprile 2024
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