
(AGENPARL) – dom 07 aprile 2024 Sanità: Pensionati-Cia, penalizzati over 65enni che vivono in aree rurali
Vanno* rafforzati i servizi territoriali e la sanità di prossimità,*
serve *aumentare
il numero del personale sanitario, medici e infermieri, investire sulla
prevenzione e sulle nuove tecnologie*, come la telemedicina, sviluppare una
sanità a misura di anziano soprattutto di quanti vivono in aree rurali. *A
sottolinearlo è Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori
Italiani che condivide per questo, appieno, il recente appello di medici e
scienziati*, tra cui premi Nobel, *affinché si ponga rimedio subito alla
grave crisi del Ssn. *Se le liste d’attesa sono al collasso, con
prestazioni che risultano non prenotabili, nonostante le impegnative
prescritte dal medico di base siano a 30 giorni o 60 giorni, per gli
agricoltori pensionati la situazione ha conseguenze ancora più pesanti.
“In tanti -osserva Anp, Associazione nazionale pensionati, Cia Basilicata,
circa 8mila associati – sono costretti a rivolgersi al privato”. Ma la vera
novità, stando all’ultimo report di Anp-Cia, è che il 40% della popolazione
rinuncia addirittura a curarsi a causa degli elevati costi proprio nel
privato. Non potendo più fare affidamento sulla sanità pubblica, arrivano a
spendere, in media, 730 euro all’anno per le visite mediche specialistiche.
Anp-Cia, dunque, *rilancia la richiesta a Governo e Parlamento: si passi a
un Piano straordinario di investimenti, quantificato nell’8% del Pil, *e
finalizzato a intervenire sulle maggiori difficoltà del Sistema. Questo,
prima che il progressivo definanziamento raggiunga il 6,2% del Pil previsto
per il 2025, quando è noto che sotto il 6,5% i servizi essenziali non
possono essere garantiti a tutti i cittadini.
*Da Anp-Cia il reiterato allarme per la mancanza di attenzione
istituzionale *che vede *penalizzata per lo più la salute dei più fragili,
di pensionati e anziani, in particolare delle aree interne e rurali. **Il
Piano straordinario di interventi -precisa, infatti, Anp-Cia- si sta
rivelando fondamentale per l’adeguamento delle strutture ospedaliere e le
Case di Comunità.* Inoltre, *occorre attuare la Riforma della non
autosufficienza*, secondo il vero spirito della legge, ovvero, *tutelando
l’accesso ai servizi di prossimità per tutti e il sostegno alle famiglie,
riconoscendo il ruolo dei caregiver. *Anche su questo tema *pare si
continui a procedere in direzione diversa, come evidenziato dal “Patto
sulla non autosufficienza”, sostenuto da oltre 60 organizzazioni tra le
quali Anp-Cia.*
Infine,* non è d’aiuto il progetto legislativo in corso sull’autonomia
differenziata.* In campo sanitario -chiosa Anp-Cia-* rischia di inasprire
le differenze quanto a efficienza fra Sistemi sanitari regionali*,
aggravando così i livelli di disuguaglianza sociale e di diritti, a
discapito del Sud Italia.
*“Il Sistema sanitario nazionale*, con il suo carattere* pubblico e
universalista*, è *una delle più importanti conquiste sociali, di
democrazia e del sistema dei diritti *nel nostro Paese *-dichiara il
presidente di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo-. Non si metta a repentaglio
ciò che da sempre è garanzia di coesione sociale, rispetto dei diritti
delle persone e futuro per la società e l’economia italiana”. *