(AGENPARL) - Roma, 28 Marzo 2024(AGENPARL) – gio 28 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
Individuato nel giro di poche ore dalla squadra mobile e dalla polizia ferroviaria di Roma mentre rientrava a Napoli, aveva sottratto 50 mila euro di preziosi ad una 84enne di Padova.
La Polizia di Stato di Padova ha denunciato un ragazzo di 16 anni per truffa ai danni di anziani.
I poliziotti della squadra mobile lo hanno individuato dopo un’indagine lampo e segnalato ai colleghi della Polizia Ferroviaria di Roma, che intervenuti tempestivamente lo hanno sorpreso e fermato a bordo treno, quando ormai era sicuro di averla fatta franca. Con sé aveva ancora l’intero bottino. Ben 50.000 euro di oggetti in oro e preziosi, e carte di pagamento, che era riuscito a farsi consegnare da una vittima di 84 anni residente a Padova, recandosi a casa sua e fingendo di essere stato incaricato da un fantomatico avvocato di ricevere la cauzione necessaria ad evitare la galera al figlio, falsamente accusato di aver provocato un incidente.
Una tecnica che purtroppo continua a funzionare ed a fare vittime anziani spesso soli ed indifesi. Come nel caso dell’84enne, trovatasi da sola a casa poiché il marito, di appena un anno più grande, era ricoverato in ospedale da qualche giorno.
A seguito della chiamata al 113 fatta dall’anziana donna, una Volante della Questura di Padova l’ha raggiunta nella sua abitazione e la stessa confidava ai poliziotti di aver consegnato tutti gli oggetti preziosi custoditi in casa ad un falso avvocato presentatosi sulla soglia di casa dopo che una telefonata di un sedicente carabiniere l’aveva informata che il figlio era trattenuto in caserma per aver causato un incidente stradale ed aver ferito un bambino. Avrebbe per questo rischiato il carcere se qualche suo famigliare non avesse pagato una cauzione di diverse migliaia di euro.
Gli agenti hanno subito allertato i colleghi della Squadra Mobile, che sulla base dell’ormai maturata esperienza, conoscendo la maniera in cui agiscono i truffatori, hanno visionato le immagini delle telecamere della Stazione Ferroviaria e sono riusciti in poche ore ad individuare un giovane corrispondente alla descrizione fornita dall’anziana. Quest’ultimo, in un orario di poco successivo alla truffa andata a segno, aveva acquistato presso la biglietteria self-service il titolo di viaggio per la tratta Padova-Napoli, salendo sul primo treno utile.
Grazie alla pronta e fattiva collaborazione dei colleghi del Compartimento POLFER LAZIO, Sottosezione Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina e Squadra di Polizia Giudiziaria, cui i poliziotti della Squadra Mobile patavina giravano i fotogrammi del sospettato, il giovane è stato bloccato quando orami giunto all’altezza della capitale. Con sé aveva l’intera refurtiva, interamente riconosciuta dalla vittima, compresi i documenti e le carte di pagamento del marito della stessa. Il giovane, 16enne, aveva già precedenti per reati contro il patrimonio.
Non si tratta dell’unico risultato frutto della collaborazione tra i poliziotti della Squadra Mobile di Padova e quelli della Polizia Ferroviaria di Roma. 4 sono le persone arrestate dalla POLFER della Capitale negli ultimi mesi; si tratta di un pendolarismo criminale sempre più sofisticato anche sotto il profilo della conoscenza delle norme; negli ultimi episodi, infatti, vengono ingaggiati minorenni che non possono essere imputati del reato di estorsione e per i quali l’arresto per truffa non è previsto. Un’attività vile messa a segno anche da giovani senza rispetto alcuno per le categorie fragili degli anziani.
D’altra parte è di ben 9 il numero di truffatori arrestati dalla Squadra Mobile di Padova nel giro di meno di un anno, altri 16 sono quelli individuati e denunciati alle Procure della Repubblica (due dei quali anche loro minori, appena 15enni), tutti accusati di truffa del falso incidente.
Un’attività di contrasto che si affianca alla campagna di prevenzione da tempo portata avanti dalla Polizia di Stato di Padova e che ha con quest’ultimo episodio consentito di recuperare e restituire alle anziane vittime della città del Santo circa 120.000 euro di oro e preziosi e 50.000 euro di denaro contante, beni sottratti loro nei 37 episodi risolti positivamente.
