
(AGENPARL) – gio 21 marzo 2024 *La finanza innovativa come strumento concreto di reperimento di nuova
finanza per le imprese venete*
*Equity crowdfunding, direct lending, programmi di investimento
finanziabili tramite mini-bond e basket bond, invoice trading: sono queste
le nuove opportunità cui le aziende possono accedere in alternativa ai
canali tradizionali di accesso al credito*
*Venezia – Rovigo, 21 marzo 2024 *– Nel pomeriggio odierno, a replicare
l’evento del 5 luglio 2023 (tenutosi all’Auditorium De Michelis di M9 Museo
del ‘900), presso la sede camerale di Rovigo, si è tenuto un convegno
sull’innovazione finanziaria e le nuove vie di accesso al credito per le
imprese.
L’evento è stato organizzato congiuntamente dalla Camera di Commercio di
Venezia Rovigo e Innexta, Società del Sistema camerale per il credito e la
finanza.
Il convegno è stato aperto da *Gian Michele Gambato*, Vicepresidente
Vicario della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, che ha enfatizzato
l’importanza di comprendere questa rivoluzione nel campo del credito. Ha
sottolineato che in un’epoca in cui i finanziamenti sono essenziali per
qualsiasi tipo di impresa, sia essa grande o piccola, è fondamentale
adattarsi alle importanti innovazioni che si stanno verificando.
Dopo il dott. Gambato hanno portato i rispettivi saluti anche *Riccardo
Borgato e Massimo Da Re* rispettivamente *presidenti* dell’Ordine dei
Commercialisti ed Esperti Contabili di Rovigo e di Venezia.
A curare e moderare i vari interventi è stato Roberto Brero, Project
Manager Corporate Finance di Innexta.
Nel corso dell’evento, il microfono è passato tra i vari *esperti del
settore finanziario* presenti, i quali hanno illustrato agli imprenditori
ed ai professionisti presenti (vale la pena notare che il convegno ha
ottenuto l’accreditamento come formazione professionale continua presso
l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) la *natura e il
funzionamento degli strumenti di finanza innovativa*. Questi strumenti
spaziano dall’equity crowdfunding al direct lending, dai programmi di
investimento finanziabili tramite mini-bond e basket bond all’invoice
trading.
Primo tra tutti ad intervenire è *Gianmarco Paglietti,* Responsabile
dell’Area “Sostenibilità, studi e ricerche” di Innexta, il quale ha
approfondito il ruolo cruciale della finanza innovativa e dell’*equity
crowdfunding *per le aziende, in particolare per le micro, piccole e medie
imprese (MPMI). La finanza innovativa, considerata come un complemento o
un’alternativa al tradizionale finanziamento bancario, può giocare un ruolo
di rilievo essenziale, soprattutto considerando le difficoltà nell’accesso
al credito tradizionale.
L’equity crowdfunding rappresenta una forma di finanziamento che consente a
un gruppo di investitori di sostenere start-up e piccole medie imprese
mediante un *investimento finanziario in cambio di azioni* (nel caso di
società per azioni, SPA) *o quote societarie* (nel caso di società a
responsabilità limitata, SRL), diventando così soci della stessa. Questo
processo avviene tramite piattaforme online autorizzate dalle Autorità di
vigilanza previste dal Regolamento europeo.
Un’azienda può presentare il proprio progetto su una di queste piattaforme
per avviare una *campagna di raccolta fondi*. La campagna deve stabilire un
obiettivo monetario minimo da raggiungere e, in base a questo obiettivo,
vengono determinate le quote e i relativi importi. Se l’azienda riesce a
raggiungere l’obiettivo monetario minimo, dimostrando affidabilità agli
occhi degli investitori, il progetto può avviare il suo corso e gli
investitori diventano effettivamente soci dell’azienda. Nel caso in cui
l’azienda non riesca a raggiungere l’obiettivo minimo, gli importi versati
dagli investitori vengono restituiti.
Il *direct lending*, oggetto di discussione da parte di *Stefano Cocchieri
di Overlend*, rappresenta un’alternativa ai tradizionali finanziamenti
bancari. La distinzione fondamentale risiede nel fatto che, in questo caso, *a
finanziare l’azienda non sono le banche o le istituzioni di credito, bensì
investitori che intendono finanziare l’economia reale*.
Si tratta, dunque, di private debt, un tipo di funding che spesso non
proviene da istituti bancari, ma che potrebbe vedere le banche protagoniste
nella diversificazione dei loro impieghi.
La forma tecnica è quella di un classico finanziamento dove gli investitori
si vedono restituito il proprio capitale dall’azienda beneficiaria
attraverso un piano di rimborso, con l’applicazione di tassi di interesse
concordati in anticipo.
Analogamente all’equity crowdfunding, tali transazioni avvengono su
specifiche piattaforme online. Nel caso di Overlend, l’intero processo,
dalla richiesta di finanziamento alla concessione da parte degli
investitori, si svolge in modo completamente digitale, dall’onboarding al
rimborso e finanche (nella malaugurata ipotesi in cui il credito non
venisse rimborsato) alla escussione delle garanzie.
Il direct lending è aperto alle piccole e medie imprese (PMI) e, in alcuni
casi, anche alle start-up.
Le strategie di crescita aziendali possono essere sostenute attraverso
l’uso di strumenti innovativi quali *minibond e basket bond*, come
illustrato da *Enrico Sobacchi di Anteos Capital Advisor*. I minibond
rappresentano titoli obbligazionari o di debito a medio-lungo termine
emessi da piccole e medie imprese (PMI) che solitamente non sono quotate in
borsa e si affacciano per la prima volta al mercato dei capitali.
Questi strumenti servono a sostenere ambiziosi piani di sviluppo,
operazioni di investimento straordinario ovvero a migliorare le fonti di
finanziamento delle società emittenti. I minibond offrono un tasso di
interesse, sotto forma di cedole periodiche a tasso fisso oppure variabile,
con una struttura di rimborso a scadenza o tramite rate di ammortamento.
Tali strumenti possono essere emessi da società, quotate o non, che abbiano
almeno 10 dipendenti e un fatturato annuo di almeno 2 milioni di euro. È
importante, inoltre, notare che i minibond non sono concepiti come
soluzione di supporto per aziende in crisi, ma piuttosto come *un’opportunità
di finanziamento sul mercato dei capitali per imprese in crescita*.
Questi strumenti *servono a sostenere ambiziosi piani di sviluppo,
operazioni di investimento straordinario ovvero a migliorare le fonti di
finanziamento delle società emittenti*. I minibond offrono un tasso di
interesse, sotto forma di cedole periodiche a tasso fisso oppure variabile,
con una struttura di rimborso a scadenza o tramite rate di ammortamento.
Tali strumenti possono essere emessi da società, quotate o no, che abbiano
almeno 10 dipendenti e un fatturato annuo di almeno 2 milioni di euro. È
importante, inoltre, notare che i minibond non sono concepiti come
soluzione di supporto per aziende in crisi ma, piuttosto, come *un’opportunità
di finanziamento sul mercato dei capitali per imprese in crescita.*
Successivamente, *Matteo Tarroni e Luca Ammendola di Workinvoice* *hanno
fornito un’illustrazione del funzionamento dell’invoice trading*.
Attraverso una piattaforma online sicura e specializzata, un’azienda ha la
possibilità di cedere le proprie fatture commerciali a investitori
istituzionali. Questi, a loro volta, anticipano il pagamento all’azienda
cedente, al netto di un piccolo importo che l’investitore trattiene come
remunerazione del suo investimento.
L’invoice trading è la soluzione ideale per le aziende fornitrici che
desiderano avviare processi di crescita con tranquillità ed efficienza
contando su una maggiore disponibilità di cassa senza richiedere nuovi
finanziamenti, liberandosi del problema della gestione dei crediti
commerciali e superando i limiti imposti dalle soluzioni tradizionali. La
cessione delle fatture avviene a titolo definitivo, ovvero “pro-soluto,” in
cui il rischio di mancato pagamento viene trasferito all’acquirente delle
fatture. Tra gli obiettivi principali dell’invoice trading vediamo
l’ottenimento di liquidità a breve termine e la prevenzione di tensioni
finanziarie; i vantaggi rispetto alle classiche linee autoliquidanti
bancarie stanno nella non segnalazione in centrale rischi e nello scarico
dei crediti commerciali dal bilancio dell’azienda cedente.
Dopo gli interventi tecnici di presentazione degli strumenti di finanza
innovativa sono intervenuti Lorenzo Liviero, Presidente Federazione del
Nord Est – Credito Cooperativo Italiano, e Walter Sabella, Director
Minibond & Basket Bond – IG Financing Solutions, che hanno animato una *tavola
rotonda dedicata ad un confronto con il sistema bancario* *in questo
panorama di forte rinnovamento del sistema creditizio*.
*DICHIARAZIONI *
*GIAN MICHELE GAMBATO – VICEPRESIDENTE VICARIO CAMERA DI COMMERCIO DI
VENEZIA ROVIGO*
“Bisogna prendere coscienza che stiamo vivendo un momento caratterizzato da
grandi trasformazioni e notevoli tensioni che inevitabilmente interessano
anche il settore del credito. Le politiche monetarie sia europee che
americane stanno influenzando significativamente la capacità delle imprese
di accedere al credito, in modo particolare per le piccole realtà. *La
Camera di Commercio con Innexta vuole stimolare un confronto con gli
esperti del settore del credito con l’obiettivo di dare contezza agli
operatori economici delle soluzioni innovative e, allo stesso tempo, di
garanzia* per la provvista di nuova finanza.”
*GIANMARCO PAGLIETTI – INNEXTA*
“Sappiamo che per le imprese di minori dimensioni è sempre più complicato
accedere al credito bancario, che è stato finora la loro principale se non
unica fonte di finanziamento. I diversi *strumenti di finanza innovativa*
rappresentano, quindi, *un’importante alternativa per garantire loro le
risorse necessarie a finanziare sia il capitale circolante sia i progetti
di sviluppo* a più lunga scadenza.
Nonostante le attese, la crescita di questi mercati, per quanto costante, è
stata inferiore alle aspettative. Quali possono essere i motivi di questa
crescita con il “freno a mano tirato”? Sicuramente un peso di rilievo è da
attribuire alla scarsa dimestichezza con questi strumenti e alla
conseguente diffidenza che ne deriva. Spesso, infatti, *strumenti come il
Fintech o i mini-bond sono visti come soluzioni sofisticate, adatte a
imprese di grandi dimensioni e abituate a operare sui mercati di borsa.*
La stessa spersonalizzazione del rapporto – che caratterizza ad esempio il
Fintech – viene vista talvolta come un ostacolo all’instaurazione di un
rapporto di fiducia. Nel corso del mio intervento ho effettuato una *panoramica
dei principali strumenti disponibili, evidenziando come essi siano in
realtà alla portata anche di piccole realtà imprenditoriali*. Un focus è
stato dedicato all’equity crowdfunding che, in questi dieci anni di vita,
ha consentito a non poche start up e PMI di avviare un percorso di crescita
importante, proponendosi come ideale “palestra” per quanti vogliano
prepararsi ai mercati finanziari più strutturati.”
*STEFANO COCCHIERI – OVERLEND*
“Negli ultimi anni è innegabile che il *ruolo della finanza alternativa a
supporto delle imprese è diventato sempre più centrale e sta attirando
l’attenzione di moltissimi investitori*. Basti pensare che il tasso di
crescita dei finanziamenti tramite Fintech ha registrato un incremento, dal
2019 al 2022, di 12 volte nelle erogazioni, che sono passate da 353 milioni
a 4,5 miliardi e hanno decuplicato le PMI finanziate che sono passate da
poco più di 1100 ad oltre 11.000.
Ad oggi ancora parlare di minaccia al Core Business delle Banche può essere
azzardato, ma sicuramente la finanza alternativa sta recuperando a grandi
passi quello che nel resto d’Europa è già avvenuto con la realizzazione e
l’espansione di un vero e proprio *canale alternativo per finanziare le PMI*.
Ed è proprio al mondo dell’economia reale e delle micro e piccole imprese
che sempre di più il *Direct Lending* si rivolgerà per soddisfare un
bisogno sempre più ricorrente della parte sana dell’imprenditoria italiana.
*Le tecnologie come Intelligent Data Capture (IDC), Robotic Process
Automation (RPA), Natural Language Processing (NPL) agevolano e velocizzano
i prestiti alle imprese integrando nella valutazione del merito di credito
fonti alternative di dati*. Le piattaforme, quindi, sono strumenti che
abbattono i costi, consentono una “scrematura” preventiva a chi deve poi
comunque valutare e di conseguenza riescono ad ottenere profitto anche sui
piccoli “ticket” che sono quelli più onerosi per una banca tradizionale.
Piattaforme moderne di lending, insomma, rappresentano il futuro della
finanza alle PMI con un *rischio estremamente frazionato* e una capacità di
far ottenere alle imprese finanziamenti che nel tempo potranno essere
erogati anche a tassi più vicini a quelli delle banche tradizionali; oggi