
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 Comunicato stampa
PUBBLICATA NOTA INFORMATIVA CNEL SUI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO (CCNL) DEPOSITATI
Pubblicata dal CNEL la Nota informativa sui contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) depositati, in riferimento al periodo gennaio-dicembre 2023 e primo trimestre 2024.
Dall’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro istituito presso il CNEL risulta che alla data del 15 marzo 2024 sono stati sottoscritti, nel corso del 2023, 202 CCNL, che rinnovano oppure aggiornano specifiche clausole di 171 tra contratti collettivi nazionali di lavoro (del settore privato e del settore pubblico) e accordi economici collettivi (per il lavoro autonomo).
Nel complesso, alla data del 31 dicembre 2023, risultano depositati al CNEL 1033 CCNL di cui 971 relativi al settore privato, 18 al settore pubblico e 44 accordi economici collettivi che riguardano alcune categorie di autonomi e parasubordinati.
Grazie ai flussi Uniemens e al codice CNEL dei contratti collettivi nazionali di lavoro è tuttavia possibile evidenziare come i 28 CCNL del settore privato con applicazione sopra i 100.000 dipendenti, pur rappresentando solo il 3,2% dei contratti depositati, coprano quasi 11 milioni di lavoratori, pari al 78,8% della forza lavoro dipendente tracciabile nei flussi Uniemens (esclusi agricoltura e lavoro domestico).
Si evidenzia in particolare che 645 CCNL (pari al 72,7% dei contatti depositati) si applicano a meno di 500 dipendenti e, in totale, coprono lo 0,3% dei dipendenti.
Quanto ai soggetti firmatari va segnalato che dei 971 CCNL del settore privato depositati al CNEL alla data del 31 dicembre 2023:
– 309 CCNL risultano sottoscritti da organizzazioni sindacali non rappresentate al CNEL e sono applicati solo a 49.561 lavoratori;
– i rimanenti CCNL da organizzazioni sindacali rappresentate al CNEL ma diverse da Cgil, Cisl, Uil.
Pertanto, il 96,5% dei lavoratori del settore privato è coperto da un CCNL sottoscritto da federazioni di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil.
“Questi dati” – afferma il Presidente del CNEL Renato Brunetta – oltre a sottolineare l’importanza e la ricchezza dell’archivio nazionale dei contratti collettivi del CNEL, evidenziano nel complesso il buono stato di salute del nostro sistema di relazioni industriali con una applicazione generalizzata dei contratti collettivi, anche in assenza di una legge sindacale, e con dinamiche contrattuali ancora oggi largamente governate dai sindacati confederali. Cresce indubbiamente il numero dei contratti depositati – e il fenomeno va attentamente monitorato – ma, guardando al peso in termini di lavoratori a cui effettivamente questi contratti si applicano, possiamo affermare che sono 100 i principali CCNL in Italia nel senso che questi CCNL regolamentano nel complesso la quasi totalità dei rapporti di lavoro nel settore privato”.
Per ulteriori approfondimenti:
Ufficio Stampa
[Immagine che contiene testo, logo, Marchio, emblema Descrizione generata automaticamente]
Web: http://www.cnel.it