
(AGENPARL) – ven 15 marzo 2024 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI MODENA
Corso Canalgrande 81
41121 Modena (MO)
Da spedirsi tramite Raccomandata a/r, aggiungere fotocopia carta
di identità.
Oppure da depositarsi presso stazione Carabinieri e/o Polizia
e/o Questura
ESPOSTO PER I SEGUENTI FATTI
OFFESE
RELIGIONE
(403 COMMI 1 E 2
CATTOLICA
MEDIANTE
VILIPENDIO
BESTEMMIA in luogo sacro CONTRO LA DIVINITA’ DI N.S.
GESU’ CRISTO E LA B.V. MARIA (ART. 724 cp)
ESPOSIZIONE
luogo
sacro
DISEGNI
BLASFEMI
CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA (725 cp)
Ill.mo Signor Procuratore,
Il sottoscritto
SIG. ___________________________________________________________
NATO A ______________________________________IN DATA __________
RESIDENTE A ____________________________________________________
dichiara
eleggere
domicilio
presente
procedimento in 47121 Forlì Via Goffredo Mameli n. 1 presso lo
Studio
Legale
dell’Avv.
Francesco
Minutillo
(telefono
contestualmente nominato difensore.
viene
quivi
espone quanto segue
1) Nella
Chiesa
consacrata
Sant’Ignazio,
museo
diocesano di Carpi, è stata allestita la mostra “Gratia
Plena”, che proseguirà fino al mese di giugno.
2) In tale Chiesa sono esposti alcuni quadri di un artista
contemporaneo locale Sig. Andrea Saltini che raffigurano
Nostro Signore Gesù Cristo impegnato in un atto sessuale
osceno, e la Vergine Maria spogliata e fatta oggetto di
attenzioni
morbosamente
sessuali
(dichiarato
dall’artista) di saggiarne l’effettiva verginità.
3) Tali
rappresentazioni
esplicita
offesa
costituiscono
della
pubblica,
Cattolica
palese
realizzando
vilipendio tanto della Fede stessa quanto delle migliaia di
fedeli, che giustamente scandalizzati ed indignati, hanno
sottoscritto
appelli
chiusura
rimozione
della
mostra e partecipato a pubbliche preghiere di riparazione.
4) Si precisa in particolare, quale ulteriore e sommo sfregio,
che il quadro raffigurante l’atto sessuale osceno impartito
Nostro
Signore
stato
collocato
innanzi
all’Altar
Maggiore, ovvero di fronte alla pietra sacra contenente le
reliquie di santi e
martiri e di fronte al medesimo Gesù
Crocifisso.
5) In
detto
quadro
peraltro
Cristo
croce
perfettamente riconoscibile dalla scritta INRI (che dà il
nome all’opera in gesso, cera e argilla pigmentata) e dai
segni dei chiodi sui piedi; davanti al Cristo è raffigurato
un uomo che ha il volto completamente rivolto verso le
parti intime di Nostro Signore a sua volta rappresentato
completamente ignudo; la mano destra dell’uomo è nascosta
dietro
cosce
Redentore,
mentre
sinistra
allunga fino a premere il costato di Gesù: vi è dunque,
absit
iniuria
sessuale
verbis,
(fellatio)
esplicita
rappresentazione
applicata
figura
Salvatore
mette
sentimenti
visitatori
un’istintiva ripugnanza.
6) La mostra è stata promossa dalla Diocesi di Carpi curatori,
tale don Carlo Bellini e Cristina Muccioli e ad oggi S.E.R.
Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola e
di Carpi ha rifiutato l’appello di migliaia di fedeli di
ritirare immediatamente le immagini turpi e di fare cessare
la blasfemia, giustificando anzi pubblicamente tramite la
Diocesi
opere
esposte
così
realizzando
contegno
omissivo laddove aveva invece l’obbligo giuridico di agire
virtù
diretto,
delle
facoltà
venisse
inerenti
accertato
Ufficio
ovvero
medesimo
aveva
previamente autorizzato l’esposizione.
7) Sul
punto
richiama
l’articolo
pubblicato
https://lanuovabq.it/it/una-mostra-blasfema-nella-chiesadel-vescovo-e-la-chiamano-arte
scritto
giornalista
Andrea Zambrano contenente anche tutte le immagini quivi
denunciate.
tutta
evidenza
dunque
fatti
descritti
possano
costituire varie ipotesi alternative e/o concorsuali tra cui si
indicano
esaustivo
rimettendosi
valutazione
della SV: OFFESE ALLA RELIGIONE CATTOLICA MEDIANTE VILIPENDIO
(403 COMMI 1 E 2
cp), riconoscendo l’offesa diretta ai fedeli
ed anche al Cristo quale Sommo Sacerdote Eterno della Chiesa
Cattolica, BESTEMMIA in luogo sacro CONTRO LA DIVINITA’ DI N.S.
GESU’ CRISTO E LA B.V. MARIA (ART. 724 cp)
ESPOSIZIONE in luogo
sacro DI DISEGNI BLASFEMI E CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA (725
cp). Sul punto si richiama ex multis il dettato di Cassazione
penale sez. III, 28/09/2016, n.1952 per la quale;
“Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 403
c.p. (offese a una confessione religiosa dello Stato mediante
vilipendio di persone), il vilipendio alla religione non deve
mai essere confuso con la discussione, scientifica o meno, sui
temi
religiosi,
critica,
l’espressione
dissenso dai valori religiosi per l’adesione a ideologie atee o
di altra natura, ovvero con la confutazione, anche con toni
accesi,
dogmi
della
fede.
precisamente,
materia
religiosa la critica è lecita quando si traduca nell’espressione
motivata
consapevole
apprezzamento
diverso
talora
antitetico, risultante da una indagine condotta, con serenità di
metodo,
persona
fornita
adeguata preparazione,
delle
necessarie
attitudini
mentre trasmoda, invece, in vilipendio
quando – attraverso un giudizio sommario e gratuito – manifesti
atteggiamento
disprezzo
verso
religione
cattolica,
disconoscendo all’istituzione e alle sue essenziali componenti
(dogmi
riti)
ragioni
valore
pregio
riconosciute dalla comunità, e diventi una mera offesa fine a se
stessa.
Pertanto,
tutto
sottoscritto,
quanto
sopra
dichiarandosi
premesso
Fedele
della
considerato,
Chiesa
Cattolica
ritenendosi vilipeso ed offeso dai fatti narrati e come sopra
rappresentati
DICHIARA
di sporgere formale
ESPOSTO per
le ipotesi che la SV vorrà ritenere sussistenti in capo
alle seguenti persone, ognuna per il proprio titolo ed
eventualmente in concorso tra di loro, con condotta
realizzata
CARPI
03/03/2024
tutt’ora
permanente.
S.E.R. Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di ModenaNonantola e di Carpi,
don Carlo Bellini e Cristina Muccioli quali curatori
della mostra
Sig. Andrea Saltini quale artista
affinché siano sottoposti a procedimento penale per le ipotesi
reato
Ill.ma
riterrà
ravvisare
fatti
esposti e nei documenti allegati chiedendone la punizione di
legge.
Si chiede altresì che la SV voglia disporre in via
Urgente e Cautelare il SEQUESTRO DELLE OPERE DI CUI IN
ESPOSTO ravvisando tutti gli estremi di rito anche al
cessare
immediatamente
permanenza
condotta contestata.
Al solo ed esclusivo fine di documentare immediatamente i fatti
esposti e di agevolare la richiedendo attività istruttoria si
riproducono immagini blasfeme contenute nella Chiesa consacrata
di Sant’Ignazio, sede del museo diocesano di Carpi
chiede
essere
informati
richiesta
archiviazione della notizia di reato e di richiesta di proroga
dell’indagine preliminare eleggendo all’uopo domicilio in 47121
Forlì Via Goffredo Mameli n. 1 presso lo Studio Legale Avv.
Si dichiara di NOMINARE A DIFENSORE PROCURATORE SPECIALE l’Avv.
Francesco
Minutillo
Forlì-Cesena
Con Massima Osservanza.
__________________ lì __________/___________/2024
FIRMA ____________________________________________________