
(AGENPARL) – gio 07 marzo 2024 *Antibiotico-resistenza, Pregliasco: “Nel 2050 prima causa di morte con 10
milioni decessi all’anno”*
“Uso degli antibiotici, allevamenti intensivi, guerre, crisi climatica,
disuguaglianze sanitarie: aspetti diversi ma concatenati nel determinare
una problematica che può essere considerata la pandemia del futuro. Secondo
la WHO (World Health Organization) la resistenza agli antibiotici
rappresenta una delle prime dieci minacce alla salute pubblica per
l’umanità intera. Si stima che nel 2050 sarà la prima causa di morte. Ci
saranno 10 milioni di decessi ogni anno per microrganismi multiresistenti”.
L’Italia è maglia nera in Europa e l’ultima classe di antibiotici scoperta
risale agli anni Ottanta”.
Così Fabrizio Pregliasco, Professore di Igiene Generale ed Applicata e
Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
dell’Università degli Studi di Milano, Direttore Sanitario d’Azienda
dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, nell’editoriale
firmato
su ‘One Health ’, rivista online di
approfondimento del Gruppo The Skill.
L’intervento del prof. Fabrizio Pregliasco su One Health si inserisce in un
confronto al quale hanno già partecipato, tra gli altri, Orazio Schillaci,
Marco Montorsi, Nino Cartabellotta, Gabriele Pelissero, Gianni Profita,
Sergio Dompé, Pierluigi Sassi, Andrea Mandelli, Matteo Bassetti, Giovanni
Rezza, Corrado Clini.
Secondo il Professor Pregliasco, “istituzioni internazionali e nazionali,
aziende farmaceutiche, medici, allevatori e cittadini tutti sono chiamati a
mettere in campo azioni per preservare la salute di tutti, come ad esempio:
sostenere i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo, rafforzare la
sorveglianza epidemiologica ad ogni livello, impegnarsi nella ricerca per
sviluppare alternative agli antibiotici, e – allo stesso tempo –
limitarne la prescrizione, rispettare le buone pratiche di alimentazione e
igiene degli animali, limitare il consumo di carne per prediligere legumi,
frutta, verdura e cereali”.
“Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, con responsabilità:
nell’ottica di una One Health, cioè una salute unica, che includa esseri
umani, animali, ambiente. Solo così si riuscirà a preservare, oggi e nel
prossimo futuro, la salute di tutti. Gli antibiotici sono strumenti troppo
preziosi, indispensabili per il presente e per il futuro. Responsabilità
significa questo: scegliere, agire e farsi carico delle conseguenze. Con il
giusto sforzo, possiamo impedire ai superbatteri di vincere. Dipende da
noi”, conclude Pregliasco.