(AGENPARL) – mar 27 febbraio 2024 *UCRAINA, BARBERA (PRC): “L’APPRENDISTA STREGONE MACRON FA TORTO ALLA
NOSTRA INTELLIGENZA”*
“L’apprendista stregone Macron fa torto alla nostra intelligenza. Prima
afferma che non si esclude l’invio della truppe occidentali in Ucraina,
con conseguenze che sono facilmenti immaginabili da tutti, poi dopo le
precisazioni di Polonia, Italia, Inghilterra e del segretario generale
della Nato, il suo ministro degli Esteri corregge il tiro, affermando che
ciò non significherebbe la belligeranza con la Russia (sic!). Nonostante
tutto ciò, sappiamo però con certezza, per bocca del presidente della
Polonia, Andrzej Duda, come riporta RBC-Ucraina citando una radio polacca,
che comunque la questione è stata uno dei temi affrontati al vertice di
Parigi, convocato proprio dal presidente francese Macron per serrare le
fila sull’Ucraina, anche se poi non ha riscontrato (almeno per ora) grande
successo tra i partner europei. In realtà, come candidamente ammesso dallo
stesso governo inglese, militari occidentali, nella fattispecie inglesi,
sono già presenti in Ucraina come istruttori e consiglieri militari, come
probabilmente avviene anche per altri paesi. Un fatto già di per sé molto
grave, visto che, insieme all’invio di armi e munizioni e di supporto
logistico alle operazioni militari ucraine, quello della presenza di propri
militari sul teatro di guerra è uno dei fattori che conferisce lo stato di
cobelligeranza di uno paese. Ma anche prendendo per buone tali smentite,
ciò non ci rassicura affatto anche perchè abbiamo assistito in questi due
anni a una graduale coinvolgimento dei paesi occidentali in questa guerra.
In particolare, alcuni paesi europei, come la Germania, che avevano
categoricamente escluso di voler armare l’Ucraina, hanno successivamente
contribuito, smentendo tale iniziale intenzione, all’invio di armi sempre
più sofisticate. In verità, il fatto stesso che se ne sia parlato,
infrangendo quello che era stato finora un tabù, dovrebbe rappresentare un
campanello di allarme per tutti noi. Ma, nonostante ciò, le nostre
classi dirigenti continuano a cantare e ballare sull’orlo del precipizio,
nell’indifferenza di un’opinione pubblica che, bombardata da una
disinformazione sistematica, percepisce solo superficialmente il grave
pericolo che corriamo”. Lo dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato
politico nazionale di Rifondazione Comunista.
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