
(AGENPARL) – ven 23 febbraio 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Ue: Cia, semplificazione Pac e giusta remunerazione ad agricoltori nella
piattaforma per Agrifish*
*Annunciato il primo pacchetto misure della Commissione, primi passi in
direzione di una revisione della politica agricola comune*
Roma, 23 feb. – “Primi passi in avanti in direzione della revisione della
Pac con le deroghe sui controlli e le sanzioni, ma c’è ancora molto da fare
per ridurre gli oneri amministrativi degli agricoltori”. Questo il commento
a caldo del presidente *Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini*, dopo
l’annuncio del primo pacchetto di misure da parte della Commissione che
mira a semplificare la burocrazia e gli impegni ambientali della nuova
politica agricole comune. Per Cia, l’obiettivo è quello di una vera e
propria revisione della Pac, oltre a risorse aggiuntive che servano a
intervenire con continuità nella gestione delle multiformi crisi del
settore. Occorre, inoltre, garantire agli agricoltori un’equa distribuzione
del valore lungo la filiera alimentare con la creazione di un osservatorio
europeo su prezzi e marginalità. Queste le priorità della piattaforma Cia
che Fini ha presentato ieri al commissario Wojciechowski, in vista del
prossimo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue (Agrifish) in
programma a Bruxelles il 26 febbraio.
Per quanto concerne l’obiettivo di revisione della politica agricola comune
Cia, reputa essenziale avviare un’attenta riflessione sugli eco-schemi che
-a un anno dalla loro attuazione- hanno ridotto (in molti casi del 50%) i
valori degli importi unitari attesi. Si chiede, in aggiunta, la revisione
del valore dei “premi accoppiati” e una maggiore flessibilità in merito
all’applicazione delle regole della condizionalità ambientale. La messa a
riposo dei terreni non è la soluzione agli obiettivi di sostenibilità e per
il presidente Cia, Cristiano Fini, occorre uno stralcio “senza se e senza
ma” dell’obbligo di lasciare incolto il 4% destinato a seminativi per
continuare a garantire la sicurezza alimentare. E’, altresì, necessario
allargare gli incentivi per gli under 40 oltre i primi 5 anni di attività
per favorire il ricambio generazionale e rafforzare gli strumenti di
gestione del rischio per ampliare la base delle aziende agricole
assicurate. Secondo Cia, una revisione della Pac non si può dissociare
dallo smaltimento del pesante carico burocratico che la contraddistingue,
favorendo sempre di più la digitalizzazione.
Per poter intervenire con continuità e prontezza nella gestione delle crisi
climatiche e fitosanitarie, Cia reputa, inoltre, indispensabile che il
settore rurale si doti di una riserva di crisi finanziata da risorse extra
Pac. Oltre a ciò, si chiede all’Europa di proseguire con il quadro
temporaneo per gli aiuti di Stato che preveda maggiori margini di manovra
economica e promuova misure di sostegno alle aziende nella difficile
situazione contingente.
In merito all’equa remunerazione all’interno della catena agroalimentare,
Cia ritiene urgente la creazione di un osservatorio europeo sui prezzi e le
marginalità che condivida dati di mercato e analisi a breve e lungo
termine, oltre all’attuazione efficace della direttiva sulle pratiche
commerciali sleali. Sul tema delle relazioni con i Paesi extra-Ue, si
chiede, infine, garanzia di reciprocità negli standard di produzione e
condizioni di parità dei nostri scambi commerciali. Per questo motivo, gli
accordi attualmente prefigurati nel negoziato con il Mercosur, potrebbero
risultare gravemente dannosi per tutto il sistema rurale europeo.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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