
(AGENPARL) – gio 22 febbraio 2024 Al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, presso il Laboratorio di
Emodinamica guidato da Salvatore Evola, con una innovativa tecnica
operatoria e mediante tecnologie avanzate e di nuova applicazione, è stato
risolto un caso di alta complessità riguardante una paziente di 85 anni,
affetta da fibrillazione atriale di lunga durata e grave stenosi aortica.
L’originalità e l’unicità della tecnica sono state riconosciute
dall’importante rivista internazionale “Frontiers in Cardiovascular
Medicine”, che ha accettato la pubblicazione del caso clinico.
“In gergo tecnico – spiega Evola – è stata eseguita una procedura di
chiusura percutanea di leak paravalvolare aortico da accesso radiale (pochi
casi al mondo) in paziente con pregressa sostituzione percutanea
trascatetere di valvola aortica (TAVI), con supporto di litotrissia
endovascolare”. Semplificando, la procedura consiste nel chiudere, con un
dispositivo dedicato, un rigurgito di sangue inappropriato tra la valvola
impiantata in precedenza e l’aorta, che stava causando un peggioramento
importante dei sintomi dello scompenso cardiaco.
“Nonostante l’estrema complessità del caso, – continua Evola – che ha
richiesto anche l’utilizzo di un sistema ad ultrasuoni di ultima
generazione per posizionare il dispositivo attraverso le calcificazioni
aortiche, è stato eseguito un approccio mininvasivo innovativo attraverso
un’arteria del polso (radiale). Questo ha consentito di evitare un
intervento chirurgico convenzionale ad alto rischio”.
La procedura è stata eseguita dall’equipe dell’”Heart Valve Team” composta
da emodinamisti, cardiochirurghi, ecocardiografisti, cardiologi clinici ed
anestesisti, con l’ausilio del personale infermieristico e dei tecnici di
radiologia medica dell’Emodinamica.
Il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maria
Grazia Furnari, commenta: “Questa procedura si inserisce nel novero delle
nuove attività di Cardiologia interventistica strutturale intraprese
dall’Emodinamica dell’AOUP e rappresenta il completamento dell’offerta
assistenziale. Il Policlinico, data la sua caratterizzazione di DEA
(Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione) di secondo livello, e di
ospedale dove la ricerca e la didattica sono il supporto indispensabile per
l’attività clinica, si conferma sempre più punto di riferimento per le
patologie di alta complessità, ed è impegnato a sviluppare procedure e
tecniche capaci anche di risolvere aspetti non ancora esplorati delle varie
patologie”.