
(AGENPARL) – gio 22 febbraio 2024 IN UCRAINA. IRPIN’, STORIE DI GUERRA E DI RESILIENZA
Una mostra fotografica al Drugstore Museum
24 febbraio – 5 maggio 2024
COMUNICATO STAMPA
Roma, 22 febbraio 2024
Dal 24 febbraio, presso il Drugstore Museum, si terrà la mostra fotografica In Ucraina. Irpin’,
storie di guerra e di resilienza, con la cura del Soprintendente Speciale Daniela Porro, del
direttore del Drugstore Museum Alessio De Cristofaro e dell’archeologo e poeta Marcello
Tagliente.
La mostra, a ingresso gratuito, è aperta da uno scatto del palazzo presidenziale di Kyiv protetto
con i sacchi di sabbia, un’immagine emblematica della protezione dei monumenti dalla guerra
realizzata da Massimo Listri, considerato il maestro della fotografia d’architettura e d’ambienti.
Una simbolica tappa iniziale del reportage realizzato a Irpin’ da Simone Proietti Marcellini e
Antonio Romano del Gaze Collective.
«In tempi così oscuri come quelli che stiamo vivendo, – secondo Daniela Porro Soprintendente
Speciale di Roma – la mostra fotografica dedicata all’Ucraina e agli ucraini che stanno ancora
vivendo la guerra, rappresenta la volontà da parte della Soprintendenza Speciale di Roma di
accendere un riflettore sugli orrori quotidiani del conflitto. Il Drugstore Museum diventa il luogo
ideale dove poter esporre queste fotografie: uno spazio dove l’antico e il contemporaneo sono
in continuo dialogo, un museo aperto alla cittadinanza e alla contaminazione tra le arti».
Il percorso espositivo si sviluppa in sei storie narrate da altrettante sequenze fotografiche, che
offrono uno spaccato empatico della vita dei civili in guerra dove il visitatore entrerà
virtualmente nelle case, o in quello che ne resta, per incontrare Tatyana, Oleksander, Oksana,
Lyudmila, Inna, Svitlana nella loro quotidianità.
«Questa mostra – ha spiegato Alessio De Cristofaro – si inserisce nel solco delle attività di un
circuito museale di prossimità che recepisce e fa propri gli enunciati della Convenzione di Faro,
con l’obiettivo di informare e costruire spazi di dibattito con i cittadini sui mali della guerra tra
Russia e Ucraina e di ogni guerra, dando voce ai protagonisti di tante microstorie fatte di dolore,
separazioni, resilienza. Una mostra che invita a non dimenticare quanto ogni giorno accade
nella nostra Europa».
La data di inaugurazione della mostra non è casuale: la notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 ha
avuto inizio l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. I media internazionali
hanno raccontato quello che stava, e sta ancora, accadendo in quella regione dell’Europa
concentrando l’attenzione su trattative internazionali, strategie militari, armamenti, distruzioni,
mediazioni diplomatiche. La mostra fotografica al Drugstore Museum vuole invece focalizzare
l’obiettivo sulle storie delle persone che vivono nella guerra: storie umane, storie di paure,
perdite, ricongiungimenti, ma anche di speranze.
La finalità della mostra, arricchita nei fine settimana da incontri e approfondimenti con la
partecipazione dell’associazione Ucraina CreAttiva APS e di studiosi e artisti italiani e ucraini, è
di mantenere alta l’attenzione sul conflitto tra Ucraina e Russia e sui diritti alla vita, alla libertà,
alla pace e all’autodeterminazione del popolo ucraino, fornendo ai visitatori informazioni e
spunti di riflessione critica.
SCHEDA TECNI CA
IN UCRAINA. IRPIN’, STORIE DI GUERRA E DI RESILIENZA
SEDE Drugstore Museum via Portuense 317
PROMOSSA E ORGANIZZATA DALLA Soprintendenza Speciale di Roma
A CURA DI Daniela Porro,
Alessio Del Cristofaro, Marcello Tagliente
PERIODO 24 febbraio 5 maggio 2024
FOTOGRAFIA PALAZZO PRESIDENZIALE DI KYIV di Massimo Listri
REPORTAGE FOTOGRAFICO Gaze Collective (Simone Proietti Marcellini, Antonio Romano)
PROGETTO ESPOSITIVO Alessio De Cristofaro,
Marcello Tagliente
GRAFICA Chiara Fenicia
STAMPA FOTOGRAFIE Claudio Palmisano Image Toning & Postproduction
STAMPA PANNELLI XXL
Printing
s.r.l.s.
TESTI Alessio De Cristofaro, Gaze Collective (Filippo Mancini, Simone Proietti Marcellini,
Antonio Romano)
TRADUZIONI Lorena Galgano
STAMPA CATALOGO FR.AM. PRINT s.r.l.
EDITO DA Scienze e Lettere S.r.l.
PROGRAMMA EVENTI CON Ucraina CreAttiva Aps
INGRESSO GRATUITO DAL LUNEDÌ ALLA DOMENICA DALLE 10.00 ALLE 19.00
ALLESTIMENTO ArkInt
COLOPHON
SOPRINTENDENZA SPECIALE
D A NI E L A P OR R O, Soprintendente Speciale
Alessio De Cristofaro, direttore del Drugstore Museum
Silvia Agostinetto, Paola Caramadre, Giulia Conti, comunicazione
UFFICIO STAMPA
Luca Del Fra, Valentina Catalucci
INCONTRI E APPROFONDIMENTI
PROGRAMMA
2 marzo 2024
H OP E, U C R A I NA, DU E A NNI S E NZ A T R E GU A
intervista con l’autore Lorenzo Pompeo
P R E S E NT AZ I ONE DE L V OL UME
16 marzo 2024
I NC ONT R O C ON O K S A NA S T OMI NA
poetessa ucraina autrice di Lettere non spedite con Ucraina Creattiva
23 marzo 2024
V OC I E S U ONI DA L M E D I T E R R A NE O I N F I A MME
Voce narrante Marcello Tagliente, poeta e archeologo
musiche di Stefano Saletti compositore e polistrumentista
6 aprile 2024
L E T R OI A NE, I L DR A MMA DE L L A GU E R R A NE L L A T R A GE DI A A NT I C A
Incontro con Andrea Ercolani
20 aprile 2024
T R A O R I E NT E E O C C I DE NT E
incontro con Isabella Vincentini
5 maggio 2024
F I NI S S A GE DE L L A MOS T R A
IL PROGETTO FOTOGRAFICO
Marcello Tagliente, co-curatore della mostra, spiega: «A due anni dall’inizio dell’invasione
dell’Ucraina le immagini di case e chiese e ospedali distrutti dai missili russi, di anziani e di
bambini costretti a muoversi, come fantasmi, tra le città distrutte in cerca di un rifugio
sembrano non avere fine. Le foto scattate da Gaze Collective ad Irpin’, dal forte impatto
emotivo, in questa esposizione, con le poesie scritte in tempo di guerra da alcune tra le più
importanti poetesse ucraine, sono straordinarie istantanee di questa tragedia e soprattutto
della forza interiore di un popolo che, nel cuore dell’Europa, resiste in difesa della sua
libertà e per ricostruire il suo futuro».
Irpin’, una cittadina situata a nord-ovest di Kyiv, ha vissuto momenti drammatici durante la
prima fase del conflitto, diventando uno dei teatri principali degli scontri tra l’esercito
ucraino e quello russo. Sottoposta a pesanti attacchi aerei e dell’artiglieria e conquistata
dall’esercito della Federazione Russa nei primi giorni della guerra, già il 28 marzo del 2022
venne annunciata la sua liberazione.
Il quartiere di Irpinsky Lipki è stato particolarmente colpito dai bombardamenti e dai
conflitti a fuoco, trasformandosi in un simbolo tangibile della devastazione. Numerose
famiglie hanno visto crollare le loro case e hanno perso i loro cari. Ad un anno dall’inizio
del conflitto, gli abitanti di Irpin’ stavano lentamente cercando di ritrovare un nuovo
equilibrio, consapevoli della distruzione causata dalla guerra e impegnati nella difficile
opera di ricostruzione delle proprie vite.
Il lavoro fotografico del Gaze Collective si è concentrato sulle storie di diverse famiglie
residenti a Irpinsky Lipki, narrando la loro situazione a distanza di un anno dall’inizio del
conflitto. Le immagini documentano il lato umano di questa crisi, dai volti segnati dal dolore
e dalla perdita fino alle espressioni di coloro che, in fuga dalla violenza, hanno
abbandonato le proprie case nella ricerca disperata di sicurezza, protezione e sostegno.
Attraverso questo lavoro, realizzato con WeWorld Onlus che ha aiutato e supportato le
famiglie di Irpin’ nel primo anno di guerra, si è cercato di catturare la resilienza e la forza di
spirito di coloro che affrontano le sfide quotidiane in un contesto segnato dalla distruzione.
Irpin’, nonostante le ferite ancora aperte, sta emergendo come un simbolo di speranza e
determinazione, dimostrando che la vita può rinascere anche nei momenti più bui.
IN UCRAINA,
PER NON DIMENTICARE
Daniela Porro, Alessio De Cristofaro, Marcello Tagliente
“Folle chi rade al suolo le città, e i templi e le tombe abbandona, sacro asilo dei morti: prima
o poi pagherà molto care le sue colpe”. (Le Troiane, Atene, 415 a.C.)
Con Euripide siamo già consapevoli che la guerra tutto distrugge, al di là delle ragioni,
dell’ideologia, delle intenzioni. Un buco nero che inghiotte vite, sentimenti, parole,
paesaggi, umanità, trasformandoli per sempre in cicatrici. Luoghi funesti della memoria
personale e collettiva, in cui si addensano dolore, legami spezzati, felicità mancate.
Il 24 febbraio ricorre il secondo anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Un buco
nero di violenze, diaspore dolorose, diritti negati, che col passare del tempo sta già
sbiadendo nel sentire comune, purtroppo coperto da più recenti e altrettanto mostruosi
buchi neri in altri angoli della Terra. Ma il buco ucraino è ancora aperto e pulsante, e
continua a inghiottire umanità e luoghi, in una spirale di cui non sembra ancora vedersi la
fine. Parlarne, conoscere, tenere sempre desta l’attenzione, è un dovere e un modo per
continuare ad aiutare e ad alleggerire il terribile fardello delle donne e degli uomini ucraini,
per quel poco a noi possibile.
La mostra In Ucraina. Irpin’, storie di guerra e di resilienza, racconta le atrocità della guerra