
[lid] Un successo la conferenza “Bugie Coloniali” di Alberto Alpozzi tenutasi venerdì 16 febbraio all’Asso di Bastoni.
Sala gremita, molti in piedi e fuori dal circolo culturale “Asso di Bastoni” per ascoltare e vedere i documenti delle ricerche portate avanti dal reporter torinese sulla storia della colonizzazione italiana.
«C’è molta disinformazione sul tema, come una volta c’era anche nei confronti dei massacri delle foibe – ha dichiarato Marco Racca organizzatore dell’evento – l’idea della presentazione ci è venuta a seguito dello scoppio della polemica dei Musei Reali dello scorso inverno, quando lo stesso Alpozzi ha puntato il dito verso alcuni errori e mistificazioni visibili nella mostra incentrata sul colonialismo italiano in Africa».
Molti i torinesi, anche alcuni asmarini e mogadisciani, che hanno applaudito l’intervento di Alpozzi che ha dichiarato: «la mostra “Africa, le collezioni dimenticate” è stato lo spunto per continuare le mie ricerche. Una mostra allestita in malafede, basandosi su testi già squalificati. L’ammissione dell’errore, le scuse e la modifica del pannello da parte dei Musei Reali sono un chiaro segnale che la verità paga e che i bugiardi battono in ritirata davanti ai documenti d’archivio.»
Continua Alpozzi: «le persone per bene sono stufe di odio, divisioni e bugie. Il clamoroso flop della mostra né è un esempio. Secondo i dati pubblicati dai Musei Reali nel periodo natalizio sono entrate appena una media di 46 persone al giorno nell’arco di otto ore, meno di quanti siamo stasera noi qui in sole due ore.
Mentre nello stesso lasso di tempo i Musei Reali hanno accolto ben 41.000 persone di cui solo circa 700 hanno scelto di pagare un biglietto per sorbirsi le bugie allestite per denigrare gli italiani che per decenni hanno lavorato in Africa.
Ridicolo sperpero di denaro: nei primi due mesi la mostra “Africa” ha fatto tanti (pochi) ingressi quanti il Museo Egizio ne fa in un solo giorno. A nulla sono valse e dozzine di veline inviate e fatte pubblicare urbi et orbi per promuovere la mostra.
Di questo passo, la mostra oramai in chiusura questo fine settimana, non avrà raggiunto i 6.000 ingressi. Lo scorso anno la mostra di Leonardo registrò 25.000 presenze.»
«Bugie coloniali – ha spiegato Fabio Quintavalla, conduttore della serata – è una trilogia di libri che analizza e racconta la storia del colonialismo italiano in Africa tra la fine dell’800 e la prima metà del ’900, contrapponendosi a una moda denigratoria e antitaliana sviluppatasi ulteriormente negli ultimi dieci anni, l’ideologia “woke”, politicamente corretta, fatta di censure, falsità, verità nascoste e pregiudizi, con cui si vorrebbe insabbiare una corrente di pensiero basata invece su verità oggettive, inerenti alle relazioni della vecchia Italia – prima sabauda poi fascista – in Eritrea, Libia, Somalia ed Etiopia.
Una serie di scritti anticonformisti con cui Alpozzi racconta, con supporto bibliografico, archivistico e disdegno per questa tendenza all’autocommiserazione, quale sia stato il vero ruolo dell’Italia in Africa.»
«Un incontro apprezzato dai presenti, ma non indirizzato a una sola parte politica – ha dichiarato infine Racca – come sempre, le nostre iniziative sono aperte a tutti se qualche attivista vuole venire qui e ascoltare con mente aperta, e magari dibattere, è sempre il benvenuto.»
Conclude Alpozzi: «Questa sera avrei preferito parlare al Polo del 900, feudo dell’Anpi, perché è attraverso il confronto e il dibattito che si cresce e insieme si può costruire un passato condiviso abbattendo le divisioni creando una nazione unita e matura.
Purtroppo invece chi mente, chi mette in scena mistificazioni e sentenzia per dogmi rifugge qualunque confronto per timore di essere smentito e dover cambiare opinione.»
