(AGENPARL) – mar 13 febbraio 2024 [image: image.png] [image: image.png]
*Uno studio di Nomisma completa il lavoro di revisione del Nomenclatore
Tariffario proposto da Confimi Industria Sanità*
*Pulin (Confimi Sanità): “La nostra attenzione va in primis ai pazienti”*
Roma, 13 febbraio 2024 – Confimi Industria Sanità ha presentato al
Ministero della Salute e alla politica una proposta di revisione totale del
Nomenclatore Tariffario.
Un progetto e un documento redatto in circa due anni, frutto del dialogo
quotidiano degli imprenditori che costituiscono l’associazione con clinici
e pazienti e che tiene conto di tutte le indicazioni emerse in occasione
dei tavoli di lavoro e di confronto con le istituzioni e gli altri
stakeholder.
Non si tratta di un esercizio di stile, quanto di una reale necessità di
tutto il SSN in vista dell’entrata in vigore dei Nuovi LEA il prossimo 1°
aprile che, ancora una volta, unitamente al nomenclatore tariffario, si
presentano incompleti e a tratti obsoleti rispetto alle esigenze dei
pazienti.
La proposta presentata da Confimi Sanità vuole rispondere in primis a
un’esigenza immediata, ovvero il buco lasciato dall’attuale revisione in
merito ad ausili e protesi. In pratica, gli articoli prodotti per bisogni
molto complessi, fino ad oggi realizzati su misura per il singolo paziente
(o in serie, ma con specifici adattamenti da parte di un tecnico
specialista), sono stati inseriti nella lista dei dispositivi acquistabili
con gara pubblica e quindi in gran numero, senza nessuna personalizzazione
per il paziente e indicazioni chiare sulle modalità di manutenzione
continua che attualmente sono realizzate dai laboratori ortopedici sul
territorio e in prossimità dei pazienti.
In definitiva, una scelta dannosa e non remunerativa.
Per certificare il modello presentato e comprendere i possibili impatti su
pazienti e sistema delle PMI, Confimi Industria Sanità ha chiesto la
collaborazione di Nomisma, società fondata a Bologna nel 1981 che offre
studi settoriali e territoriali, ricerche economiche, strumenti di supporto
decisionale, advisory strategico e servizi di consulenza. .
Il modus operandi.
Per avviare il progetto è stata svolta un’analisi completa dello stato
dell’arte, partendo dall’intero sistema regionale in cui è difficile
comprendere quale sia attualmente il documento da applicare – il dualismo è
la conseguenza principalmente osservata, poiché per alcuni dispositivi di
serie alcune Regioni hanno applicato i LEA 2017, mentre per i dispositivi
su misura si fa riferimento al DM 322/99 -, per proseguire con un
parallelismo tra il Nomenclatore in vigore e quello proposto, in termini di
inclusione di dispositivi che tengano conto delle nuove malattie
riconosciute dal SSN, dei risultati della Ricerca&Sviluppo che ha portato
in più di 20 anni ad una importante innovazione e alla facilità di
ottenimento dell’ausilio da parte del paziente.
Lo studio contiene anche un’analisi dell’impatto sociale del nuovo
Nomenclatore tramite interviste approfondite con esperti del settore –
dirigenti regionali, società scientifiche, associazioni di imprese. Ancora:
un’approfondita comparazione con gli altri sistemi internazionali, un focus
sulle modalità di accesso alle gare in prospettiva nazionale ed europea e
alcuni esempi pratici della revisione.
“I LEA 2017 per i dispositivi complessi che ora sono soggetti a gara
portano ad un mancato diritto alla scelta da parte del paziente, le
conseguenze di una mancata personalizzazione impattano sulla salute e sul
benessere della persona, portando a potenziali complicazioni mediche e
necessità di ospedalizzazione, con conseguente aumento dei costi per il SSN
e complicazioni psicologiche per il paziente per il rifiuto del
dispositivo. Il sistema di PMI, spesso costituito da micro imprese, viene
messo a dura prova da un sistema di gare su dispositivi complessi. Il
rischio è che l’eccessiva attenzione posta alla componente economica possa
compromettere la qualità complessiva offerta al paziente” dichiara Roberta
Gabrielli, Head of Marketing and Business Processes di Nomisma.
La proposta di Confimi Sanità mira a consentire al cittadino-paziente “di
ricevere le cure più adeguate e alle PMI di rispondere alle più regolari
dinamiche aziendali, consentendo loro di continuare a investire in ricerca
e sviluppo, a tutela della salute di tutto il made in Italy” ha concluso
Massimo Pulin, presidente di Confimi Industria Sanità.
[image: photo]
Eleonora Niro
Ufficio stampa – Relazioni Esterne
[image: icon] Via Tagliamento, 25 – Roma
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