
(AGENPARL) – mar 13 febbraio 2024 Comunicato stampa
06/2024
13 febbraio
SUOLO: MENO DEGRADO STUDIANDO LA BIODIVERSITA’
Al via il progetto Horizon BIOservicES sulle sinergie fra organismi del suolo e servizi ecosistemici
Un suolo sano è in grado di garantire la produzione di cibo, beni e servizi. E, proprio nel prevenire
il degrado del suolo e nel migliorarne la salute, la sua biodiversità gioca un ruolo fondamentale,
ancora tutto da studiare. Questo è l’obiettivo del progetto quinquennale HORIZION BIOservicES –
Linking soil biodiversity and ecosystem functions and services in different land uses (Collegare la
biodiversità del suolo con le funzioni e i servizi ecosistemici nei diversi usi del suolo) appena
avviato, che vede il CREA, con i suoi centri di Agricoltura e Ambiente e di Genomica e
Bioinformatica, fra i partner. Si tratta, nello specifico, da un lato di identificare i drivers (i fattori
determinanti) responsabili dell’incremento o della diminuzione della biodiversità dei suoli (e,
conseguentemente, della sua resilienza ai cambiamenti climatici); dall’altro di individuare nuovi
indicatori e sistemi di monitoraggio per migliorarne la gestione. Contestualmente, verrà valutato
anche il corrispettivo valore economico dei servizi ecosistemici forniti dalla biodiversità.
Il progetto. 25 siti sperimentali dislocati in rappresentanza delle maggiori aree pedoclimatiche
europee (regioni alpine in Svizzera, regioni atlantiche e mediterranee in Spagna, regioni
continentali in Germania e regioni boreali in Lettonia) e con condizioni differenti di salute del suolo
(bassa, media ed elevata), a seconda delle differenti pratiche di gestione adottate, verranno
monitorati per ottenere dati ambientali, sociali ed economici e sulla biodiversità del suolo. Inoltre,
proprio per valutare l’intensità dell’impatto antropico e gli effetti delle pratiche di gestione
sostenibile e delle azioni di ripristino, saranno studiate 8 tipologie di uso del suolo,
appositamente selezionate. I dati, così raccolti, saranno analizzati con strumenti di intelligenza
artificiale (IA), per ottenere informazioni sulle interazioni tra la biodiversità, le funzioni e i servizi
ecosistemici dei suoli, identificando in questo modo gli organismi chiave per le funzioni del suolo,
quelli più sensibili e quelli più resistenti alle pressioni, inclusi i cambiamenti climatici.
I risultati. La maggiore comprensione e conoscenza dei meccanismi e delle sinergie che si vengono
a creare fra il suolo, i suoi principali organismi e la fornitura di servizi ecosistemici nei suoi
differenti usi, ha ricadute non solo ambientali (prodotti salutari, acqua e aria pulite, regolazione
del clima e habitat adeguati al benessere umano) ma anche economiche, tra cui anche la
generazione di crediti di carbonio: l’individuazione degli organismi responsabili del sequestro e
della conservazione del carbonio, associata a pratiche/strategie che ne favoriscano abbondanza e
funzioni, contribuirà, infatti, ad accrescere le riserve di carbonio organico nel suolo. Inoltre, sarà
realizzata una piattaforma di condivisione delle conoscenze, strumento a disposizione degli
stakeholders, per integrare tutte le conoscenze sulla biodiversità e sulla salute del suolo,
finalizzandole alla sua pianificazione e gestione sostenibile.
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