
(AGENPARL) – ven 09 febbraio 2024 *Obiettivo H901*
/E’ stata depositata dall’onorevole Marco Simiani la proposta di legge
per l’ “istituzione del luogo elettivo di nascita”, nata da una
sollecitazione del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi.
L’obiettivo è che il luogo di nascita dei bambini, su richiesta dei
genitori e in accordo fra loro, possa essere individuato nel comune di
residenza di uno o di entrambi i genitori/
“Istituzione del luogo elettivo di nascita”, è la proposta di legge
depositata dall’onorevole Marco Simiani, deputato della Repubblica
Italiana, che ha accolto, con entusiasmo, la sollecitazione del sindaco
di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi. Per questo il provvedimento è
stato presentato per la prima volta proprio nella città di Masaccio
durante la conferenza stampa di questa mattina nel palazzo comunale. Se
l’iter andrà a buon fine potrà tornare la tanto rimpianta dicitura “nato
a San Giovanni Valdarno”. Ma andrà a vantaggio di tutti i comuni
sprovvisti di punto nascita.
“La proposta – le parole dell’onorevole Marco Simiani – nasce infatti
dall’esigenza di colmare un vuoto normativo ed in particolare di
tutelare e di valorizzare le realtà locali, adesso sprovviste di
strutture sanitarie, ed in particolare di ‘punti nascita’. Alcune,
ricche di storia, cultura e tradizioni radicate, lo avevano un tempo e
gli abitanti sono rimasti affezionati a quell’iscrizione che non compare
più in documenti ufficiali. Accade spesso che, a causa della mancanza
ospedali, istituti specializzati o case di cura, il luogo di nascita sia
diverso da quello di residenza dei genitori. Non vuole certo essere una
battaglia fra comuni ma una possibilità di valorizzare l’identità di un
territorio, di sentirsi riconosciuti e riconoscibili. Il mio obiettivo è
donare al Parlamento la legge e di sensibilizzare la maggioranza. Per
questo sono disposto anche a rinunciare alla mia firma”.
Se da un lato, la nascita in strutture sanitarie adeguate all’assistenza
ed alla cura delle partorienti e dei neonati ha determinato un notevole
abbattimento dei rischi e delle complicanze sempre presenti in un evento
come il parto, dall’altro ha comportato la drastica diminuzione delle
registrazioni di nascita nei comuni privi delle stesse strutture
sanitarie. Il risultato è che molti cittadini risultano nati in un
comune diverso non solo da quello di residenza dei genitori, ma diverso
anche da quello della propria residenza.
A queste considerazioni vanno aggiunti i disagi che i cittadini
incontrano per richiedere certificati e documenti, nonché il conseguente
sovraccarico di lavoro per gli uffici dello stato civile, sedi delle
strutture sanitarie dove avvengono i parti.
L’articolo 1, al comma 1, della proposta di legge prevede infatti che,
al fine di garantire il diritto al riconoscimento dell’appartenenza
all’effettivo comune di origine, il comune di nascita dei figli di
genitori residenti nei comuni sprovvisti di punti nascita, possa essere
individuato, su richiesta dei genitori stessi, nel comune in cui hanno
la residenza. Negli atti dello stato civile è comunque registrato anche
il luogo in cui la nascita è effettivamente avvenuta. Qualora i genitori
risiedano in comuni diversi, il luogo elettivo di nascita è stabilito di
comune accordo (altrimenti resta quello dove è effettivamente avvenuta
la nascita).
“Fino alla metà degli anni Settanta si nasceva nel reparto maternità
dell’ospedale Alberti di San Giovanni e questo elemento identitario e di
appartenenza forte alla comunità – riportato nei documenti anagrafici e
ufficiali – ha caratterizzato intere generazioni di sangiovannesi H901”,
ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “Per una
serie di vicende successive, quel reparto maternità chiuse e oggi il
punto nascita – che sta attraversando un momento critico per la mancanza
di primario e di personale – fa parte dell’Ospedale del Valdarno. Oltre
che seguire da vicino le criticità del punto nascita e, in generale, le
criticità di personale dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia incalzando
costantemente la Asl per le assunzioni, ho pensato anche di cogliere la
disponibilità dell’onorevole Marco Simiani per far sì che i genitori dei
nuovi nati all’ospedale del Valdarno o in altri ospedali possano
scegliere di indicare in San Giovanni Valdarno il luogo di nascita del
proprio bambino o della propria bambina. In questi 5 anni ho ascoltato e
accolto le numerose sollecitazioni da parte dei sangiovannesi perché la
propria città risultasse come luogo di nascita. Se questa proposta di
legge sarà approvata dal Parlamento, questo sarà di nuovo possibile dopo
quasi cinquanta anni, come è stato fino alla mia generazione. E’ un
bisogno di appartenenza collettiva che questo provvedimento vuole
assecondare e valorizzare. E come lo è per San Giovanni lo sarà per
tanti piccoli, medi e grandi comuni del territorio nazionale. Ringrazio
l’onorevole Simiani per la disponibilità con cui ha accolto questa mia
sollecitazione e per come seguirà l’iter di questa proposta di legge”,
ha concluso il sindaco.
La proposta di legge è stata depositata. Ci sarà un mese di tempo per
modificare il testo, consegnare il definitivo e pubblicare il
provvedimento. Poi si potrà procedere con l’iter per l’approvazione.