
[lid] Storicamente le economie si adattano ai progressi tecnologici, con i ruoli lavorativi che si evolvono insieme all’innovazione, afferma Andrew Bailey.
Venerdì il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha sottolineato che le tecnologie di intelligenza artificiale (AI) hanno un potenziale economico significativo e non saranno un “distruttore di massa di posti di lavoro” come alcuni temono.
In seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere i tassi di interesse britannici al 5,25%, Bailey ha parlato del ruolo dell’intelligenza artificiale nella forza lavoro durante un’intervista alla BBC.
Attingendo al suo background di storico economico, ha sottolineato che le economie si sono storicamente adattate ai progressi tecnologici, con ruoli lavorativi che si evolvono insieme all’innovazione.

“Sono un ottimista”, ha osservato Bailey, sottolineando la relazione simbiotica tra uomo e macchina. Ha espresso fiducia nella capacità dei lavoratori di integrarsi e collaborare con le nuove tecnologie, sottolineando che la sinergia tra l’intelletto umano e l’intelligenza artificiale produce risultati superiori rispetto al lavoro individuale.
Pur riconoscendo le preoccupazioni legate all’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, i politici di tutto il mondo stanno affrontando le molteplici implicazioni di queste tecnologie. Al di là del suo impatto sull’occupazione, crescono le preoccupazioni riguardo al potenziale dell’intelligenza artificiale di diffondere disinformazione, aggravata dalla sua tendenza a produrre contenuti privi di senso.
Affrontando le implicazioni più ampie, il Fondo monetario internazionale ha recentemente emesso una nota cautelativa, suggerendo che quasi il 40% dei posti di lavoro a livello globale potrebbe essere influenzato dall’ascesa dell’intelligenza artificiale.