
(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 GROSSETO – Ricavi scarsi e costi in aumento, anche quelli indiretti delle
utenze. Queste le problematiche che sono emerse dal sondaggio condotto da
Confesercenti tra gli esercenti. Problematiche che accomunano commercio e
turismo. Ma gli esercenti non sono gente da attendere mani in mano. Anzi.
Sono i primi a proporre strategie. Programmano di maggior puntare ad una
maggiore promozione della loro proposta al mercato, e per il nuovo anno
pensano ad un ampliamento dell’offerta dei prodotti e servizi per stimolare
la crescita dei ricavi e la fidelizzazione della clientela andando al
contempo verso scelte gestionali per la riduzione dei costi d’impresa.
Le imprese intervistate in generale si dividono a meta? nell’esprimere
soddisfazione ed insoddisfazione rispetto ai ricavi, mentre solo il 15% del
campione dichiara ‘soddisfacente’ il livello di controllo e gestione dei
costi diretti ed indiretti d’impresa (il 46% e? poco soddisfatto, ed il 39%
e? per nulla soddisfatto).
Per quanto riguarda il reperimento del personale dipendente il 31%
preferisce non rispondere, ma solo il 17% si dichiara soddisfatto;
pertanto, il restante 52% si divide fra poco e per nulla soddisfatto.
Con un focus sul commercio (in sede fissa o ambulante) si registra una
maggiore insoddisfazione nei ricavi, pari al 68%, ed anche sui costi: circa
il 90% degli intervistati risponde di essere poco o per nulla soddisfatto.
Poco meglio i pubblici esercizi.
Secondo chi ha partecipato al sondaggio una delle principali preoccupazioni
per l’anno appena iniziato riguarda i costi energetici. Seguita
dall’aumento della concorrenza (fisica ed online), e dalla riduzione dei
ricavi: in particolare il 69% degli imprenditori si dichiara preoccupato o
molto preoccupato per la riduzione dei margini di guadagno.
Tre le ricette sulle quali punteranno gli imprenditori del commercio,
turismo e servizi per affrontare il nuovo anno, attivita? di promozione per
una maggiore capacità di attrazione (60%), ampliamento dell’offerta dei
prodotti e servizi per stimolare la crescita dei ricavi e/o la
fidelizzazione della clientela (60%), affrontare scelte organizzative e
gestionali per la riduzione dei costi d’impresa diretti ed indiretti (55%).
Chi risponde sottolinea anche l’esigenza di un più semplice accesso al
credito, esternalizzazione di servizi finora gestiti internamente, oltre
fare rete con colleghi ed istituzioni.
Nell’opinione degli esercenti le associazioni di categoria svolgono un
ruolo strategico nella crisi del settore, ed a tali soggetti viene
demandato il compito di strutturare l’attivita? di rete con colleghi ed
istituzioni, che non viene interpretata come una strategia spettante alla
singola impresa. Quello che rammarica è che gli imprenditori del commercio,
turismo e servizi, ripongano in generale scarsa fiducia nei confronti della
politica locale in questa delicata fase economica attuale. Da 0 a 100 il
livello di fiducia degli imprenditori maremmani si attesta ad una media
poco al di sotto del 20.
Si segnala un indice di fiducia differenziato a seconda delle zone: Zona
Nord 23 su 100, Grosseto 21 su 100 Zona Sud 15 su 100.
«Confesercenti Grosseto ha strutturato questo sondaggio online per tastare
il polso delle imprese, per comprendere al meglio il livello di
soddisfazione o insoddisfazione rispetto ai risultati dell’anno appena
concluso e le preoccupazioni, oltre gli obiettivi, nell’affrontare l’anno
appena iniziato» le parole del direttore provinciale dell’associazione di
categoria *Andrea Biondi*.
«Per sostenere le imprese associate, oltre l’intero comparto del commercio,
turismo e servizi, del quale siamo rappresentativi, abbiamo avviato la
definizione di azioni concrete per il controllo dei costi energetici,
supportare la ricerca e formazione di personale delle imprese, e stimolare
la capacità di fare rete fra istituzioni e tessuto produttivo. Le nostre
sedi di Grosseto, Follonica ed Orbetello sono a disposizione delle aziende