
(AGENPARL) – mar 30 gennaio 2024 Gentili colleghi, a nome e per conto degli avvocati difensori
dell’onorevole Dario Safina, vi inoltro la seguente nota
Grazie e buon lavoro a tutti
Ufficio Stampa
Carmela Barbara
Prendiamo atto del provvedimento con il quale il GIP, a seguito
dell’interrogatorio dell’On.le Dario Safina, ha sostituito la misura degli
arresti domiciliari con quella meno afflittiva della misura dell’obbligo di
dimora nei comuni di Trapani e Erice. Riteniamo, tuttavia, ingiusto anche
quest’ulteriore decisione. Abbiamo sempre sostenuto l’inesistenza di
qualsivoglia ipotesi di reato contestata al nostro assistito e, di
conseguenza, l’insussistenza di esigenze cautelari. L’indagine, a parere
della difesa, è pervasa da evidenti lacune istruttorie che sarebbero state
evitate se fossero stati acquisiti tutti gli atti della complessa vicenda
amministrativa che ha riguardato, negli anni, i rapporti tra il Comune di
Trapani e la City green Light Srl. Sotto altro profilo, anche a volere
tacere sugli aspetti in punto di diritto, grande perplessità desta il
percorso logico motivazionale seguito dal GIP con l’ordinanza di
sostituzione della misura. Da una prima lettura, anche volendo tacere sugli
aspetti in punto di diritto, si sostiene in detta ordinanza che,
addirittura, in tempi non sospetti e quando ancora l’On.le Safina neppure
immaginava che il suo partito lo avrebbe candidato all’ARS, era ben conscio
che nella sua città di origine avrebbe ottenuto poche preferenze.
Attendiamo fiduciosi l’esito del procedimento innanzi il Tribunale del
Riesame la cui udienza è stata fissata per giorno 2 febbraio.
Trapani-Roma 30 gennaio 2024
Avv. Giuseppe Rando Avv. Salvatore Longo