
(AGENPARL) – ven 26 gennaio 2024 Buongiorno,
segnaliamo le due mostre che in occasione della Giornata della Memoria 2024
apriranno al Ghetto di Venezia domenica 28 gennaio.
Dal 28 gennaio al 30 marzo due mostre realizzate dalla Comunità Ebraica di
Venezia con il Museo ebraico e Opera Laboratori:
Giochi e giocattoli, compagni di Viaggio, 1943-1945 presso l?Aula Didattica
Venezia 1945 ? Città Rifugio a Ikona Gallery
La Comunità Ebraica di Venezia, in occasione della Giornata della Memoria
2024, ha organizzato due esposizioni con l?intento di raccontare ad un
pubblico di tutte le età ciò che avvenne a Venezia tra il 1943 e il 1945.
Attraverso i giocattoli e i racconti dei bambini tramandati fino ai giorni
nostri, i visitatori potranno avvicinarsi alle esperienze vissute da chi in
quegli anni stava vivendo la propria infanzia o l?adolescenza. In campo di
Ghetto Novo, nello spazio di Ikona Gallery, saranno visibili documenti
originali inediti, provenienti dagli Archivi della Comunità ebraica di
Venezia, con foto e testimonianze di profughi ebrei stranieri accolti a
Venezia subito dopo la Liberazione.
Il Veneto infatti, si è distinto, come primo rifugio per tanti ebrei
sopravvissuti ai campi di sterminio.
Entrambe le esposizioni apriranno ufficialmente al pubblico domenica 28
gennaio nel sestiere di Cannaregio. ?Giochi e giocattoli, compagni di
Viaggio, 1943-1945? accoglierà i primi visitatori a partire dalle ore 10
nell?Aula Didattica in Calle del Forno, mentre ?Venezia 1945 ? Città
Rifugio? aprirà alle ore 12 negli spazi di Ikona Gallery in Campo di Ghetto
Novo. Le due esposizioni saranno visitabili su prenotazione fino al 30 marzo
dalle 10 alle 17, dalla domenica al venerdì (sabato escluso).
I giocattoli hanno spesso rappresentato l?unico legame con la casa da cui i
bambini sono stati strappati per viaggi di salvezza o di sterminio. Le
esperienze vissute da alcuni bambini tra il 1943 e il 1945 vengono narrate
dalla voce dei giocattoli: bambole, una trottola, una barca, un triciclo e
un piattino scaldavivande racconteranno le storie dei loro proprietari.
Documenti e storie di profughi ebrei stranieri, provenienti dai campi di
sterminio e accolti a Venezia, invece, testimonieranno l?importanza di
Venezia come città di accoglienza. Il Veneto è stato, infatti, un luogo di
transito, dove molti sopravvissuti alla Shoah hanno trovato alloggio.
Numerose furono le organizzazioni, non solo ebraiche, che hanno contribuito
a creare una rete di solidarietà per i profughi, mettendo a disposizione
case, alberghi, abiti e pasti gratuiti.
Entrambe le esposizioni sono state ideate e curate dalla Comunità Ebraica di
Venezia e dal Museo Ebraico di Venezia, in collaborazione con Opera
Laboratori
Andrea Acampa
Ufficio Stampa – Firenze Musei
Palazzo Pitti, Piazza Pitti, 1 ? 50125 Firenze
http://www.operalaboratori.com
cid:image002.gif@01D0630F.E1C30CA0 Rispetta l’ambiente. Non stampare questa
mail se non è necessario.
Questa e-mail e ogni file allegato hanno carattere riservato e sono
indirizzati esclusivamente al/ai destinatari in indirizzo. Se non siete
destinatari del messaggio vogliate immediatamente darmene cortese