(AGENPARL) – mar 23 gennaio 2024 Comunicato Stampa
Aeranti-Corallo in audizione alle Commissioni riunite VII e IX
della Camera dei Deputati sulle modifiche al TUSMA. Chiesta
esenzione per 10 anni dal pagamento dei diritti amministrativi e
contributi per gli operatori di rete DAB
Roma, 23 gennaio 2024
Aeranti-Corallo è stata ascoltata in audizione davanti le Commissioni riunite VII (cultura, scienza e
istruzione) e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, nell’ambito
dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto
legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il testo unico dei servizi di media audiovisivi (TUSMA).
Nel corso dell’audizione, presieduta dall’on. Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione, il
coordinatore della federazione, Marco Rossignoli, si è, tra l’altro, soffermato sulla questione del
pagamento dei diritti amministrativi dovuti dagli operatori di rete per la radiofonia digitale DAB+ nella
fase di avvio e di sviluppo della nuova tecnologia.
“L’attuale schema di decreto legislativo – ha evidenziato Rossignoli – prevede l’esenzione per cinque
anni (a partire dalla pubblicazione della delibera Agcom n. 286/22/CONS) del pagamento dei diritti
amministrativi per lo svolgimento dell’attività di operatore di rete radiofonica digitale nonché dei
contributi previsti per i diritti di uso delle frequenze radiofoniche digitali”.
A parere di Aeranti-Corallo, sarebbe, invece, necessario che tale esenzione trovasse applicazione per
dieci anni decorrenti dalla data dell’effettivo avvio delle trasmissioni sulla base del PNAF DAB e non
dalla data della relativa pubblicazione. Peraltro, la delibera n. 286/22/CONS è stata pubblicata il 27
luglio 2022, e, pertanto, la citata esenzione ha già perso 18 mesi di possibile efficacia.
“Inoltre – ha sottolineato Rossignoli – stante la tempistica delle procedure di assegnazione dei diritti di
uso attualmente in corso, le stesse non verranno presumibilmente completate prima della fine del
corrente anno”.
Rossignoli ha, quindi, evidenziato che “le reti DAB+ delle società consortili che risulteranno
assegnatarie dei diritti d’uso delle frequenze andranno a regime non prima di 5 anni dal rilascio dei
relativi diritti d’uso delle frequenze. Tali reti, infatti, dovranno essere realizzate nell’arco di 5 anni con
copertura di tipo mobile di almeno il 70% della popolazione di ogni bacino o sub bacino di
riferimento. Conseguentemente, appare corretto che la suddetta esenzione trovi applicazione per i 5
anni successivi al completamento degli investimenti e, quindi, per dieci anni dal rilascio dei diritti
d’uso”.
Per ulteriori informazioni:
Andrea Rivetta (Ufficio Stampa)
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