(AGENPARL) - Roma, 21 Gennaio 2024(AGENPARL) – dom 21 gennaio 2024 Come fa un paese civile e moderno sopportare che in soli due giorni (17/18
gennaio 2024) ci siano 10 lavoratori morti sul lavoro? Per poi ricordare
che ce ne sono già moltissimi anche in itinere. La strage occultata da
interessi e menefreghismo. Voglio citare la Senatrice Liliana Segre quando
diceva nel caso della deportazione che quello che faceva più male era
l’indifferenza verso quello che accadeva: Tutti sapevano e anche oggi sanno
che c’è un’autentica strage di lavoratori, mai stati così tanti, ma alla
nostra classe dirigente non importa nulla. Eccole province della strage. ma
vorrei dire la mia sul limite ai 30 all’ora nella mia città.. E’ un limite
sacrosanto, vi faccio l’esempio: cinque degli ultimi morti sul lavoro sono
autotrasportatori, muoiono per malori, per la stanchezza per turni di
lavori massacranti e in questo coinvolgono tanti altri cittadini e
lavoratori; alla guida di altri mezzi, pedoni, ciclisti, soprattutto nelle
aree urbane. Ai 30 all’ora è facile che si salvino ai 50 muoiono. Ma come
si vede dalle polemiche strumentali, le vite di chi lavora e in generale
dei cittadini, e anche di bambini, non contano niente. Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it In allegato le province dalla più
sicura alla più nefasta nel 2023 In allegato le province dalla più sicura
alla più nefasta nel 2023
