
(AGENPARL) – mer 17 gennaio 2024 COMUNICATO STAMPA ANAAO ASSOMED ? 17 GENNAIO 2024
MILLEPROROGHE. ANAAO: LO SCUDO PENALE RISPONDE ALLE NOSTRE RICHIESTE, MA
VA ESTESO A TUTTO IL 2025
Roma 17 gennaio 2024 – ?L?emendamento sullo scudo penale che dovrebbe
essere introdotto nel decreto milleproroghe risponde alle richieste
dell?Anaao Assomed e di questo ringraziamo la sensibilità delle forze
politiche, in particolare l?on. Annarita Patriarca (FI) e del Ministro
della salute Orazio Schillaci che lo sostengono?, commenta Pierino Di
Silverio Segretario Nazionale Anaao Assomed. ?Chiediamo però che sia steso
a tutto il 2025, in attesa che si concluda l?iter per arrivare alla
depenalizzazione dell?atto medico?.
La richiesta è stata avanzata nel documento presentato alle Commissioni
Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul ddl Milleproroghe.
?I preoccupanti dati sull?andamento della pandemia Covid-19 e la sua
corrente diffusione ? sottolinea Pierino Di Silverio Segretario Nazionale
Anaao Assomed – ripropongono l?attualità del ?cosiddetto scudo penale?
ritenendo che possa svolgere una funzione di richiamo alla valutazione
delle situazioni emergenziali ?con gli occhi della colpa grave?, come
sottolineato da anni dalla giurisprudenza. Indipendentemente dalla natura
dell?emergenza, epidemica o no. Va quindi ribadito il carattere generale
della punibilità dei professionisti della sanità solo per colpa grave, con
riguardo ai fatti commessi in una situazione di emergenza, qualunque essa
sia. È un fatto notorio che la carenza degli organici, come testimoniato
dalla letteratura internazionale, sia fattore di rischio di eventi
avversi, e questo dato rappresenta una vera e propria emergenza?.
?È sicuramente di primaria importanza ? prosegue Di Silverio – limitare,
in generale, la punibilità dei reati di omicidio colposo o di lesioni
personali colpose commessi dagli esercenti una professione sanitaria ai
soli casi di colpa grave, come ribadito sia dalla giurisprudenza che da
molti disegni di legge assegnati in Parlamento e come anche rappresentato
nelle mozioni in materia di disciplina della responsabilità professionale
degli esercenti le professioni sanitarie e per il superamento delle
criticità connesse alla carenza di organico del personale, approvate in
Aula alla Camera l?11 gennaio scorso?.
?Dobbiamo anche tener conto del notevole numero di procedimenti penali
avviato nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie, il cui
esito, nella quasi totalità dei casi, si risolve con il proscioglimento,
ma che ha come diretta conseguenza l?incremento della medicina difensiva
con aggravio di costi per la sanità pubblica, oltre all?inevitabile ed
ulteriore ingolfamento delle liste di attesa. Traendo insegnamento dalle
criticità emerse durante la pandemia da Covid-19, è opportuno introdurre
un riferimento all?eventuale eccezionalità del caso concreto o delle
circostanze in cui lo stesso si verifica, così da evitare, per il futuro,
la necessità di fare ricorso alla legislazione di emergenza.
L?accertamento circa la natura ?gravemente colposa? di una determinata
condotta terapeutica non può limitarsi all?eventuale adesione alle linee
guida o buone pratiche di settore, ma deve basarsi anche su altri fattori,
quali ad esempio, l?eccezionalità del caso concreto o del contesto in cui
lo stesso si verifica, il livello di esperienza e specializzazione sia del
singolo sanitario, che della struttura in cui questi è inserito, nonché le
risorse concretamente messe a disposizione dell?operatore. Le oggettive
carenze organizzative della struttura sanitaria in cui si verifica
l?evento avverso non devono ?ricadere? sugli operatori sanitari in sede di
accertamento giudiziale del grado della colpa. Occorre quindi valutare la
coerenza della condotta non solo rispetto alle evidenze scientifiche
disponibili, ma anche alle specifiche condizioni di lavoro e alle
eventuali carenze strutturali e organizzative?.
?In tale prospettiva ? conclude Di Silverio – la valutazione del grado
della colpa dovrebbe tener conto della particolare situazione di
?emergenza lavorativa? in cui il fatto si è verificato?.
Silvia Procaccini
Responsabile
Ufficio Comunicazione
Anaao Assomed
Roma 00185
http://www.anaao.it