
(AGENPARL) – mar 09 gennaio 2024 *Si insedia oggi l’Osservatorio regionale del Digitale*
*Delli Noci: Uno strumento organizzativo fondamentale per costruire la
nuova Agenda digitale della Puglia*
Il percorso di partecipazione e condivisione del documento strategico
regionale di Agenda Digitale della Puglia, #PugliaDigitale2030, si
arricchisce oggi dei contributi di un apposito Osservatorio, che avrà il
compito di svolgere attività di osservazione, raccolta, monitoraggio e
analisi di dati relativi al sistema IT pugliese, nonché raccogliere i
bisogni delle imprese e delle Pubbliche amministrazioni pugliesi nei vari
settori, dalla sanità alla finanza, dalle infrastrutture alla scuola
all’industria manifatturiera ecc..
L’Osservatorio regionale dell’Agenda Digitale pugliese è presieduto
dall’Assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, e costituito
da venti componenti esperti: sei componenti del Gruppo di lavoro
interdipartimentale; un rappresentante di ANCI Puglia; un rappresentante di
UNIONCAMERE Puglia; un rappresentante del CURC Puglia – Comitato Regionale
di Coordinamento Universitario; un rappresentante del settore della ricerca
non universitaria, nonché di Centri di Competenza ad alta specializzazione
(MedITech Competence Center I 4.0); un rappresentante dell’Ufficio
Scolastico Regionale pugliese; un rappresentante degli Istituti Tecnici
Superiori regionali; due rappresentanti dei distretti tecnologici pugliesi
attivi nel settore delle tecnologie informatiche (Dhitech Scarl, Distretto
Produttivo dell’Informatica); un rappresentante dei Poli europei di
innovazione Digitale, tre rappresentanti del partenariato economico e
sociale istituito per la gestione dei fondi europei (PES), di cui uno in
rappresentanza del Forum de terzo settore, uno in rappresentanza delle
associazioni datoriale ed uno rappresentativo delle organizzazioni
sindacali; un rappresentante degli Enti non a scopo di lucro attivi in
ambito ICT (ANORC); un rappresentante delle Associazioni di cittadinanza
attiva (Istituto Pugliese Consumo).
Due i temi prioritari emersi nell’incontro di oggi: competenze e supporto
alle micro imprese nella comprensione delle opportunità della
trasformazione digitale.
“Raccogliere i contributi provenienti dal mondo della Pubblica
Amministrazione, dal mondo della formazione, della ricerca e innovazione,
dal mondo della impresa IT locale, dal partenariato economico e sociale,
dei consumatori e da Enti non a scopo di lucro attivi in ambito ICT – ha
commentato *Delli Noci* – è per noi fondamentale per conoscerne le reali
esigenze e migliorare l’efficacia delle decisioni. In un settore in grande
evoluzione, come quello del digitale, che non può più essere considerato un
asset verticale, un’area isolata e a sé, ma un asset orizzontale che
riguarda tutti e ogni ambito della vita quotidiana, coinvolgere attori
diversi ci permetterà di definire le strategie per le competenze digitali,
le infrastrutture digitali sicure e sostenibili, la trasformazione digitale
delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese, la
digitalizzazione dei servizi pubblici e di individuare gli interventi
regionali di promozione e sostegno dei settori legati alla filiera ICT,
razionalizzando e ottimizzando le risorse finanziarie disponibili.
L’osservatorio, dunque, è uno strumento organizzativo fondamentale per
unire le diverse anime, le diverse competenze e fare quel salto di qualità
verso la digitalizzazione di cui abbiamo bisogno.
Comprendere ad esempio la maturità digitale a livello sub-regionale, nei
vari settori, avere strumenti di misura condivisi del livello di
digitalizzazione dei singoli comuni ma anche degli indicatori che ci
restituiscano informazioni sulle imprese con meno di 10 dipendenti, quindi
sulla maggior parte delle imprese pugliesi, ci può permettere di
intercettare e misurare le loro esigenze e di agire con misure specifiche.
Trainare il sistema Puglia verso un livello di digitalizzazione più vicino
alle medie europee e verso una nuova visione dei modelli di business,
aiutare le nostre imprese ad aprirsi a mercati interni ed esterni diversi e
più sfidanti, sono sfide che cogliamo e che, sono certo, ci troveranno