
(AGENPARL) – lun 08 gennaio 2024 BONUS IN EDILIZIA, ENZO PELLE (FILCA-CISL): “COINVOLGERE LE
STAZIONI APPALTANTI PER RIQUALIFICARE LE AREE CRITICHE DELLE
CITTA’”
“Per rigenerare e riqualificare i condomìni italiani è bene
coinvolgere le stazioni appaltanti attraverso una gestione univoca,
digitale e accentrata localmente dei nuovi bonus. In particolare i
cittadini con fasce di reddito più elevate potranno utilizzare la
detrazione fiscale, mentre per i cittadini meno abbienti sarà
necessaria un’agevolazione più alta con intervento diretto, sconto
in fattura o cessione del credito”. Lo propone Enzo Pelle,
segretario generale della Filca-Cisl nazionale. “Il DL 212/2023 del
30 dicembre 2023 – spiega – ha previsto misure urgenti relative al
tanto discusso Superbonus, venendo incontro ai cittadini con reddito
inferiore ai 15mila euro e che abbiano svolto almeno il 60% dei
lavori a dicembre 2023. Il sistema dei bonus deve tenere presente che
nei condomìni delle aree periferiche complesse gravano numerose
problematiche: la mancanza di interventi precedenti, le modifiche del
costruito, l’anzianità degli edifici, che non permette il salto di
due classi energetiche, l’assenza della normativa antisismica, la
complessità nella cessione del credito e nella gestione degli
alloggi per gli inquilini. Di conseguenza – dichiara Pelle – è
fondamentale ripensare i bonus per il futuro, correlandoli a fondi
finanziati come quelli del Piano Nazionale Complementare, che ha
decorrenze più lunghe, e alle norme sulla rigenerazione urbana.
Bisogna indirizzare gli incentivi fiscali, differenziarli in funzione
dei cittadini coinvolti, unificare le risorse, fare interventi di
demolizione e ricostruzione, monitorare il patrimonio edile, operare
una selezione qualificata degli operatori economici e dare
trasparenza ai progetti. Il nuovo paradigma – prosegue il
sindacalista cislino – è coinvolgere le amministrazioni locali nella
gestione delle risorse, utilizzando in modo combinato la spesa
diretta e le agevolazioni fiscali, come i bonus edili, servendosi di
nuovi metodi di digitalizzazione che monitorino, nel tempo,
l’utilizzo e la destinazione delle aree
rigenerate/riqualificate”. Il segretario generale della Filca
interviene sul tema della trasparenza: “Per garantirla – spiega –
è fondamentale che le stazioni appaltanti locali si occupino
direttamente dei finanziamenti per le aree individuate, mettendoli in
trasparenza e monitorandoli, grazie anche ai nuovi metodi di
digitalizzazione previsti dalla norma dei Contratti Pubblici. Le
capacità di questi centri di spesa, che dovranno essere
ulteriormente potenziate, potranno garantire qualità dei progetti e
nella selezione dell’operatore economico e, di conseguenza, del
costruito/riqualificato. Nei progetti di
rigenerazione/riqualificazione individuati dalle amministrazioni
locali, per i condomìni in aree complesse e critiche che non hanno
nemmeno pensato di sfruttare il superbonus, le stazioni appaltanti
devono poter intervenire direttamente utilizzando il sistema
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che consente un
risparmio di spesa, attraverso le economie generate dal ribasso
d’asta, garantendo al contempo la qualità del lavoro e la
sicurezza degli addetti. I nuovi bonus di riqualificazione –
dichiara il segretario generale della Filca – devono quindi prevedere
un duplice canale: per i cittadini con fasce di reddito più elevate
si potrà accedere all’agevolazione nella già sperimentata e
comprovata modalità in detrazione fiscale, agevolando al contempo
l’accesso ad un sistema di concessione del credito, a copertura
della percentuale non soggetta a detrazione. È auspicabile, di
conseguenza, la creazione di un fondo per il credito di questi
specifici casi, aperto anche alla partecipazione di investimenti in
partenariato pubblico-privato. Per i cittadini con redditi più bassi
e per i quali sarebbe impossibile partecipare alle spese o ottenere
un credito bancario per la copertura delle percentuali, è invece
necessaria un’agevolazione più alta con intervento diretto, sconto
in fattura o cessione del credito. La gestione diretta/indiretta
delle Amministrazioni locali fornirebbe garanzie di qualità e
impulso alla rigenerazione sistemica, con l’accesso
all’agevolazione differenziata, in modo da essere più funzionale
per le aree di intervento, sostenibile per lo Stato e più equa e
partecipata socialmente. Una struttura volta a rendere efficienti gli
investimenti, trasparenti e moderni, per alzare la qualità del
costruito e della vita dei cittadini del paese”, conclude Enzo
Pelle.
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Vanni Petrelli