
(AGENPARL) – ven 22 dicembre 2023 USLNotizie
Comunicazioni dall’Azienda Usl Toscana nord ovest
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Centro trasfusionale del “Versilia”: l’impegno dell’associazione “Leo vive” per aiutare chi ha bisogno
Lido di Camaiore, 22 dicembre 2023 – Un evento davvero importante e che apre una strada. Si è svolto lo scorso 16 dicembre al centro trasfusionale
dell’ospedale Versilia, unendo la memoria la memoria di due giovani vite perse tragicamente e l’importanza della solidarietà umana.
Dopo l’incidente stradale che ha causato questa estate la prematura scomparsa di Emma Genovali e Leonardo Brown, i loro genitori hanno deciso di
trasformare il dolore in azione.
Manuela Guidi, mamma di Leonardo, che ha dedicato al figlio l’associazione “Leo Vive”, e Ilaria Grazioli, madre di Emma (la fidanzata di Leo deceduta
insieme a lui nello stesso incidente), il 16 dicembre si sono presentare al Centro Trasfusionale diretto da Silvia Raffaelli, per diventare donatrici
di sangue, insieme ad altre 11 persone (molte coetanee dei due giovani)
La dottoressa Raffaelli ha spiegato di aver incontrato la signora Guidi a metà novembre a una Festa dei Donatori, organizzata da un’associazione
del volontariato del dono del sangue, in cui alla donna era stato consegnato un riconoscimento alla memoria del figlio, deceduto a 22 anni, il quale
aveva effettuato la sua prima donazione di sangue un anno prima, nel 2022, e dopo l’incidente aveva anche donato gli organi.
Quell’evento di novembre aveva rappresentato l’occasione per approfondire il tema delle donazioni e per evidenziare quanto sono importanti i
donatori per portare avanti le attività sanitarie in particolare per garantire gli interventi chirurgici e i trapianti d’organo.
Da qui la volontà della madre di Leonardo di diventare donatrice e, in un contatto successivo, Manuela Guidi ha detto alla dottoressa Raffaelli di
aver fondato l’associazione “Leo Vive” in ricordo di suo figlio e ha preannunciato la sua visita, con altre persone, al Centro trasfusionale per
attivare il percorso della donazione di sangue.
Si è così arrivati all’evento del 16 dicembre, con tutto il gruppo di nuovi volontati che è stato “preso in carico” dal personale della
struttura e guidato attraverso l’iter per diventare donatori. Anche molti giovani, insieme alle mamme di Leo ed Emma, hanno risposto alla chiamata,
testimoniando come la memoria dei loro amici che oggi non ci sono più li abbia ispirati a compiere questo gesto di solidarietà e di generosità.
D’altra parte l’associazione “Leo vive” nasce con l’obiettivo, non solo di onorare la memoria di Leo e Emma, ma anche di organizzare
iniziative che possano portare beneficio agli altri, iniziando proprio con quella del 16 dicembre, in collaborazione con il Centro trasfusionale
dell’ospedale Versilia.
L’associazione, però, non si occupa solo di promuovere la donazione di sangue e di sensibilizzare tutta la comunità sull’importanza di questo
semplice gesto, ma cerca anche di avvicinare i ragazzi a un modo di vivere etico e sociale, cercando in più di valorizzare i giovani generosi e
talentuosi, che possono davvero rappresentare la parte buona della società.
La direttrice del Centro trasfusionale Maria Silvia Raffaelli, insieme al medico della direzione sanitaria Raffaella Monali e alla coordinatrice
infermieristica Simona Marsili, ha quindi ricordato che c’è sempre estremo bisogno di sangue, per supportare le emergenze e per “non far
rallentare” l’attività degli ospedali.
Ha quindi illustrato nel dettaglio il processo, comunque molto semplice, per diventare donatori: “E’ sufficiente avere 18 anni, essere in buona
salute e pesare più di 50 kg” – ha ricordato la dottoressa Raffaelli – . La donazione di sangue può essere fatta 4 volte l’anno per gli uomini
e 2 volte l’anno per le donne; è inoltre possibile donare il sangue intero oppure le componenti del sangue”.
La direttrice della struttura ha anche ringraziato tutte le 13 persone, a partire dalle due mamme, per la loro iniziativa di solidarietà, che potrà
aiutare a salvare molte vite e che conferma come dalla tristezza e dalla scomparsa di persone care si possa sviluppare un impegno concreto per fare
del bene agli altri e per migliorare il mondo in cui viviamo.
In allegato alcune immagini dell’evento del 16 dicembre al Centro trasfusionale dell’ospedale “Versilia”
(sdg)
File allegati :
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