
(AGENPARL) – mer 20 dicembre 2023 ExIlva/Acciaierie D’Italia
Questo il commento di Francesco Rizzo e Sasha Colautti (Esecutivo
Nazionale Usb) al tavolo odierno presso Palazzo Chigi, in presenza di ben
quattro Ministri e altrettanti sottosegretari.
“Quella del Governo sembra una resa, questo attendismo getta azienda nel
baratro. Abbiamo chiesto al Governo di assumerne il controllo e di cacciare
Arcelor-Mittal”.
“L’esordio del sottosegretario Mantovano è emblematico della situazione, il
Governo si deresponsabilizza dicendo che questa è una situazione che hanno
ereditato, e che possono solo attendere l’esito del confronto con Arcelor
Mittal, e capire in che modo questa è intenzionata a intervenire dentro
questa crisi.
Dopo una discussione durata 3 ore, la proposta del Governo è solo quella di
un rinvio della discussione al 29 Dicembre, a questo tavolo non c’è alcuna
indicazione di cosa si vuole fare.
Dopo un anno e mezzo di discussione, questo incontro ha lasciato la nostra
organizzazione di stucco.
Al tavolo abbiamo ribadito con forza la necessità di un intervento
immediato, rivolto ad assumere il controllo dell’azienda. Il tempo ormai è
finito e abbiamo fatto presente come sia necessario che il Governo assuma
come elemento di certezza il fatto che con Arcelor Mittal non c’è speranza
alcuna di rilancio degli stabilimenti e di come questo attendismo rischi di
compromettere del tutto la possibilità di far sopravvivere gli impianti.
Abbiamo fatto presente della grave situazione in cui versano i lavoratori,
abbiamo citato l’occupazione a Taranto della Concattedrale da parte dei
lavoratori dell’appalto, per spiegare come oggi questi subiscano ricatti
continui e la loro salute ed i loro stipendi siano utilizzati dalla
multinazionale come uno scudo umano finalizzato ad assorbire ulteriori
risorse pubbliche.
Siamo davanti ad un soggetto privato che ricatta tutti e che sta
compromettendo per intero una filiera strategica di questo paese,
spegnendone il futuro. La politica è inerme e oggi è sembrata a tutti una
resa della politica stessa. Anzi ci sembra che il Governo abbia ancora come
prima ipotesi la riconferma della multinazionale, preso dal terrore di
essere travolto dai contenziosi.
Come USB davanti a questa debacle della politica non possiamo che
continuare la mobilitazione, che dovrà assumere ulteriore intensità e
convinzione.
Non possiamo arrenderci e continueremo a difendere il futuro industriale di
questo paese, i lavoratori e la loro dignità, l’idea di un modello
economico e di sviluppo diverso che guardi alla tutela dell’ambiente.
Roma, 20 dicembre 2023
Francesco Rizzo e Sasha Colautti Esecutivo Confederale Usb
*Ufficio Stampa USB Taranto*
*[image: Foto]*