
(AGENPARL) – mar 19 dicembre 2023 COMUNICATO STAMPA
COPAGRI: CONTRATTI DI FIUME, PARTECIPAZIONE ATTIVA PRODUTTORI AGRICOLI PER
GESTIONE INTEGRATA E CONDIVISA RISORSE IDRICHE
Le istanze della Confederazione al XII Tavolo Nazionale dei Contratti di
Fiume, svoltosi il 18 e 19 dicembre a Napoli col patrocinio della Copagri
Napoli, 19 dicembre 2023 – ?Focalizzare concretamente l?attenzione sul
rapporto tra i Contratti di Fiume e l?agricoltura equivale a gettare le basi
per avviare un processo di partecipazione attiva volto a costruire una
comunità resiliente, in grado di affrontare in maniera più efficace la
gestione territoriale, andando al contempo a validare uno strumento chiave
per il coordinamento tra i vari stakeholder e per il monitoraggio
dell?impatto ambientale e della tutela del territorio?. Lo ha sottolineato
il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini intervenendo al XII
Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, svoltosi il 18 e 19 dicembre a
Napoli con il patrocinio della Confederazione Produttori Agricoli.
Bernardini, che ha partecipato all?Assemblea delle Regioni del Nord, ha
rappresentato le istanze della Confederazione, evidenziando l?importanza del
coinvolgimento diretto e attivo dei produttori agricoli, il cui apporto – ha
asserito – ?è fondamentale e insostituibile per garantire l?efficacia dei
Contatti di Fiume e per andare a promuovere un programma di gestione
integrato e condiviso delle risorse idriche?.
?Da questo punto di vista, l?agricoltura può svolgere un ruolo chiave,
andando ad incidere direttamente nella gestione idrica, sia da un punto di
vista di uso razionale della risorsa, che di controllo degli inquinanti di
origine chimica o zootecnica?, ha rimarcato il vicepresidente della Copagri.
Ai lavori ha inoltre partecipato il presidente della Copagri Calabria
Francesco Macrì, il quale è intervenuto all?Assemblea delle Regioni del Sud
e delle isole, spiegando come ?la partecipazione attiva degli agricoltori
nei contratti di fiume permette di incidere sulle scelte gestionali agricole
nelle zone che ricadono nei bacini idrografici, cruciali per la
conservazione di ecosistemi fluviali e lacustri, ma anche di consentire di
sviluppare al meglio delle strategie adattative per affrontare le sfide
climatiche?.
?Allo stesso tempo, l?adozione di pratiche agricole e specifiche
lavorazioni, soprattutto in aree marginali e a forti dislivelli, permette di
ridurre l?erosione del suolo e salvaguardare il territorio dal rischio
idraulico?, ha aggiunto Macrì, ad avviso del quale ?il Tavolo Nazionale deve
dare le linee guida a tutti i Contratti di Fiume, lavorando affinché vengano
gestiti da Gal, Flag, unioni di comuni o altri enti territoriali?.
?Al netto di queste considerazioni – hanno concluso Bernardini e Macrì – è
bene ricordare che attualmente, sia in Italia che in Europa, non sono molti
i Contratti di Fiume che prevedono una componente attiva del comparto
agricolo che superi le classiche operazioni di sensibilizzazione; è pertanto
fondamentale tenere alta l?attenzione sulle numerose opportunità offerte da
questi accordi, che oltre a contribuire allo sviluppo locale, sono
finalizzati a una migliore gestione e utilizzo delle risorse idriche,
contribuendo, inoltre, alla pianificazione del territorio e alla tutela
dell?ambiente?.
—————————
Ufficio Stampa
Confederazione Produttori Agricoli
—————————