
(AGENPARL) – lun 17 luglio 2023 ANNO XX
Numero 1511
17/07/2023
Pubblicato in Bari
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Direttore Responsabile: Laura Sutto
Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003
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I lavori della Commissione sanità
La Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino, dopo aver espresso parere favorevole a maggioranza alla deliberazione della Giunta regionale contenente il Documento di economia e finanza regionale, è passata all’esame di due disegni di legge.
Nello specifico, ha approvato all’unanimità il disegno di legge con cui si dispone la modifica della legge regionale n. 31/2014 “Riordino dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata (IZSPB), in attuazione dell’art. 11 del Decreto Legislativo n. 106 del 28/6/2012, in materia di riorganizzazione degli Enti vigilati dal Ministero della salute e dell’art. 1 del Decreto Legislativo n. 171/2016, concernente la nuova disciplina in materia di nomine dei direttori generali, amministrativi delle Aziende ed Enti del SSN.
Con la modifica si specifica che la nomina del direttore generale è effettuata attingendo ad un apposito elenco di idonei predisposto dalla Regione Puglia, previo avviso pubblico e selezione effettuata da parte di una commissione composta da tre esperti, di cui uno designato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, uno dalla Regione Puglia e uno dalla Regione Basilicata, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Inoltre è specificato che possono partecipare all’avviso pubblico coloro i quali, in possesso dei requisiti previsti, risultano inseriti nell’Elenco dei candidati idonei alla nomina di direttore generale degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, riportato in apposita sezione dell’Elenco Nazionale dei candidati idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale.
L’altro disegno di legge approvato all’unanimità ha riguardato due modifiche da apportare alla legge di stabilità regionale 2023 e alla legge di assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022.
In riferimento all’art. 105 della legge di stabilità regionale 2023, si è intervenuti sulla norma che riguarda le disposizioni in materia donazione del sangue cordonale e attività della banca del sangue, a seguito di valutazioni emesse dal Ministero della Salute, in potenziale contrasto con l’articolo 81 e l’articolo 117 terzo comma della Costituzione. Al fine di confermare l’impegno della Regione ad adottare le modifiche concordate, si è provveduto a modificare il comma 1 dell’articolo 105 come segue. “Al fine di diffondere e radicare la cultura della donazione del sangue cordonale e incrementare l’attività della Banca del sangue cordonale istituita presso la Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, tutti i dirigenti medici dei punti nascita pubblici abilitati al prelievo sono tenuti a proporre la donazione alle donne in gravidanza all’atto della presa in carico in vista del parto, anche qualora tale attività sia svolta in regime di attività libero professionale intramuraria o extramuraria. L’accettazione non dev’essere motivata, deve essere sottoscritta e allegata alla cartella clinica”.
L’altra modifica cita: “Entro e non oltre trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il responsabile della struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali adotta protocolli operativi sulle modalità di donazione e prelievo del sangue cordonale definiti dalla Banca di riferimento in linea con le indicazioni previste dalle normative vigenti, nonché sul procedimento d’informazione alla donazione e conseguimento del consenso, coerente con tutte le finalità di cui al comma 1 e utilizzando standard organizzativi fondati sulla semplicità, non aggravamento e appropriatezza delle procedure”.
In riferimento invece all’art. 20 della legge regionale di assestamento e variazione al bilancio 2022, con la modifica si è intervenuti sull’articolo che riguarda le disposizioni in materia di screening neonatale visivo, sulle quali il Ministero della Salute ha manifestato dubbi di legittimità costituzionale. Le osservazioni fornite dal Ministero hanno riguardato, in particolare, la necessità di allineare la norma al vigente decreto sui Livelli Essenziali di assistenza, oltre che alle esigenze di finanza pubblica alla luce del fatto che la Regione Puglia, in Piano Operativo, non può erogare prestazioni extra – LEA.
Pertanto, la Regione è intervenuta a riportare tali modifiche: “Al fine di garantire la diagnosi precoce di malattie in età neonatale e la relativa somministrazione di efficaci terapie anche farmacologiche è garantito, ai sensi dell’art. 38, comma 2 del DPCM 12 gennaio 2017, lo screening per la diagnosi precoce della cataratta congenita, salvo dichiarazione di espresso rifiuto da parte degli aventi diritto”; “In caso di neonati senza fattori di rischio per deficit visivo a esordio tardivo, qualora l’esito del test fosse dubbio o positivo, il paziente deve essere inviato entro 12 giorni con priorità e con invio tempestivo, con prenotazione effettuata dallo stesso Punto nascita, presso l’unità operativa specialistica di branca per la conferma e la presa in carico. In caso di neonati con fattori di rischio oftalmologico, qualora l’esito del test fosse positivo, il paziente deve essere inviato tempestivamente, senza parere oculistico, dal Punto nascita all’unità operativa specialistica di branca per la conferma e la presa in carico”.
Nel prosieguo dei lavori si è svolta l’audizione richiesta dai consiglieri regionali Paolo Pagliaro (LPD), Michele Picaro (FdI) e Paride Mazzotta (FI), relativa allo scorrimento della graduatoria degli idonei al concorso unico regionale indetto dall’Asl BT per collaboratori amministrativi professionali cat. D1.
A chiedere qual è l’intenzione della Regione in merito all’utilizzo della graduatoria degli idonei che si compone di 558 nomi, sono stati i rappresentanti del Comitato idonei.
Nel merito hanno risposto l’assessore regionale alla sanità, il direttore del Dipartimento salute e la direttrice generale dell’Asl BT, i quali hanno chiarito che il concorso bandito per l’assunzione di 160 unità, ad oggi ha visto lo scorrimento della graduatoria fino al 287esimo posto, a seguito dell’utilizzo da parte di tutte le Asl pugliesi che hanno completato il fabbisogno del 2023. Sono in corso di scorrimento altre 12 unità richieste dall’Asl di Lecce che però devono essere ancora approvate dal Dipartimento. Pertanto, da questo momento in poi e fino a gennaio 2025, data in cui scadrà la graduatoria, le uniche speranze restano ancorate alle richieste che possono provenire da altri enti, come quelle giunte dall’Ordine dei medici di Bari e dal Ministero della giustizia.
L’atro argomento oggetto di audizione ha riguardato lo stato dell’arte della realizzazione del nuovo ospedale di Andria. Su richiesta del capogruppo del Pd Filippo Caracciolo, sono stati convocati in audizione l’assessore alla sanità, il direttore del Dipartimento salute, il direttore generale dell’Asl BT, il RUP ed il sindaco di Andria, a seguito dell’aggiornamento dei lavori definito nella seduta del 16 maggio scorso.
Dagli interventi dei soggetti interpellati non è emersa alcuna novità di rilievo, se non quella della consapevolezza che il progetto esistente è da ristrutturare perchè è fuori contesto e che il nuovo studio di fattibilità ha fatto lievitare il costo di realizzazione, raggiungendo una stima di 270 milioni di euro, rispetto ai 138 milioni del progetto originario, che però non scontava le conseguenze rivenienti dalla pandemia da Covid e dal caro prezzi delle materie prime. A loro dire, dopo l’incontro avvenuto il 10 luglio tra Asl BT, Asset e la Sezione governo dell’offerta, si è passati alle fasi operative, senza aver messo in dubbio né il valore né la qualità del finanziamento per una struttura ospedaliera che ospiterà i già previsti 400 posti letto e lo stesso numero di discipline. È necessaria però un’analisi di confronto tra il progetto esistente e quello che dovrà essere realizzato, i cui contenuti dovranno rientrare nei nuovi quadri clinici gestionali. Nel frattempo l’Asl BT dovrà certificare la disponibilità finanziaria per capire la somma che costituirà la parte da integrare e le modalità di reperimento.
I tempi per la chiusura della definizione del nuovo Piano clinico gestionale, con il relativo valore orientativo, sono previsti entro il 10 agosto, nel frattempo la Commissione sarà edotta del lavoro compiuto e deciderà la data del prossimo aggiornamento.