
(AGENPARL) – ven 14 luglio 2023 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
COMUNICATO STAMPA
SALARIO MINIMO – Unilavoro PMI “I salari dignitosi non si raggiungono per
legge, serve confronto urgente”
Frijia: “Incentivare la contrattazione di qualità, ma porre limiti all’applicazione dei
Ccnl scaduti”
“Il problema del lavoro povero è molto rilevante nel nostro Paese, ma non si
supera il problema con una legge” è il commento del Segretario Nazionale di
Unilavoro PMI Vito Frijia a seguito del deposito di un emendamento soppressivo
della proposta di legge sul salario minimo, ad opera della Maggioranza di
Governo.
“Se l’obiettivo è quello di innalzare le retribuzioni più basse è necessario
incentivare e rafforzare la contrattazione collettiva nazionale di qualità, ovvero
quella che non fa dumping salariale e che è rispettosa dell’art. 36 della nostra
Costituzione. Tutto questo senza limitare però la libertà sindacale, che
rappresenta un pilastro della nostra democrazia”.
“Per trattare di un tema così rilevante – continua Frijia – è necessario un
confronto vero tra politica e parti sociali, che vada ad evidenziare e superare i
limiti fino ad ora esistenti. Sicuramente dobbiamo puntare sugli sgravi fiscali
legati agli aumenti contrattuali e sulla semplificazione di strumenti come il
premio di risultato e il welfare aziendale, ad oggi appannaggio principalmente
delle medie e grandi imprese”.
LAVORO POVERO E CONTRATTAZIONE – “Bisogna però riconoscere – sottolinea
Frijia – che molti settori nei quali si annida il lavoro povero sono ‘coperti’ da
contrattazione collettiva ancora vigente nonostante sia scaduta da numerosi
anni. È il caso del settore della vigilanza privata e servizi fiduciari, in cui viene
applicato un contratto scaduto dal 2014. Su questo è necessario intervenire
subito, ponendo un limite all’applicazione di contratti collettivi oltre la data di
scadenza contrattuale” conclude Frijia.
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