
(AGENPARL) – mar 28 novembre 2023 Vignas
La viticoltura
nel Codice Rurale
e nella Carta de Logu
ORISTANO
Auditorium Hospitalis Sancti Antoni
Venerdì 1 dicembre 2023 · ore 18
[PROEMIO DI MARIANO]
1Noi Mariano, per grazia di Dio giudice d’Arborea,
conte di Goceano e visconte di Bas, tenuto conto delle
molte lamentazioni che di frequente sono state e sono
tuttora levate nelle terre nostre d’Arborea e di Logudoro, riguardo alle vigne, gli orti e i coltivi che vanno in
rovina e si impoveriscono per la scarsa vigilanza e cura
che si dà al bestiame, da parte del proprietario e di chi
lo custodisce, per la qual cosa molte vigne e orti restano
abbandonati e incolti, e molte persone, che pure vi lavorerebbero, si astengono dal lavorarle, per l’incertezza
di non aver frutto in ciò che vi lavorino, e volendo noi
provvedere all’utile comune e al buono stato della nostra gente, abbiamo deliberato di fare e promulghiamo
i seguenti ordinamenti, affinché, osservandoli e attenendovisi, le vigne, gli orti e i coltivi siano mantenuti
nella loro buona condizione, e coloro che le possiedono
le migliorino e le facciano progredire, e il bestiame sia
meglio governato, mantenuto e custodito.
[CAPITOLO 133] CXXXIII.
Ordiniamo che in ciascuna villa delle terre in cui vi siano
vigne e orti, si debba, da parte del nostro ufficiale, maiore
della contrada, ogni anno nel mese di febbraio, eleggere
persone di buona fama e buona condizione sociale, nella
villa grande otto uomini, sei nella villa media e nella villa
piccola quattro, le quali saranno fatte giurare dal maiore
della villa. 2Per richiesta che sarà loro rivolta, se vi potranno essere tutti, o altrimenti almeno tre dei detti giurati
insieme col maiore di detta villa, si recheranno a prendere
provvedimenti per le vigne e gli orti riguardo ai quali sarà
fatta richiesta. 3E provveduto che avranno, quelle vigne e
orti che a loro sembrerà essere sufficientemente e ben recintate tramite fossato o muro o siepe, e parrà loro essere
ben recintate in maniera non fraudolenta, siano tenuti ad
annotarle nel registro che a riguardo d’esse sarà disposto
di fare. 4E le vigne e gli orti che non siano recintate sufficientemente e secondo quanto disposto, non approverà,
né accetterà; e ordinerà, ai proprietari di dette vigne e orti
non sufficientemente recintate, di recintarle entro otto
giorni a partire dalla data in cui sia emessa l’ingiunzione,
e anche giurino di uccidere il bestiame e di farne denuncia, e di denunciare altresì gli uomini che troveranno dentro le dette vigne e orti chiusi con regolare recinzione, e
nei coltivi, secondo quanto disposto nei capitoli seguenti
sopra questo argomento ordinati, e di andare a valutare
i danni; 5la quale valutazione dovranno fare per bene e
onestamente secondo quanto in coscienza sembrerà loro
giusto, e senza inganno.
[CAPITOLO 138] CXXXVIII. Della terra incolta
Vogliamo e ordiniamo che a qualunque persona, di
qualunque condizione ella sia, che abbia una terra
incolta in un castigu messo a vigna, debba essere ordinato dal nostro ufficiale, maiore della contrada, che
quella terra incolta debba essere posta e impiantata
a vigna entro un anno, oppure che la venda o la ceda
a persona che la possa impiantare; 2il quale ordine
debba far registrare, sì che si possa sapere quando i
termini di tempo saranno scaduti. 3E quando, entro
il detto lasso di tempo, colui cui sarà ingiunto detto
ordine riguardo alla sopraddetta terra, non impiantasse o facesse impiantare la vigna, perché non voglia o non possa, né venda o ceda a persona che possa
metterla o impiantarla a vigna, il detto ufficiale gli
requisisca la terra e la incameri alla Corte nostra.
[CAPITOLO 139] CXXXIX. Del recintare il vigneto
Disponiamo e ordiniamo che ogni persona di qualunque grado, stato o condizione ella sia, che abbia
vigna o terra incolta in ciascuna delle vigne collettive sia tenuto a contribuire e pagare la propria quota,
e la parte della recinzione che farà secondo quanto
gli spetti.
SALUTI
Massimiliano Sanna
Sindaco del Comune di Oristano
Luca Faedda
Assessore alla Cultura del Comune di Oristano
Erika Vivian
Presidente ISTAR
INTRODUCE E COORDINA
Giampaolo Mele
Direttore Scientifico ISTAR
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ai tempi di Giovanni I d’Aragona il Cacciatore
ed Eleonora d’Arborea
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· Stella Splendens
· Los Set Goyts
· Mariam Matrem
· Ad Mortem Festinamus
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SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE
Maurizio Casu
IN COPERTINA
Tacuinum Sanitatis in Medicina (fine XIV secolo),
Österreichische Nationalbibliothek, Vienna
PER SAPERNE DI PIÙ
I testi in sardo arborense sono riprodotti dall’edizione quattrocentesca
della Carta de Logu conservata dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari.
Le traduzioni, di Maurizio Virdis, sono tratte dall’edizione
della Carta de Logu d’Arborea (secondo l’editio princeps),
curata da Giulia Murgia, Ilisso Edizioni, Nuoro 2022.
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