
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 Violenza di genere, Cisl: lavoriamo insieme su interventi culturali e
occupazionali
Nota del Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci
Ogni volta che avviene un femminicidio ci interroghiamo sui tanti
aspetti che riguardano anche il ruolo che deve svolgere in generale
la società. Oltre all’atteggiamento del singolo, siamo portati a
pensare che vi sia una certa retro cultura che nutre, asseconda e, a
volte, non ostacola chi ha comportamenti violenti nei confronti delle
donne, che porta fino ad uccidere come nel recente caso di Giulia. Ed
è dunque sul terreno culturale che tutti dobbiamo agire e impegnarci
per frenare questa emergenza di fronte a uomini incapaci di essere
“persone”. Occorre intervenire in maniera incisiva anche nelle
scuole con un programma obbligatorio di educazione al rispetto
dell’altro e noi, come Cisl, intendiamo impegnarci per fare in modo
che siano adottate misure adeguate ed efficaci sul fronte dei
comportamenti in ambito lavorativo e socio culturale. Decisivo è
agire sulle opportunità occupazionali che, troppo spesso, vedono le
donne ancora in seria difficoltà. Addirittura accade, come dimostra
l’ultima indagine Istat sul rapporto tra livelli di istruzione e
ritorni occupazionali, che nonostante il numero di donne laureate al
Sud sia maggiore di quello maschile, il tasso di occupazione
femminile sia molto più basso di quello degli uomini. Nel
Mezzogiorno, i laureati sono il 14% uomini e il 19,4% donne ma i
primi hanno un tasso di occupazione pari all’82%, mentre le donne
non vanno oltre il 70,3%. Inoltre, il tasso di occupazione (2022) in
Puglia è del 35,4% per le donne contro il 63,6% degli uomini. Questi
dati dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, che occorre percorrere
ancora una lunga strada verso la parità di genere anche nel mondo
del lavoro. Sono ben oltre 100 le donne uccise in Italia
dall’inizio dell’anno e, secondo il Viminale, il numero degli
omicidi commessi dai partner risulta in aumento. Ciò significa che
le aggressioni hanno avuto luogo in quell’ambito domestico che le
vittime potrebbero non essere state in grado di abbandonare,
nonostante i segnali di pericolo, anche per mancanza di indipendenza
economica. Parole e indignazione a parte, è giunto il momento di
passare ai fatti con sostegni reali finalizzati al mantenimento dei
figli e al rafforzamento dei servizi connessi all’infanzia, asili
nido in primis. Tante sono le lavoratrici costrette a lasciare il
lavoro non appena diventano madri, proprio perché non esiste una
valida rete di supporto. Emerge, inoltre, l’esigenza di potenziare
azioni che favoriscano l’assunzione delle donne nelle imprese. Al
contempo, riteniamo che bisogna avere piena fiducia nelle Forze
dell’Ordine e nella Magistratura, così da trovare la forza per
reagire e mai arrendersi o rassegnarsi. L’appello è, dunque,
rivolto in particolare alle istituzioni e alla politica affinché si
proceda in maniera spedita e incisiva, individuando misure di
protezione sempre più efficaci, verso un piano operativo supportato
da risorse economiche e azioni efficaci a colmare quegli spazi oscuri
in cui la violenza di genere si annida. Chiediamo alla Regione Puglia
maggiore confronto in modo da poter lavorare insieme, per promuovere
interventi di contrasto, ma anche di sensibilizzazione, formazione ed
informazione, insieme ai centri antiviolenza, restando fermamente
impegnati come Cisl Puglia a fare la nostra parte, con tutto il
nostro impegno sindacale quotidiano.
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