
(AGENPARL) – ven 17 novembre 2023 NOTA PER LA STAMPA
NUOVA GEOGRAFIA PER L’ECONOMIA SOCIALE:
INTESA SANPAOLO E AICCON PRESENTANO LA XII EDIZIONE
DELL’OSSERVATORIO SU FINANZA E TERZO SETTORE
• Relazione tra imprese sociali e banche altamente soddisfacente per oltre
l’86% degli intervistati.
• Per le imprese sociali la banca è soggetto che offre consulenza specializzata
e accompagnamento nei piani di sviluppo (34%) oltre che essere erogatore di
servizi di credito dedicati (40%).
• Al centro delle strategie nei prossimi anni: investimenti nel digitale e green,
partnership strategiche e aggregazioni, formazione, misurazione dell’impatto
sociale e revisione dei modelli organizzativi
Milano, 17 novembre 2023 – Intesa Sanpaolo e AICCON Research Center hanno pubblicato la XII
edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo Settore.
L’Osservatorio, giunto alla sua dodicesima edizione, monitora lo stato e l’evoluzione dell’offerta e della
domanda di finanza per il Terzo settore. L’indagine si è focalizzata su tre temi cruciali
dell’imprenditorialità sociale: rapporto con le banche, finanza ad impatto sociale e fabbisogni
finanziari e prospettive future.
L’analisi rileva come la collaborazione tra le imprese sociali e le banche sia altamente soddisfacente,
con oltre l’86% del campione che si dichiara soddisfatto della relazione. I fattori chiave di tale
soddisfazione includono la presenza di personale dedicato e formato (34%) e di un’area strategica di
servizio dedicata (circa il 21%).
Secondo i dati raccolti le cooperative e le imprese sociali percepiscono la banca non solo come
erogatore di un’offerta di servizi di credito a loro destinata (40%), ma anche quale soggetto che
svolge consulenza e accompagnamento (34%). In particolare, oltre il 41% delle organizzazioni
chiede supporto e accompagnamento alle banche anche in ambito formativo su temi di strutturazione
di nuovi modelli organizzativi (44,1%, + 4,2% rispetto all’anno precedente) e valutazione d’impatto
(20,7%).
? Finanza e Impatto Sociale
Dall’analisi emerge un miglioramento in termini di conoscenza dei singoli strumenti finanziari, anche se
con un minor ricorso: 2 organizzazioni su 5 conoscono gli strumenti di finanza ad impatto sociale,
mentre 1 su 3 li utilizza o è interessata a farlo. Tra gli strumenti di finanza ad impatto sociale conosciuti,
i più noti sono i finanziamenti agevolati (82,5%), le obbligazioni solidali/social bond (51,5%),
Venture Capital (41,7%), strumenti ibridi (33%) e pay for success (25,2%, es. i social impact bond).
? Fabbisogni finanziari nell’ultimo triennio
Nel triennio 2020-2022, il 67,2% delle organizzazioni ha dichiarato di aver effettuato investimenti,
anche se in calo rispetto alla rilevazione precedende (-2,8 punti). Nonostante le principali fonti di
finanziamento rimangano credito bancario e autofinanziamento, entrambe fanno registrare un calo
rispetto all’ultima rilevazione, a fronte di un trend in crescita nell’utilizzo di risorse da investitori privati
(+3,3 punti sul 2020) e istituzioni pubbliche.
? Prospettive Future
Meno della metà delle organizzazioni del campione dichiara di prevedere nuovi investimenti per il
prossimo anno. Infine, la propensione all’indebitamento varia in base all’anzianità operativa delle
organizzazioni: poco più di 1 realtà su 5 fra quelle più giovani ha fatto richiesta di finanziamento alle
banche nell’ultimo triennio (21,1%), contro quasi 1 su 3 delle più longeve (33,5%). Nonostante i
principali ambiti di investimento per il futuro si confermino essere il potenziamento del capitale
umano (29,8%) e l’accesso alla tecnologia (17,9%), in entrambi i casi il trend decresce
(rispettivamente -4,5 e -7,8 punti percentuali sul 2020) a fronte di aumento di allocazione di risorse in
ambito di ripensamento dei modelli organizzativi (+1,9 punti sul 2020) e ridisegno dei servizi
offerti (+2,7 punti sul 2020).
? Lavoro
Il reperimento di figure professionali specializzate (22%) e i crescenti costi di produzione e lavoro
(22%) sono le principali sfide per le imprese e cooperative sociali. Stabilità occupazionale (68%),
allineamento tra valori personali e mission d’impresa (55%) e attenzione al work-life balance
(52%) risultano essere i principali fattori su cui agire per trattenere risorse umane all’interno delle
organizzazioni del settore.
? Digitale
Cresce l’incidenza di coloro che hanno reso la strategia di digitalizzazione condivisa e formalizzata
all’interno delle proprie organizzazioni (+44 punti sull’ultima rilevazione). Gli investimenti sinora
effettuati sembrano concentrarsi più sull’acquisto di software (74%), strumentazione (43%) e percorsi
formativi (46%) e meno sullo sviluppo di prodotti e servizi in chiave digitale (14%) e partnership
strategiche con soggetti detentori di competenze specifiche in materia (14%).
? Impatto e Valutazione
Più della metà delle organizzazioni (52,8%) ha già avviato percorsi di misurazione dell’impatto
sociale delle proprie attività, il 39,2% del totale in maniera continuativa e non saltuaria. Il 40,9%
svolge valutazione principalmente per riorientare le proprie attività ed aumentare la propria capacità
trasformativa e il 42% delle imprese intervistate percepisce positivamente l’utilizzo della valutazione a
fini della formulazione del merito creditizio, a cui concorrono sempre di più gli aspetti qualitativi.
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Per il terzo anno consecutivo l’Osservatorio si arricchisce con l’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa
Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di
Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali e CGM, volta a rilevare il sentiment e le
prospettive future di sviluppo delle imprese sociali.
Durante l’incontro, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha presentato un’anticipazione
dell’indagine condotta sui colleghi della Direzione Impact. In un contesto caratterizzato da
un’inflazione elevata e da un aumento della povertà, salita al 9,7% nel 2022 (dal 9,1% dell’anno prima),
con punte del 20,7% tra le famiglie con almeno 3 figli, è stato confermato il ruolo attivo
dell’Economia Sociale in Italia. Nel biennio 2022-‘23 le cooperative e le imprese sociali, oltre a offrire
sostegno socio-sanitario, sono state soprattutto attive nell’aiutare famiglie, infanzia e anziani, nel
ridurre le ineguaglianze sociali, nel contrastare la povertà, nel favorire l’occupazione. I gestori
della Direzione Impact indicano, inoltre, un mix articolato di interventi strategici su cui le
organizzazioni dovranno puntare nei prossimi anni. Su tutti lo sviluppo di piani finanziari adeguati,
networking/partnership strategiche e aggregazioni, formazione, misurazione dell’impatto sociale,
investimenti nel digitale e in ottica green, revisione dei modelli organizzativi.
Andrea Lecce, Responsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, commenta “Gli ultimi anni
sono stati caratterizzati da cambiamenti importanti e le organizzazioni del Terzo Settore hanno dovuto
ripensare le proprie strategie per continuare a supportare i bisogni sociali e sanitari, per il bene delle
collettività. Dalla ricerca emergono alcune evidenze quali l’affermazione di nuove forme organizzative
ibride, l’aumento della domanda di personale qualificato, la necessità di diversificare le risorse
disponibili utilizzando forme più evolute per il finanziamento delle attività. Intesa Sanpaolo, attraverso
la Direzione Impact, è fortemente impegnata e strutturata con rete e soluzioni dedicate per affiancare e
sostenere il Terzo Settore su progetti, business plan, valutazioni economico-finanziarie, piani di